Ospedali di montagna, Rosi: «subito un confronto con i sindaci del nostro distretto»

Se ci sarà uno spiraglio per il nosocomio di Serra San Bruno lo sapremo nelle prossime settimane. Intanto una cosa è certa: se ne parla. E soprattutto si parla di un suo “potenziamento”. Ma dai tavoli della politica ancora non si comprende in cosa possa consistere effettivamente questo “potenziamento”. Sicuramente non ci sarà un ritorno all’ex reparto di chirurgia cosi per come lo conoscevamo. Si pensa invece al potenziamento del reparto di radiologia e del laboratorio analisi che devono essere messi in condizione di ricevere nel miglior modo possibile l’utente. I medici dovranno essere in grado di dare risposte immediate e poi valutare ricoveri o trasferimenti. Di questo e di molto altro ancora se n’è discusso l’altro ieri, presso la sede della presidenza della Regione, durante il vertice presieduto dal Presidente della Giunta regionale Mario Oliverio e al quale hanno preso parte il Presidente del Consiglio regionale Antonio Scalzo, il Commissario ad acta per l’attuazione del vigente Piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario ed i sindaci ed i rappresentanti dei Comuni interessati, San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno, Soveria Mannelli e Acri. A quell’incontro c’era anche il sindaco della cittadina della Certosa, Bruno Rosi, che lo ha definito “interlocutorio”. Un incontro aperto e non ancora operativo dal qual usciranno idee che, si spera, verranno poi messi concretamente in campo. Ma il sindaco Rosi che farà? «Chiederò – ha spiegato al Redattore - subito l’incontro con tutti i sindaci dei paesi compresi nel distretto montano, poi ci sarà un ulteriore incontro con i medici e gli operatori sanitari e infine un altro incontro coi sindaci dei distretti degli altri ospedali di montagna, poi saremo riconvocati di nuovo dalla Regione e inizierà la fase operativa». Tempi brevi si spera. A sentir parlare il sindaco Rosi e i politici democratici, punti di riferimento locali del presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, non vi è dubbio che si possa parlare di una fase nuova, una direzione diversa che va verso un cauto ottimismo.

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