Contrabbando di prodotti petroliferi: sequestrate 26 tonnellate di olio combustibile

Nell’ambito dell’intensificata attività di prevenzione e controllo economico del territorio, il 14 settembre una pattuglia della Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro 26.068 litri di prodotto combustibile verosimilmente destinato all’autotrazione, in evasione di imposta. Trattasi di prodotto proveniente da un Paese membro dell’Unione Europea, sprovvisto del documento di trasporto previsto per i prodotti petroliferi, cosiddetto DAS, attestante l’avvenuto pagamento della accisa. L’ingente quantitativo individuato e sequestrato dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Crotone ha determinato la denuncia all’Autorità Giudiziaria dei due autotrasportatori di nazionalità polacca per il reato di contrabbando aggravato. In particolare, pattuglie in servizio notturno hanno proceduto a controllare un mezzo pesante, la cui presenza in orario e contesto territoriale hanno fatto insorgere sospetti circa la regolarità del carico trasportato. I finanzieri crotonesi hanno verificato che a bordo dello stesso vi erano 26 “cubi” in vetroresina contenenti ognuno circa mille litri di prodotto petrolifero. Verificata la documentazione di scorta al carico, lettera di vettura CMR, hanno riscontrato delle incongruenze, in conseguenza delle quali hanno proceduto al sequestro del prodotto, previa campionatura per le successive analisi chimiche e del mezzo in violazione dell’art. 40 del D. Lgs. 504/95 cosiddetto Testo Unico delle Accise, per sottrazione all’accertamento della prevista imposta di consumo.

Chiesta condanna a 2 anni e 6 mesi per il presidente del Crotone Vrenna

Due anni e sei mesi di reclusione. Questa la richiesta di condanna avanzata dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, Domenico Guarascio, a carico del presidente del Crotone Raffaele Vrenna, di suo fratello Giovanni e dell’ex procuratore Francesco Tricoli. Nel processo, in corso di svolgimento a Catanzaro, i tre imputati sono accusati in concorso di aver posto in essere operazioni societarie e commerciali volte ad attribuire fittiziamente ad altri la titolarità o la disponibilità di quote societarie, beni ed altre utilità, di fatto riconducibili a Raffaele Vrenna, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniali. I reati sarebbero stati compiuti nel 2008, quando l’imprenditore venne coinvolto nell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia "Puma" e decise di ricorrere al trust per la sua holding affidandone la gestione a Tricoli, all’epoca procuratore a Crotone. La decisione, secondo la Distrettuale antimafia di Catanzaro, sarebbe stata attuata al fine di eludere eventuali misure patrimoniali antimafia.

Operazione "Cars" contro il traffico illecito di veicoli

Al fine di intensificare i servizi di contrasto al fenomeno del traffico illecito di veicoli, il Consiglio dell’Unione Europea ha proposto l’esecuzione di un’operazione congiunta di Polizia in ambito europeo che ha avuto luogo nelle giornate del 6 e 7 settembre. In provincia di Crotone, le attività sono state poste in essere da personale della Questura, in collaborazione con operatori della Sezione Polizia Stradale del capoluogo e pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine "Calabria Settentrionale" di Rende, in provincia di Cosenza, all’uopo inviate, quale rinforzo, dal Ministero dell’Interno. In tale occasione sono stati conseguiti i seguenti risultati: identificate 61 persone; controllati (anche con l’utilizzo del sistema "Mercurio") 1816 veicoli; controllati: 5 autocarri pesanti e/o motrici; controllati 10 motoveicoli; effettuati numerosi posti di controllo; eseguiti 3 controlli amministrativi presso concessionari per la rivendita di auto. Infine, nella giornata del 6 settembre, personale della Sezione Polizia Stradale di Crotone, ha sottoposto a sequestro giudiziario un centro di raccolta per la demolizione, il recupero di materiali, la rottamazione di veicoli a motore e parti di esso. Nella circostanza è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria S.M., crotonese,52 anni, perché, in qualità di titolare del centro di raccolta, era privo delle prescritte autorizzazioni.

