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San Rocco, la chiesa abbandonata

Immersa nello “splendido parco verde” posizionato all'ingresso nord di Serra San Bruno, la chiesetta di San Rocco risalente al diciannovesimo secolo si trova, ormai, in uno stato di totale abbandono. Il piccolo tempio sacro dedicato al Santo di Motpellier, con l’interno costituito da una sola navata e l'altare centrale impreziosito da un’antica statua lignea di San Rocco opera dell'artista serrese Antonio Scrivo, doveva essere un fiore all’occhiello della cittadina bruniana. Al contrario, la struttura si presenta, oggi, in uno stato di totale abbandono. All'esterno del piccolo luogo di culto si possono notare le crepe sui muri, il tetto in precario equilibrio, la decorazione esterna del frontone e le cornici degradate per via degli sgretolamenti del materiale, le grondaie cadenti, il rigonfiamento degli intonaci dovuto alle infiltrazioni d’acqua. All’interno, invece, sono visibili le lesioni sulle pareti e sul soffitto.  Attualmente, quindi, la chiesa si presenta in condizioni piuttosto precarie, pertanto, è indifferibile un tempestivo intervento di recupero finalizzato, almeno, a non far peggiorare ulteriormente la situazione. Tuttavia, chi dovrebbe occuparsene non sembra essere interessato. Come se non bastasse, anche, il parco che ospita la piccola chiesetta, dove ogni anno, in agosto, si svolge la tradizionale “festa di San Rocco” che culmina nel “ballu di lu ciucciu” si presenta in uno stato di degrado tale da non poter essere più frequentato dai cittadini che rimpiangono i tempi in cui appariva come un piccolo “giardino dell'Eden”. Si fa appello quindi alle autorità competenti per il recupero di un'area che fa parte a pieno titolo del patrimonio culturale e religioso della cittadina della Certosa.

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