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Parco delle Serre depotenziato, ma vogliono istituire un Parco cosentino

Forse sarà una semplice sensazione dei più sospettosi, ma destano sicuramente qualche perplessità gli atti prodotti in questa prima fase di legislatura regionale. Dopo le considerazioni, emerse anche nell’assemblea distrettuale dei sindaci, circa la diversità delle previsioni sull’ospedale di Serra San Bruno e quello di San Giovanni in Fiore, si fanno strada nuovi ragionamenti sull’altro fronte che finora ha attirato l’attenzione delle zone interne del Vibonese. Con l’approvazione della Legge di Stabilità regionale le risorse assegnate al Parco Naturale Regionale delle Serre, che nel 2014 ammontavano a 300 mila euro, sono calate nel 2015 a 120 mila euro e per i due anni successivi sono assegnati rispettivamente 100 mila e 80 mila euro. Una riduzione forte che inciderà sulle azioni che l’Ente di tutela ambientale potrà mettere in campo e che per alcuni è un primo segnale di smantellamento visto che tali importi sono insufficienti persino a coprire le spese per il personale. Nello stesso tempo, è curioso notare nella sezione delle proposte di legge del sito del consiglio regionale la n. 37 “Istituzione dell’area protetta regionale ‘Parco Naturale Regionale Monte Caloria’ ”, presentata da Giuseppe Giudiceandrea, consigliere cosentino eletto nella lista “Democratici Progressisti”. “L’attuale proposta di legge -  è scritto nella relazione introduttiva – per il riconoscimento dello status di Parco Naturale Regionale, riconduce la sua superficie a 1963 ettari che vanno ad interessare solo 4 Comuni e nella fattispecie: Acquappesa, Malvito, Cetraro e Fagnano Castello”. Una domanda sorge spontanea nei confronti dell’ispiratore della proposta: si ridimensiona il Parco delle Serre che coinvolge 26 Comuni ricadenti in 3 Province (Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria) e si istituisce un nuovo Parco che interessa 4 Comuni ricadenti in un’unica Provincia (Cosenza)? Certo l’articolo 9 della Proposta recita che “Dall’attuazione della presente legge non derivano nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale. Eventuali necessità per l’attuazione della presente legge saranno reperite in Isorisorse”. Ma allora come faranno ad avere luogo le attività del nuovo Parco? I riferimenti alla legge regionale 10/03 (che ha dato origine al Parco delle Serre) sono continui, ma non vi sono ulteriori chiarimenti espliciti al riguardo. È davvero questa la strada per avviare lo sviluppo sostenibile?

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