Omicidio della dottoressa: il cognato trasferito in carcere al termine dell'interrogatorio

La notte scorsa è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di omicidio volontario Paolo Di Profio, l'infermiere 46enne che, secondo gli inquirenti, avrebbe assassinato Anna Giordanelli, cognata del sospettato. La dottoressa, medico di base di 53 anni, è stata ammazzata nel tardo pomeriggio di mercoledì in una zona periferica di Cetraro, dove viveva. Stava facendo jogging non lontano dalla sua abitazione quando è stata ferita mortalmente con un piede di porco.  Al termine del lungo interrogatorio all'interno della caserma della Compagnia dei Carabinieri di Paola, è stato accompagnato dietro le sbarre. Gli avvocati dell'indagato hanno riferito all'Agi che l'uomo non ha confessato il delitto. Si sarebbe limitato a dichiarare qualcosa solo perché messo sotto torchio dagli investigatori. Parole che, tuttavia, non essendo stando pronunciate in presenza del difensore, ma solo in quanto persona informata dei fatti, "non hanno alcun valore", puntualizzano i legali. Le indagini fin qui condotte si sono indirizzate verso Di Profio che sarebbe stato mosso dal rancore nei confronti della dottoressa, rea ai suoi occhi, secondo la ricostruzione di magistrato e militari dell'Arma, di aver provocato il naufragio del matrimonio con la moglie, sorella della vittima. Una rabbia che lo avrebbe indotto a litigare furiosamente con Anna Giordanelli fino al tragico epilogo. 

 

 

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