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'Ndrangheta. Operazione "Nettuno": sequestrato anche il centro commerciale "Due Mari"

Una importante operazione condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, sia in territorio calabrese che nazionale, mediante l’impiego di circa 200 militari, diretta dalla Procura della Repubblica–Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha permesso, attraverso l’espletamento di un’intensa attività di Polizia Giudiziaria di natura economico-finanziaria sul conto di vari soggetti che avrebbero fatto riferimento alla cosca "Iannazzo", attiva sul territorio di Lamezia Terme, di sottoporre a sequestro un ingentissimo patrimonio composto da numerosi beni mobili, immobili, quote societarie, disponibilità finanziarie e da complessi aziendali riconducibili a diverse società. Le attività svolte dalle Fiamme Gialle catanzaresi, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, sono state condotte mediante l’esecuzione di accertamenti bancari, attività tecniche e l’analisi delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia ed hanno consentito di giungere all’emissione, a seguito di specifica richiesta dell’Autorità Giudiziaria inquirente, da parte del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, del provvedimento di sequestro preventivo che ha interessato anche beni ubicati nelle province di Reggio Calabria, Cosenza e Vibo Valentia. In particolare, l’attività investigativa si è sviluppata attraverso accertamenti economico-patrimoniali finalizzati all’applicazione dell’articolo 12 sexies della legge 356/92, nei confronti di 65 persone fisiche e 44 persone giuridiche che hanno permesso di giungere al sequestro di beni mobili (automezzi, rapporti bancari, quote societarie), immobili (appezzamenti di terreni, appartamenti, fabbricati) e di complessi aziendali relativi ad attività commerciali in diversi settori economici (calzature, costruzioni, commercio, autoveicoli) nella disponibilità di personaggi sospettati di essere al vertice della cosca Iannazzo. Inoltre, mediante una complessa attività info-investigativa diretta a riscontrare gli elementi indiziari forniti da diversi collaboratori di giustizia, è stato possibile procedere al sequestro preventivo di ulteriori beni mobili ed immobili e di complessi aziendali relativi ad attività economiche operanti nella grande distribuzione alimentare dislocate in 4 province calabresi facenti capo ad uno degli imprenditori di maggior rilievo dell’intero territorio calabrese. Il valore complessivo dei beni sequestrati, tra cui figura il centro commerciale "Due Mari", stimabile in 500 milioni di euro, è costituito da rapporti bancari, 53 terreni, 27 autoveicoli/motocicli, 21 quote societarie e 24 complessi aziendali dei quali 17 operanti nella grande distribuzione alimentare. 

 

 

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