Assunzioni in vista per l'Asp di Vibo, ma serve il placet di Scura

I tagli ed il blocco del turn over che hanno stravolto il comparto sanitario calabrese potrebbero essere destinati a subire un leggero allentamento. In una situazione oggettivamente al limite e' necessario cercare di salvare il salvabile attraverso qualche aggiustamento finalizzato, nella migliore delle ipotesi, ad arginare lo sfascio in cui versa l'intero settore. Proprio in tale direzione si stanno muovendo le Asp calabresi che, in questi giorni, hanno avanzato al commissario alla sanita', Massimo Scura, una serie di proposte che, qualora dovessero essere accolte, consentirebbero d'immettere qualche nuova risorsa nel circuito della rete ospedaliera regionale. I vertici dell'Azienda sanitaria vibonese non sono stati con le mani in mano e stando a quando pubblicato stamane dalla Gazzetta del Sud avrebbero avanzato una richiesta per poter procedere all'assunzione di 73 nuove unita'.  In particolare, il piano redatto dal direttore amministrativo Francesco Procopio e dal direttore sanitario dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia Michelangelo Miceli, prevederebbe l'immissione in ruolo di 32 dirigenti medici, 1 tecnico di radiologia, 20 infermieri professionali ed altrettanti operatori socio sanitari. Si tratta di una manciata di professionalita' appena necessarie a garantire i livelli minimi di assistenza e per permettere all'Azienda di continuare ad erogare servizi indispensabili. Qualora il piano di assunzioni dovesse essere accolto, si concretizzerebbe la possibilita' d'immettere risorse fresche nelle strutture ospedaliere presenti sul territorio provinciale, anche se la gran parte delle nuove figure andrebbe ad operare negli ospedali di Vibo Valentia e Serra San Bruno. Nel dettaglio, le eventuali assunzioni interesserebbero 15 dirigenti medici destinati al pronto soccorso dello "Jazzolino" ed altri 17 alle unita' operative di Vibo e Serra (5 dirigenti medici dovrebbero andare a rimpinguare il personale che attualmente opera nei reparti di anestesia, rianimazione e radiologia, mentre altri 2 andrebbero ad operare nei reparti di ortopedia e traumatologia. Sei, invece, verrebbero assorbiti da urologia, 2 da cardiologia utic, 1 da pediatria ed 1 dalla lungodegenza di Serra San Bruno). Le 43 professionalita' rimanenti dovrebbero, invece, essere cosi' ripartire: 1 tecnico di radiologia, 20 infermieri professionali e 20 operatori socio sanitari. Presentata la richiesta, ora bisogna aspettare la risposta del commissario Scura. Una risposta tutt'altro che scontata e che nella migliore delle ipotesi non sortirebbe effetti positivi in tempi rapidissimi. Come ha sottolineato il direttore amministrativo, Francesco Procopio, ogni passaggio dovra' seguire, infatti, le previsioni contenute nel decreto n. 2 del 26 marzo scorso con il quale il commissario ad acta ha indicato i tempi e le eventuali modalita' per procedere ad eventuali assunzioni.    

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