La Guardia di Finanza scopre un falso trasferimento di sede a Roma per evadere al fisco 9 milioni di euro

I finanzieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno smantellato un sodalizio criminale che attraverso il falso trasferimento di sede a Roma realizzava frodi fiscali nel settore immobiliare con evasione di imposte per 9 milioni di euro. Le indagini sono state avviate in seguito ai risultati scaturiti da un’attività ispettiva eseguita nei confronti di una società cosentina. Dalle verifiche sarebbero emerse alcune anomalie nelle operazioni commerciali effettuate da una società immobiliare con sede dichiarata in Roma. In seguito agli accertamenti effettuati nella Capitale, le Fiamme Gialle avrebbero rilevato che “la sede romana era meramente cartolare e che quella effettiva era ubicata nella Provincia di Cosenza”. La verifica dei rapporti commerciali intercorsi tra le due società ha permesso di scoprire numerose “violazioni, tra cui l’inserimento in contabilità di fatture false per un importo pari a 500 mila euro, al fine di “gonfiare” fittiziamente i costi e ridurre gli utili dell’impresa. Falsi acquisti di edifici in costruzione ovvero compravendite fittizie di immobili già costruiti, attestavano operazioni e costi mai realmente sostenuti dalla società verificata”. In seguito alle risultanze dell’attività ispettiva, il legale rappresentante della società è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Cosenza “per l’emissione, l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e per dichiarazione infedele, reati sanzionati con la reclusione da uno a sei anni. Al fine di assicurare la restituzione delle imposte evase ed il pagamento delle relative sanzioni sono state attivate le procedure finalizzate al sequestro dei beni patrimoniali esistenti per valore equivalente a quello evaso”.

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