Spadola, celebrati i funerali di Bruno Lacaria

Sono stati celebrati questo pomeriggio a Spadola nella chiesa di Santa Maria sopra Minerva i funerali del commercialista 52enne scomparso lo scorso 8 febbraio e rinvenuto cadavere 19 giorni dopo nei boschi della “Lacina”. Ad officiare il rito funebre caratterizzato da commozione e riservatezza i sacerdoti don Bruno Larizza e don Leonardo Calabretta. La famiglia, trincerata nel dolore, ha potuto dare degna sepoltura al proprio congiunto dopo oltre due mesi dalla scomparsa. Don Bruno Larizza ha sottolineato come spesso «la violenza richiama violenza». Ma «Gesù sulla croce vittima di violenza, ma non cè risposta di violenza, c’è invece risposta di amore. Finalmente – ha detto il sacerdote - siamo qui a celebrare le esequie di Bruno anche se è assurdo essere contenti di questo. Noi cristiani viviamo del sacrificio di Gesù morto sulla croce. Egli rappresenta ognuno di noi e lui è la nostra salvezza. A volte non riusciamo a capire ma la volontà di Dio è più grande della nostra». Poi un chiaro riferimento al tradimento e all’amicizia: «Gesù sa del tradimento di Giuda e conosce il tradimento degli uomini e si fa uccidere ugualmente. Nella morte del Cristo c’è la morte di ognuno di noi, c’è la morte di Bruno. Viviamo di questo, della nascita, della morte e della resurrezione. Dalla violenza verso Gesù non nasce odio ma nasce amore, nasce il perdono. Gesù non si oppone, non esprime odio. Anche questa sera dobbiamo raccogliere tutta la sofferenza di Bruno, della sua famiglia, tutta la sofferenza di tutti, perché abbiamo sofferto tutti per bruno, ma oggi siamo qui durante la settimana santa per celebrare l'amore. Sul calvario assieme alla violenza dei nemici di Gesù c’è anche l'amore, l'amore infinito che esso prova verso l'umanità. La croce di cristo è la croce di bruno, perché nessuno è più vicino a Gesù in questo momento come lo è Bruno, accomunati dalla sofferenza. Oggi viviamo nella dimensione del Calvario, della sofferenza ma anche dell'amore e del perdono, perché solo il perdono può donare a noi la pace».  

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