Operazione Money gate, sequestrati 2,5 milioni di euro

 Gli uomini del Comando provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Palmi, su ordine dello stesso Tribunale, hanno sequestrato conti correnti, cassette di sicurezza, polizze assicurative e titoli, per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro, riconducibili a Giuseppe Cosentino, dominus della “Gicos Import-Export S.r.l.” (impresa operante nel settore dell’import-export di articoli per la casa), alla figlia Ambra ed al promotore finanziario milanese Stefano Noschese.

 Il provvedimento segue l’ulteriore sequestro per complessivi 3,5 milioni di euro (tra rapporti finanziari, quote societarie riferibili a 3 società, 12 unità immobiliari e 3 autovetture) e l’esecuzione di 8 provvedimenti restrittivi personali condotti nel maggio scorso dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza reggina nell’ambito dell’Operazione “Money gate”, in relazione ai reati di riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, appropriazione indebita, associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità e frode fiscale.

 Secondo quanto accertato dai militari, Cosentino, quale rappresentante legale della “Gicos", si sarebbe avvalso di una serie di articolati sistemi per realizzare reati di natura fiscale (utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, frode fiscale ed altro) e per appropriarsi indebitamente, in danno della compagine societaria e dei creditori della stessa Gicos, di oltre 8,8 milioni di euro.

 Per gli investigatori, negli anni 2006/2011 la “Gicos” avrebbe omesso di dichiarare ricavi per oltre 7,3 milioni di euro.

 Grazie alla collaborazione delle autorità Elvetiche, attivate con rogatoria internazionale dalla Procura della Repubblica di Palmi, i militari avrebbero accertare che in Svizzera sarebbero  stati effettuati nel periodo 2006/2011 versamenti di contanti per oltre 4 milioni di euro. Successivamente, il denaro sarebbe stato trasferito su un conto corrente svizzero intestato ad un'ulteriore società estera, quindi convertito in franchi svizzeri e bonificato su un altro rapporto bancario ed infine accreditato su un c/c localizzato alle Bahamas.

Oltre 5 milioni di euro sarebbero stati fatti rientrare in Italia e depositati su conti correnti intestati ad una ulteriore società riconducibile a Cosentino, per il tramite dello scudo fiscale ed utilizzati per investimenti finanziari (acquisto e vendita di titoli), nonché a garanzia di un’apertura di credito per 3 milioni di euro a valere su un conto corrente dello stesso Cosentino, a sua volta utilizzato per acquistare merci, nonché per erogazioni – classificate come “anticipo socio” – alla stessa Gicos e al “Catanzaro Calcio 2011 Srl”.

Oltre a tali somme, nell’ambito del c.d. “scudo ter”, l'imprenditore avrebbe rimpatriato 2.320.504,92 euro proveniente da un rapporto finanziario acceso presso un Istituto di credito di Hong Kong.

Al termine delle attività investigative il gip presso il Tribunale di Palmi ha deciso, pertanto, di disporre il sequestro preventivo di ulteriori somme di denaro pari a circa 2,5 milioni di euro intestate a Giuseppe Cosentino (1.458.895,27 euro), a Stefano Noschese e Ambra Cosentino ( 642.500 euro) e alla Gicos Import - Export srl ( 493.323,99 euro).

In definitiva, i due provvedimenti emessi dal gip presso il Tribunale di Palmi il 17 maggio ed il 7 novembre 2017 hanno portato al sequestro complessivo di circa 6 milioni di euro.

 

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.