Traffico di droga, estradato in Italia Domenico Strangio

E’ rientrato in Italia Domenico Strangio, il trentenne di Siderno, ritenuto organico alla cosca Strangio “Jancu” di San Luca, arrestato nel dicembre scorso nell’ambito della maxi operazione “Pollino”.

L’uomo è stato raggiunto da un mandato d’arresto europeo, in seguito ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip della Dda presso il Tribunale di Reggio Calabria, con l’accusa di associazione a delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.

Considerato elemento di spicco del sodalizio criminale, per gli investigatori, Strangio avrebbe “curato l’approvvigionamento di ingenti quantitativi di cocaina direttamente dal Sudamerica”. Una volta giunto  nei porti di Anversa e Rotterdam, lo stupefacente veniva trasferito in Italia dove veniva smistamento sulle piazze di spaccio, in particolare, di Calabria e Lombardia.

L’operazione “Pollino”, partita dalle attività investigative della squadra mobile della questura di Reggio Calabria e dal Nucleo di polizia economico-finanziaria/Gico di Catanzaro, svolte in collaborazione con il IV Gruppo di Reggio Calabria del Nucleo speciale polizia valutaria, ha portato all’arresto di 90 persone tra Italia, Europa e Sud America.

L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, è stata supportata oltreconfine dallo Scip  (Servizio per la cooperazione internazionale di polizia).

Dopo l’arrivo a Fiumicino, una volta espletate le formalità del caso presso l’ufficio di polizia di frontiera aerea, per Strangio si sono aperte le porte del carcere.

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