Sorpreso in casa con oltre un chilo di marijuana, arrestato 24enne

Due persone arrestate, sei denunciate, armi, strumenti di effrazione, oltre  un chilo di droga e materiale per confezionamento delle dosi sequestrati. Questo è il bilancio del servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Gruppo carabinieri di Gioia Tauro.

Il servizio portato a termine dalle Compagnie di Gioia Tauro, Taurianova e Palmi, ha permesso di stringere le manette ai polsi di Giuseppe Furina, 24enne di Sinopoli (Rc) e Vito Mustica, 39enne di Molochio (Rc).

In particolare, Furina è stato arrestato al termine di una perquisizione domiciliare, durante la quale i militari hanno rinvenuto oltre un chilo di marijuana, una bilancia e materiale per il confezionamento. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato tradotto nella casa circondariale di Reggio Calabria.

Mustica è stato, invece, tratto in arresto in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Brescia. Il 39enne deve, infatti, scontare una pena di quasi 2 anni di reclusione per minacce aggravate e lesioni, reati commessi tra il 2015 e 2017 in provincia di Brescia.

Deferito in stato di libertà, anche, V.A., 44enne di San Procopio, sorpreso nel parcheggio di un centro commerciale di Taurianova in possesso, senza un giustificato motivo, di chiavi e grimaldelli utili per aprire porte e serrature.

Inoltre, in un appartamento di Taurianova, i carabinieri hanno sequestrato, a carico di ignoti, 36 grammi di marijuana, già suddivisa in dosi.

Infine, cinque persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

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Capannone industriale trasfornato in piantagione di marijuana, sequestrate e distrutte oltre mille piante (VIDEO)

In un capannone industriale in contrada Pegara, i carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno rinvenuto una vasta piantagione composta da oltre mille piante di marijuana coltivate in serra.

Nel corso dell'operazione, è finito in manette il titolare dell’azienda, Marcello Spirlì di 46 anni.

In particolare, durante un ordinario servizio di controllo del territorio i militari si sono recati a casa del 46enne, già sottoposto agli arresti domiciliari, per verificare l’osservanza delle prescrizioni dell’autorità giudiziaria.

Nel corso della verifica, gli uomini dell'Arma si sono insospettiti dall’anomala illuminazione e dall’odore proveniente da un magazzino di un capannone industriale.

Una verifica più accurata ha permesso ai carabinieri di rinvenire alcune piante di marijuana ed un impianto d'illuminazione ed areazione.

La successiva perquisizione di tutta l’area ha portato alla scoperta, in 3 diversi magazzini, di oltre mille piante di vario grado di maturazione e grandezza, complete di impianti per la coltivazione, oltre ad alcuni campioni di marijuana già confezionati e 7.500 euro in contanti, ritenuti di provenienza illecita.

La vendita della marijuana ottenuta dalla piantagione avrebbe fruttato fino a 300 mila euro.

I carabinieri hanno scoperto, inoltre, che l’impianto d'illuminazione ed areazione era alimentato con un collegamento abusivo alla rete elettrica.

Al termine delle operazioni di campionatura, le piante sono state distrutte sul posto, mentre Spirlì è stato arrestato in attesa del rito direttissimo.

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Scoperto deposito con centinaia di farmaci dopanti

Un 29enne, Carmelo Fazzari, è finito in manette, con l'accusa di commercio di sostanze dopanti e ricettazione.

L'arresto è stato effettuato dai carabinieri della Compagnia di Taurianova che, durante un normale servizio di pattugliamento per le vie del paese, hanno sottoposto a controllo l'arrestato mentre, con un pacco in mano, si stava dirigeneo verso l’ufficio postale.

Nel pacco, i militari hanno trovato decine di compresse, fiale e flaconi di vari farmaci di cui è vietato il commercio, poiché spesso sono usate come sostanze dopanti.

Gli uomini dell'Arma hanno, quindi, effettuato una serie di perquisizioni in alcuni casolari nella disponibilità del 29enne.

I controlli hanno dato esito positivo, a tal punto che in un immobile è stato scoperto un vero e proprio deposito di farmaci vietati. In partitolare, i militari hanno trovato oltre 500 confezioni di medicinali anabolizzanti pericolosi per la salute.

Una volta espletate le formalità di rito e posto l'arrestato ai domiciliari, i carabinieri hanno avviato le indagini per fare luce sulla provenienza dei farmaci. 

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Sorpreso a rubare in un negozio, 43enne finisce in manette

I carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno arrestato Gabriele Fosco, di 43 anni.

L'uomo, originario di Cittanova, è accusato di tentato furto aggravato e ricettazione, poichè, intorno alle 2 della notte scorsa, è stato sorpreso in un negozio di Cittanova.

Intervenuti in seguito ad una segnalazione al 112, giunti sul posto, i militari hanno notato alcune grate dei locali sotterranei che erano state manomesse. Una volta entrati nel negozio, gli uomini dell'Arma vi hanno trovato il 43enne, che ha tentato di sottrarsi all'arresto nascondendosi.

Dopo aver bloccato il malvivente, che aveva con sè un set completo di attrezzi da scasso (luce led, "piede di porco", scalpello e martello, oltre a passamontagna e guanti), i carabinieri hanno effettuato una perquisizione al suo domicilio e ad un terreno di sua proprietà, dove è stata rinvenuta varia attrezzatura edile, per un valore di diverse migliaia di euro.

Il materiale è stato posto sotto sequestro, in attesa di ulteriori accertamenti, poiché ritenuto il frutto di precedenti furti ad esercizi commerciali.

Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato posto agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

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Si ribalta con l'auto, muore giovane donna

Una ragazza di 28 anni ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto nella serata di ieri, sulla provinciale Taurianova - Gioia Tauro.

L'auto con a bordo la giovane ha sbandato capovolgendosi sul fianco.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Palmi, che hanno estratto il corpo della sfortunata ragazza. 

 

 

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Taurianova: padre e figlio in manette per usura e lesioni

Due commercianti di Taurianova, padre e figlio, di rispettivamente 58 e 36 anni, sono accusati di usura: nella giornata di ieri, i Carabinieri di Taurianova hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP del tribunale di Palmi sotto la richiesta della Procura locale, nei confronti dei due uomini in concorso tra loro per i reati di usura aggravata, estorsione e lesioni aggravate.

L'attività investigativa che culmina con il provvedimento cautelare è stata posta in essere dai Carabinieri e dal Nucleo Operativo Radiomobile di Taurianova, ed ebbe inizio successivamente ad una segnalazione da parte di un commerciante locale che avrebbe denunciato di essere lui stesso vittima di usura ed estorsione da parte dei due C.:difatti, padre e figlio, in seguito ad un prestito di poche migliaia di euro, avrebbero chiesto la restituzione di somme ingenti, nettamente superiori alla quantità di denaro prestata. 

La vittima che già dal 2006 viveva una situazione economica precaria, si è rivolto ai due uomini per poter ottenere più prestiti, della somma complessiva ricostruita di circa 14000 euro: a fronte di ciò, C.C. e P.C. avrebbe preteso dei tassi di interesse pari al 20% mensili, aumentati in casi di dilatazione del pagamento, arrivando quindi anche oltre al 400% su base annua.

Al termine dell'attività investigativa, i militari hanno documentato che, per poter estinguere il prestito, i due avrebbero preteso la restituzione di una somma pari a 40000 euro: i due, traendo profitto dalla situazione disagiata della vittima, avrebbero aggredito e minacciato la stessa, le avrebbero impedito di potersi allontanare con la propria automobile successivamente danneggiata con violenti calci. 

Un altro episodio narra che i due avrebbero raggiunto il commerciante presso l'abitazione e lo avrebbero colpito in maniera ripetuta: le minacce di morte sarebbero state estese anche al resto della famiglia, sottoponendo l'uomo ad uno stato di costante ansia e paura.

Grazie alla denuncia del commerciante, i Carabinieri sotto costante coordinamento dell'Autorità Giudiziaria, hanno potuto documentare le condotte illecite dei due indagati raccogliendo gli elementi utili per poter procedere all'emissione del provvedimento cautelare, prendendo in considerazione il fattore di pericolosità dei soggetti e di probabile reiterazione del reato. 

Le perquisizioni del caso hanno portato alla luce circa 5500 euro in contanti che sono stati ritenuti provento dell'attività illecita e sono state, quindi, poste sotto sequestro. I due sono stati, infine, condotti presso il carcere di Reggio Calabria

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Controlli dei carabinieri, sanzioni per 26 mila euro

Nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio, finalizzato alla verifica del rispetto della normativa sul lavoro e della normativa ambientale e agroalimentare, i carabinieri della Compagna di Taurianova hanno sottoposto a controllo alcune aziende che operano nel terrirorio di Cinquefrondi.

In particolare, in un allevamento di ovi-caprini sono stati sottoposti a sequestro 7 ovini privi della documentazione attestante la tracciabilità. L’allevatore è stato sanzionato con una multa superiore ai 3 mila euro.

Inoltre, in una stalla completamente abusiva, i militari hanno sequestrati 46 suini, elevando sanzioni amministrative per un importo di oltre 2 mila euro.

Scoperto e chiuso, anche, un forno abusivo per la panificazione creato all’interno di un garage privato, in violazione delle norme di sicurezza e d'igiene. Sequestrati quasi 90 kg di alimenti ed elevate sanzioni amministrativa per 6.500 euro.

Infine, i carabinieri della Stazione di San Martino di Taurianova, coadiuvati dal Nucleo carabinieri ispettorato del lavoro, hanno deferito in stato di libertà per violazione delle disposizioni di contrasto al lavoro irregolare e per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, il titolare di un'azienda edile che, in un cantiere di Cinquefrondi, impiegava operai sprovvisti di regolare rapporto di lavoro. Al termine del controllo è stata immediatamente sospesa l’attività imprenditoriale e sono state elevate sanzioni per circa 15mila euro.

 

 

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'Ndrangheta: sequestrati beni per un valore superiore ai 570 mila euro

I carabinieri del Nucleo investigativo del comando Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di nove persone ritenute appartenenti alle cosche di ‘ndrangheta denominate “Zagari – Fazzalari – Viola” e “Maio – Cianci” operanti a Taurianova e zone limitrofe.

In particolare, i militari hanno sequestrato un’impresa individuale, un immobile, conti correnti, libretti di deposito, titoli, azioni ed obbligazioni riconducibili ai destinatari della misura restrittiva ed a loro familiari per un valore complessivo di 570 mila euro.

Il provvedimento è stato disposto in ragione di "plurimi e convergenti segmenti investigativi volti a far luce sull’operatività della consorteria criminale nel territorio di Taurianova confluiti nell’operazione Terramara-Closed".

I beni sequestrati sono stati affidati per la custodia e per l’ordinaria amministrazione ad un amministratore giudiziario nominato dall’Autorità giudiziaria.

 

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