Omicidio della dottoressa: questi gli elementi a carico del cognato

Sono diversi, a parere degli inquirenti, gli indizi a carico del 47enne Paolo Di Profio, l'infermiere accusato di aver ucciso la cognata Anna Giordanelli mercoledì pomeriggio a Cetraro. Tracce ematiche visibili sul lavabo del bagno e dentro la vettura, le riprese registrate dall'impianto di sorveglianza di una casa ed il piede di porco utilizzato per colpire a morte la dottoressa. Dettagli che sono stati illustrati dai Carabinieri e da Bruno Giordano, a capo della Procura della Repubblica di Paola che ha sottoposto a fermo il sospettato. Le telecamere hanno ripreso la Fiat Panda di colore verde appartenente a Di Profio allontanarsi dalla scena del crimine. L'x moglie dell'infermiere, tra l'altro, ha affermato che il piede di porco era un oggetto presente nella loro abitazione. A questo si aggiunga che un uomo ha dichiarato di aver notato l'indagato mentre, al volante della sua automobile, pedinava Anna Giordanelli.  

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Omicidio della dottoressa: il cognato trasferito in carcere al termine dell'interrogatorio

La notte scorsa è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di omicidio volontario Paolo Di Profio, l'infermiere 46enne che, secondo gli inquirenti, avrebbe assassinato Anna Giordanelli, cognata del sospettato. La dottoressa, medico di base di 53 anni, è stata ammazzata nel tardo pomeriggio di mercoledì in una zona periferica di Cetraro, dove viveva. Stava facendo jogging non lontano dalla sua abitazione quando è stata ferita mortalmente con un piede di porco.  Al termine del lungo interrogatorio all'interno della caserma della Compagnia dei Carabinieri di Paola, è stato accompagnato dietro le sbarre. Gli avvocati dell'indagato hanno riferito all'Agi che l'uomo non ha confessato il delitto. Si sarebbe limitato a dichiarare qualcosa solo perché messo sotto torchio dagli investigatori. Parole che, tuttavia, non essendo stando pronunciate in presenza del difensore, ma solo in quanto persona informata dei fatti, "non hanno alcun valore", puntualizzano i legali. Le indagini fin qui condotte si sono indirizzate verso Di Profio che sarebbe stato mosso dal rancore nei confronti della dottoressa, rea ai suoi occhi, secondo la ricostruzione di magistrato e militari dell'Arma, di aver provocato il naufragio del matrimonio con la moglie, sorella della vittima. Una rabbia che lo avrebbe indotto a litigare furiosamente con Anna Giordanelli fino al tragico epilogo. 

 

 

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Omicidio della dottoressa: ha confessato l'ex cognato

E' accusato di omicidio volontario l'infermiere quarantasettenne Paolo Di Profio, già cognato di Anna Giordanelli, il medico di base assassinato nel tardo pomeriggio di mercoledì in una zona alla periferia di Cetraro, in provincia di Cosenza. Uccisa con un piede di porco mentre stava facendo jogging. L'uomo ha ammesso le proprie responsabilità ed il movente è da rintracciare in contrasti di natura familiare. Sulla base di quanto emerso fino al momento, il delitto sarebbe stato ordito in quanto l'omicida riteneva che fosse stata la cognata ad indurre la moglie di Di Profio, sorella della vittima, a mettere fine al matrimonio. L'arma con cui l'ha colpita violentemente in testa è stata rinvenuta a breve distanza, su di essa erano visibili tracce ematiche e capelli. Il decesso della dottoressa è stato istantaneo. Per ore gli inquirenti hanno messo sotto torchio l'infermiere, in servizio presso l'ospedale di Cetraro, che qualche tempo avrebbe patito sofferenze di natura mentale. Dopo aver confessato è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto.

 

 

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