"Egitto raddoppia Canale di Suez, qui non completiamo la Trasversale"

“Il Sud, pur con le sue eccellenze e diversità interne, è l’emblema di una crisi generale del sistema-Paese, un’area in cui i problemi irrisolti del Paese diventato più acuti. Se non si parte da questa analisi, si finisce col sovrapporre l’antropologia all’economia ed alla politica. L’Egitto - afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco -  raddoppia il Canale di Suez e l’Italia ancora è alle prese con la Salerno/Reggio Calabria, o con opere incompiute da mezzo secolo come la Trasversale delle Serre, per le quali non si ha la forza neppure di nominare un commissario che le completi. Purtroppo questo è il dato di partenza. Ciò che manca al Sud, è esattamente ciò che manca al Paese: una politica innovativa e decidente. Se il trambusto causato dal Rapporto Svimez fosse serio, avremmo già un cronoprogramma per il rilancio del porto di Gioia Tauro e una politica economica per il Mezzogiorno che non c’è.  Su questo punto, i Presidenti di Regione ed i Consigli regionali del Mezzogiorno, assieme alle istanze economiche, sociali e culturali, hanno il compito di soffermarsi, non per filtrare ogni sforzo secondo le esigenze di questo o quel partito, ma per organizzare una piattaforma che mentre indica le criticità su cui intervenire al Sud, miri a rendere socialmente coeso un Paese che voglia dirsi dignitosamente europeo ma che - conclude Flora Sculco - perseverando nell’errore di considerare il Sud un ‘male oscuro’ e non una grande risorsa che non si ha la capacità di valorizzare, rischia di ampliare sempre più la disunità  e le  diseguaglianze”.

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