Il Museo della Certosa ricorda Giuseppe Maria Pisani
Il Museo della Certosa, inaugura la stagione 2017 con una iniziativa di grande rilievo culturale e destinata a lasciare il segno nella storia artistica di Serra San Bruno e nella struttura stessa del sito museale calabrese.
Il primo di aprile sarà un giorno di grande importanza. Ad un anno di distanza dalla sua morte verrà dedicato un intero pomeriggio di studio e memoria a Giuseppe Maria Pisani, artista serrese, le cui opere trovano posto nel suo paese di origine, ma anche diverse città italiane e all'estero. Un artista poliedrico, architetto, pittore, ma soprattutto scultore, figlio di quella tradizione di artisti che ha reso celebre nel passato la cittadina di San Bruno.
Nato a Serra San Bruno nel 1927 ha vissuto la parte più consistente della sua vita a Soverato dove è scomparso nel marzo del 2016. Di questo artista, partecipe dell'evoluzione artistica italiana del secolo scorso, soprattutto per quanto riguarda l'arte plastica, Alfonso Frangipane, il padre della critica d'arte calabrese, ebbe a scrivere di lui:”Giuseppe Maria Pisani è del ramo genuino della famiglia, che ha modellato ed intarsiato in marmi pregiati e in granito...
La sua cultura artistica, la grande passione ha dimostrato in patria, recentemente nella indagine sulla presenza in Calabria del Renoir, di cui scoprì l'affresco a Capistrano, restaurandolo e salvandolo, per come era possibile, con le sue mani. Nello studio di G. M. Pisani si è rinnovata, e con un bronzo, opera egregia, una valida tradizione calabrese”.
(Per un profilio biografico completo si veda http://www.artistipisani.it/Giuseppe_%20Maria_%20Pisani_%20II/GiuseppeMariaPisani.html )
L'occasione di questo omaggio alla memoria diventa anche un momento di proposta culturale. Infatti il primo aprile verrà inaugurata, una statua dedicata alla Madonna Immacolata, realizzata nel 1954 da un allora giovanissimo Giuseppe Maria Pisani, su commissione della Priore della Certosa Don Antonio Maria Abella, per onorare la proclamazione, in quell'anno, del Dogma dell'Immacolata Concezione. La statua venne posta nel cortile della Procura, all'interno delle mura della certosa e inaugurata il 29 dicembre 1954 alla presenza dell'Arcivescovo mons. Armando Fares. Ora questa creazione giovanile dell'artista serrese viene oggi musealizzata e esposta alla fruizione del pubblico nel cortile del Museo della Certosa.
Un'altra opera di grande rilievo, viene generosamente offerta dalla comunità certosina e viene resa disponibile a quanti si avvicineranno al monastero e percorreranno i viali che lo circondano. All'inaugurazione della statua presieduta da Sua Ecc.za Mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo dell'Arcidiocesi di Catanzaro Squillace, alla presenza di don Basilio Trivellato, Priore della Certosa, seguirà un momento di studio e ricordo in cui, grazie all'intervento di alcuni relatori ed amici, si proverà a delineare la poliedrica personalità dell'artista serrese. Sono state invitate all'iniziativa autorità civili e militari, tutte le realtà ecclesiali e associative di Serra e dei paesi del circondario, tutta la popolazione serrese.
L'occasione sarà propizia per presentare al vasto pubblico presente anche le modifiche che quest'anno il Museo della Certosa presenta ai suoi utenti. Come è accaduto già in passato, infatti, il Museo ha arricchito il suo percorso di nuovi spazi e di oggetti e opere d'arte. In particolare è stata aggiunta una nuova sala dedicata al lavoro in Certosa, sia quello dei monaci fratelli che quello dei monaci del chiostro con una ampia raccolta di strumenti ed utensili antichi. In una sala del percorso è stato ricostruito un altare che giaceva smontato nel monastero. Un monumento dalle fattezze barocche, costituito di pezzi che provengono dall'antica certosa cinquecentesca caduta sotto il terremoto del 1783, che trova oggi una collocazione degna della sua bellezza e della sua importanza. Sono state rivisitate alcune sale ed è stata riallestita una sala dedicata alle monache certosine che hanno un ruolo importante nella storia e nella vita dell'ordine certosino ancora oggi.
Trovano collocazione nella nuova esposizione, inoltre, numerose opere di artisti certosini che hanno vissuto all'interno del monastero e con le loro opere hanno interpretato la realtà della certosa e di Serra più in generale, cogliendo attraverso le mura della clausura la realtà che li circondava. Ancora una volta, con questa importate iniziativa si mette in luce il profondo legame che intercorre tra il monastero certosino e la comunità serrese ed, in particolare, con i suoi illustri artisti che hanno contribuito da sempre al lustro e al decoro degli ambienti monastici con le loro creazioni ponendo ancora una volta il Museo della Certosa tra gli enti di promozione della cultura in Calabria.
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