Un uomo è morto mentre rubava: i Carabinieri hanno fermato due cugini ventenni

Fermati dai Carabinieri perché accusati di di omicidio preterintenzionale in riferimento al decesso di un uomo di 60 anni trovato cadavere. Si tratta di due cugini, entrambi di 20 anni, F.A. e F.B. che, secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma si sarebbero resi responsabili del delitto prendendo a calci e pugni la vittima, Pietro Armentano. L'episodio si è verificato nel corso della notte nella sede di un'impresa attiva nel settore del movimento terra ed ubicata a Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza. Gli inquirenti ritengono che i sospettati avrebbero colto in flagrante il 60enne nell'atto di rubare gasolio da un camion appartenente all'azienda di cui è titolare il padre di uno dei due giovani sottoposti a fermo, entrambi residenti in un palazzo limitrofo all'area presso cui sostano i veicoli. Sarà l'esame autoptico a stabilire le cause che hanno portato alla morte Armentano.  Al termine dell'interrogatorio durato diverse ore all'interno della caserma dei Carabinieri di Cassano allo Ionio, la Procura della Repubblica di Castrovillari ha disposto la misura cautelare a loro carico. I cugini si difendono sostenendo che l'uomo sarebbe spirato in seguito cadendo e finendo al suolo con il capo nel tentativo di fuggire.  

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