Operazione “Malea”: scacco alla cosca, tra gli arrestati anche un poliziotto

Sono 12 i provvedimenti restrittivi (8 in carcere e 4 agli arresti domiciliari) disposti dal gip di Reggio Calabria, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, eseguiti questa mattina dalla polizia.

Gli arrestati sono ritenuti affiliati alla locale di Mammola, di cui è stata ricostruita tutta la catena di comando e le sue proiezioni in Lussemburgo, dove con il coordinamento di Eurojust e il supporto dell’Unità I-Can del Servizio cooperazione internazionale di polizia, sono state eseguite 3 delle 12 misure cautelari, per le quali è stato emesso un mandato d’arresto europeo.

 Secondo quanto ricostruito dalle indagini, gli indagati esercitavo sul territorio un asfissiante controllo criminale, imponendo il pagamento del pizzo agli imprenditori che eseguivano lavori pubblici nell’area di competenza. Tra le vittime delle richieste estorsive figurano anche i titolare delle giostre installate in occasione della festa patronale di san Nicodemo. L’operazione è stata convenzionalmente denominata “Malea”, dall’antico nome del piccolo centro ionico.

Tra gli indagati, destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari, figura anche un sovrintendente della polizia di Stato, in servizio presso il commissariato di Siderno, a cui carico viene ipotizzato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, per aver notizie riservate, anche in cambio di alcune regalie.

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