Fabrizia, al via la "Fabbrica dell'occupazione agricolo-forestale"

Il sindaco, Totò Minniti, ha raggiunto il suo duplice obiettivo: alleviare la disoccupazione e programmare un intervento di lungo periodo volto alla solidarietà sociale nei confronti dei propri cittadini. “La fabbrica dell’occupazione agricolo-forestale nel comune di Fabrizia” per il primo cittadino è la dimostrazione di come l’amministrazione comunale si stia muovendo nella giusta direzione ed il fatto che Fabrizia, attualmente, è l’unico centro calabrese nel quale il progetto sta per partire ne è la dimostrazione. Più in particolare, il progetto porterà all’occupazione per 51 giornate di 103 cittadini, impiegati nello sfollo e nel taglio dei lotti boschivi comunali. Con il piano di gestione agro-silvo- pastorale c’è stato lo sblocco del taglio dei lotti boschivi e l’attuazione, da parte dell’esecutivo fabriziese, della misura 122 del Psr Calabria che ha il finanziamento di oltre 397mila euro, di cui il 60 per cento a carico della Regione Calabria e il 40 per cento a carico del Comune, per l’accrescimento del valore economico delle foreste e l’occupazione. Un obiettivo  ambizioso perché «anche se il progetto ha una scadenza – ha detto Minniti - da questo momento in poi il Comune destinerà il guadagno ottenuto dalle risorse boschive direttamente all’occupazione dei cittadini fabriziesi». Secondo il primo cittadino «con un bilancio risanato e messo in sicurezza nei suoi fondamentali e la gestione oculata delle risorse di parte corrente, con tariffe dei servizi pubblici locali tra le più contenute dell’intera provincia di Vibo Valentia e della Calabria, la prospettiva e più che incoraggiante per tutto il tempo che rimane da qui alla prossima scadenza elettorale». I braccianti agricoli sono assunti per 51 giornate e devono intervenire sul taglio dei lotti boschivi anzichè seguire il vecchio metodo dell’assegnazione dell’appalto a ditte esterne. «Questo progetto avrà una fine – ha sottolineato Minniti - ma il Comune ha intenzione di mettere in atto anche per il futuro azioni di questo tipo. Le risorse che si acquisiranno dalla vendita dei lotti boschivi saranno destinati esclusivamente all’occupazione e non saranno inserite nel bilancio comunale. In più con il guadagno ottenuto contiamo di far scorrere la graduatoria fino al numero 222 che entro l’anno prossimo saranno chiamati a lavorare per interventi di sollievo per la comunità». Secondo il presidente del consiglio comunale, Antonio Carè, in questo modo «si apre per i nostri cittadini una prospettiva di futuro. Questo è un grosso risultato e il nostro è l’unico Comune ad averlo ottenuto». Anche l’assessore Pietro Mamone ha voluto chiarire che il lavoro finirà e che gli operatori saranno puntualmente pagati. A spiegare gli aspetti tecnici è intervenuto il direttore dei lavori, Mariano Bertucci, che ha illustrato le modalità di svolgimento delle operazioni che partiranno il 12 ottobre prossimo. L’operazione porterà sollievo economico a tante famiglie e a giovani disoccupati con lo svolgimento di un massimo di 18mila e 500 giornate lavorative.

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