 

Marito violento arrestato dalla Polizia

Nella mattinata di oggi, presso la locale Casa Circondariale, si terrà l’udienza di convalida dell’arresto di S. M., 37 anni, pluripregiudicato, colto, nel primo pomeriggio di sabato scorso, nella flagranza del reato di atti persecutori nei confronti della moglie, una donna crotonese di 36 anni, dalla quale risulta di fatto separato. L’uomo, anch'egli di Crotone, con un pretesto, era, infatti, riuscito ad introdursi nell’appartamento della mamma della consorte ed aveva assunto un atteggiamento aggressivo tale da costringere la moglie a rifugiarsi all’interno del bagno dell’appartamento. L’intervento del personale della Polizia di Stato, allertato dalla stessa donna, ha consentito di porre termine all’aggressione, peraltro solo l’ultimo di una lunga serie di numerosi episodi di violenze e soprusi subiti dalla vittima, e di trarre in arresto S.M. che, su disposizione del magistrato di turno, veniva associato presso la locale casa circondariale.

 

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In una villa i Carabinieri trovano 12 chili di marijuana: arrestato 48enne

E' accusato di coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti un uomo di 48 anni tratto in arresto dai Carabinieri. I militari dell'Arma  avevano ricevuto informazioni in merito ad anomale presenze dentro una villa abbandonata nelle vicinanze del lungomare di Crotone. Divisa in quattro piani e dotata di un giardino di grandi dimensioni, è stata ispezionata dagli uomini in divisa che, giunti sul posto, hanno subito visto, oltre a due pitbull, diverse piantine di canapa indica sistemate su un balcone. Sebbene abbiano citofonato, non hanno ricevuto risposta. Qualche istante più tardi si sono accorti che un pitbull era stato slegato, mentre qualcuno aveva sottratto alla vista le piante. Deciso il blitz all'interno dell'abitazione, hanno trovato il 48enne C.A., finito in manette. Irrigate da un impianto ad hoc, erano presenti numerose piante collocate in appositi vasi. Spostatisi in un appezzamento di terreno limitrofo alla costruzione, hanno scoperto 12 chilogrammi di marijuana che, immessa sul mercato, avrebbe fruttato una cifra pari a 55 mila euro. 

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Crotone: arrivano 704 immigrati, 234 presentano "segni di scabbia"

Ancora uno sbarco d'immigrati a Crotone, nel cui porto, nella mattinata odierna, è attraccata la nave “Borsini” della Marina Militare con a bordo 704 persone provenienti dall'Africa sub sahariana. Le operazioni di sbarco si sono concluse intorno alle 15. Le varie fasi, dal dispositivo di soccorso, alle operazioni di screening sanitario, sono state  "svolte nel rispetto delle condizioni di sicurezza, sotto il coordinamento della Prefettura di Crotone, con la collaborazione del Comune di Crotone, della Capitaneria di Porto, delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, del Suem 118, della Protezione Civile, dell'Azienda sanitaria provinciale, delle associazioni di volontariato e delle organizzazioni umanitarie". In 234 casi sono stati rilevati "segni di scabbia". Una volta terminata la "procedura di fotosegnalamento presso il CARA di Isola di Capo Rizzuto, in qualità di Hub regionale", "450 extracomunitari saranno trasferiti in altre regioni d’Italia, secondo il seguente piano di riparto:

-          150 in Lombardia

-          100 in Emilia Romagna

-          50 rispettivamente in Liguria, Molise, Piemonte e Veneto.

Altre 200 persone saranno trasferite dal prossimo sabato, secondo il seguente piano di riparto:

-          100 in Toscana

-          50 rispettivamente in Basilicata e Umbria.

Gli altri extracomunitari resteranno presso il CARA di Isola di Capo Rizzuto".

 

Imprenditore denunciato per bancarotta fraudolenta

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno denunciato per bancarotta fraudolenta il titolare di una società operante in provincia. Le indagini disposte dalla locale Procura della Repubblica, muovono dal fallimento di una società di persone dichiarato dal Tribunale nel maggio del 2014. Le investigazioni dei finanzieri del Comando provinciale di Crotone hanno permesso di ricostruire, nonostante che il soggetto indagato avesse provveduto all’occultamento della documentazione contabile ed amministrativa, la distrazione di beni e, nello specifico, la sottrazione alla massa fallimentare degli automezzi della società. Ad insospettire le Fiamme Gialle la vendita di tali beni perfezionata in epoca antecedente alla dichiarazione di fallimento. Gli ulteriori controlli hanno permesso di accertare, altresì, la sottrazione delle rimanenze di magazzino e la mancata registrazione di alcune fatture attestanti un debito nei confronti di un fornitore di materie prime.

