Donna morta dopo l'aborto: indagati 25 medici

Venticinque medici sono stati iscritti nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta avviata dopo il decesso di una trentanovenne spirata all'ospedale di Lamezia Terme nel dicembre di quattro anni fa, qualche settimana dopo essere stata sottoposta ad un intervento effettuato per consentirle di abortire volontariamente. Due gli incidenti probatori eseguiti per chiarire i contorni della vicenda dipanatasi nel tempo attraverso cinque differenti esami diagnostici. All'inizio fu erroneamente ipotizzato che la morte fosse stata causata da una broncopolmonite fulminante. I parenti, quando denunciarono  l'accaduto, sostennero la tesi che all'origine della disgrazia sia stata un'infezione originata dall'operazione chirurgica. Le indagini sono volte ad accertare se la morte sia eventualmente addebitabile all'aborto o meno.  

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