Agguato a Gerocarne: ecco i particolari

Le lancette segnavano le 17 quando, ieri pomeriggio, uno scoppio improvviso, che faceva esplodere il parabrezza dell’auto, avvisava i cinque componenti a bordo della vettura, che la mano di un uomo aveva premuto il grilletto proprio contro di loro. La famiglia Loielo stava viaggiando tranquillamente su una Fiat Panda in direzione Soriano quando, in località Ariola di Gerocarne, i componenti venivano raggiunti da alcuni colpi di fucile caricato a pallettoni che ferivano tre persone e ne lasciavano illese due. A sedere sul sedile anteriore c'erano Antonino e la compagna Sofia, al settimo mese di gravidanza, dietro erano seduti i tre figli. Tra loro c'era Alex, coinvolto e successivamente assolto nell’ambito del processo “Romanzo criminale” contro il clan Patania di Stefanacoli, per questo la DDA di Catanzaro vuole vederci chiaro. La località nella quale  è avvenuto l’agguato è nota alle forze dell’ordine per essere una di quelle che più si presta a questo tipo di azioni. Il copione è sempre lo stesso: un’ombra sbuca all’improvviso dall’oscurità e poi uno scoppio di sangue. Le ferite hanno richiesto l’intervento dei sanitari dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, dunque, il responsabile avrebbe sparato per uccidere. Le indagini sono scattate  immediatamente e i carabinieri di Soriano guidati dal maresciallo Barbaro Sciacca e coordinati dal tenente Mattia Ivano Losciale, comandante della Compagnia di Serra San Bruno, hanno compiuto una serie di perquisizioni e controlli in tutti i casolari e in alcune abitazioni delle Preserre vibonesi. Sono convinti di essere sulle tracce del responsabile del tentato omicidio e si dedicano anima e corpo ad assicurarlo alla giustizia nel minor tempo possibile.

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.