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Poliziotti aggrediti con feroce violenza da due rapinatori poi bloccati e arrestati

Nel pomeriggio di ieri 2 settembre, due persone, rispettivamente di 28 e 19 anni, sono stati tratti in arresto poiché responsabili dei delitti di rapina consumata aggravata, nonché di violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. A catturare B.S. residente in Italia, senza fissa dimora, e F.G, anche lui residente nel nostro Paese, ma senza un domicilio stabile sono stati gli agenti del Nucleo Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Crotone. Entrambi sono di origine gambiana. In particolare, a seguito dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio nelle zone caratterizzate da maggiore afflusso di persone, voluto dal . Questore di Crotone,  Claudio Sanfilippo, gli operatori della Polizia di Stato impegnati nei servizi d’istituto, transitando in via G. Di Vittorio, all’altezza della stazione degli autobus "Autolinee Romano", hanno notato due cittadini extracomunitari, il primo dei quali armato di un collo di bottiglia in vetro, ed il secondo di un cosiddetto "nunchaku", usato nelle arti marziali orientali, intenti a percuotere con inusitata violenza un altro cittadino extracomunitario, anch’esso di origine gambiana. Quest’ultimo, sanguinante ed in grave pericolo di vita a causa della cieca violenza posta in essere dai suoi connazionali, è stato repentinamente raggiunto dagli operatori della Volante i quali hanno sottratto la vittima, oramai tramortita dalle brutali percosse subite, dalla stretta dell’azione violenta in corso. L’aggredito, il quale aveva più volte tentato, invano, di allontanarsi dalla furia dei due gambiani,ha riferito agli uomini delle Volanti come, pochi minuti prima, era stato avvicinato ed aggredito, con calci e pugni, nel piazzale prospiciente via G. di Vittorio e derubato del proprio cellulare.  Contestualmente, i due aggressori si scagliavano inopinatamente e con veemenza contro gli agenti di Polizia intervenuti, brandendo B.S. il collo di bottiglia in vetro e F.G. agitando repentinamente il "nunchaku", formata da due corti bastoni uniti mediante una breve catena, armi improprie già utilizzate per la precedente aggressione. Dalla  feroce violenza posta in essere dai due extracomunitari è nata una pericolosa colluttazione tra gli agenti e i gambiani i quali, utilizzando il collo di bottiglia in vetro ed il "nunchaku", hanno tentato di colpire ripetutamente il volto e l’addome degli operatori intervenuti in soccorso della vittima della rapina. Al fine di mettere termine alla grave situazione di pericolo, che peraltro aveva terrorizzato e messo in fuga i cittadini e gli utenti della strada che, loro malgrado si trovavano a transitare lungo via G. di Vittorio, gli agenti di Polizia,  mettendo a rischio la loro incolumità personale, con non poche difficoltà data la prestanza fisica degli aggressori, sono riusciti a disarmare ed immobilizzare i due gambiani, i quali, durante lo scontro fisico, a causa dell’utilizzo delle armi in loro possesso, hanno provocato diverse e profonde ferite da taglio agli arti superiori dei operatori, colpiti più volte nel tentativo di difendersi e porre fine alla condotta di furiosa violenza.  Riportata la calma, i due extracomunitari sono stati sottoposti a perquisizione personale sul posto con esito positivo in quanto è stato rinvenuto il cellulare di proprietà della vittima, provento della consumata rapina. Accompagnati in Questura per esperire le formalità di rito, i due gambiani sono stati dichiarati in stato di arresto per rapina aggravata, nonché per violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale. Avvisato di quanto accaduto, il sostituto procuratore della Repubblica di Crotone, Gaetano Bono, ha disposto la traduzione dei due arrestati presso la locale Casa Circondariale in attesa dell’udienza di convalida. Un pomeriggio di violenza consumatosi in una zona abbastanza frequentata del centro cittadino crotonese si concludeva solo grazie alla prontezza e determinazione degli uomini della Polizia di Stato.

 

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