Franco Cavallaro, leader della Cisal, saluta l’arrivo del nuovo Prefetto di Vibo Valentia

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa trasmessa dal Segretario Generale Cisal, Francesco Cavallaro.

Prima a Reggio Calabria poi a Palermo come Questore, oggi a Vibo Valentia nella altrettanta prestigiosa funzione di Prefetto.

L’arrivo del Prefetto Guido Longo al vertice dell’Ufficio Territoriale di Governo di Vibo Valentia, così come nelle previsioni, è stato salutato con grande attenzione da istituzioni, sindacati, professioni, associazionismo e opinione pubblica.

La convinzione che il massimo responsabile del governo della provincia sia in grado di scrivere una pagina importante e di grande impegno sul piano della cultura del rispetto soprattutto della legalità, è molto diffusa.     

I motivi sono tanti e tutti eloquenti. Vibo Valentia è alle prese con una fase storica particolarmente complessa, in un quadro più generale di enormi cambiamenti sociali e istituzionali.

In questo scenario la collaborazione tra istituzioni e sindacati  si configura come presidio di sicurezza, civiltà, tolleranza, efficienza e buonsenso, anche davanti a problematiche particolari come quelle che si trova quotidianamente ad affrontare  ormai da tempo la provincia di Vibo Valentia.

Ecco perché la Cisal continuerà a garantire la stessa massima disponibilità affinché questo metodo continui a tutelare le nostre comunità, anche e soprattutto in questo periodo di profonde modifiche  che portano con sé anche timori, paure, chiusure.

Il rispetto tra istituzioni e sindacati è anche  garanzia per tutti, cittadini, forze sociali, imprese. Un territorio di questo tipo chiede una grande collaborazione e rispetto che intende, con forza e determinazione, continuare a portare avanti nei prossimi anni. L'alto profilo della esperienza acquisita dal dott. Guido Longo  è un segnale importante per Vibo Valentia che va colto considerata l'alta complessità del  territorio. Resta centrale l’obiettivo del nuovo Prefetto secondo cui la  mafia si combatte con le confische e i sequestri di patrimonio, ma soprattutto con la lotta alla corruzione, che è l’alimento numero uno.

Va, altresì, condivisa l’idea secondo cui i fenomeni corruttivi vanno gestiti a livello nazionale con un’autorità anti corruzione. Dietro i grandi fatti criminali c’è la corruzione, che va assolutamente emarginata. Non lo si dimentichi: questa città ha dovuto fare i conti con problemi consueti ma anche con  alcune situazioni particolarmente delicate. Una per tutte l’emergenza migranti.

Il porto di Vibo Valentia  in questi anni è diventato uno dei luoghi in cui dalle navi sono sbarcate decine di migliaia di persone: minori non accompagnati, donne e uomini, affrontando  anche altre delicate questioni, a partire dalla presenza di inquinamenti anche di tipo mafioso nell’economia del territorio.

 

La Prefettura di Vibo Valentia  è stata in prima linea, naturalmente con la piena collaborazione della Magistratura e delle Forze di Polizia, nel fare rispettare i principi di legalità senza i quali la comunità non può affrontare un normale sviluppo. 

Vibo, la Cisal sostiene aziende e giovani verso l’europrogettazione

C’è un po’ di interesse vibonese nel corso e workshop in Europrogettazione, alla sua seconda edizione, presentato dall’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria.

Al meeting, svoltosi a Palazzo Alvaro, ideato dal Dipartimento di Giurisprudenza, diretto dal Francesco Manganaro, con  la collaborazione del Cat-Lab ( il laboratorio delle risorse culturali, ambientali e turistiche ) e dall’associazione Quality life management, condotto dalla giornalista Luisa Lombardo, era presente una cospicua rappresentanza di studenti vibonesi che frequentano l’ateneo reggino e che hanno inteso partecipare per capire come mettere a frutto ogni tipo di opportunità di sviluppo che riguarda la cintura produttiva del Vibonese.

Tutti attenti alla relazione d’apertura di Michela Mantovani, coordinatrice del corso e direttrice del Cat-Lab, che ha illustrato come si forma la figura di esperto in Europrogettazione e come si preparano i candidati alla presentazione della domanda di finanziamento con gli strumenti di project management.

Al centro del progetto la professionalità come unica arma per lo sviluppo territoriale.

Un sistema che favorirà possibili eccezionali opportunità di stage per gli iscritti presso gli Enti che patrocinano il corso, e tra questi la Cisal.

La Confederazione, guidata dal Segretario Generale Franco Cavallaro, ha, infatti, intensificato la sua adesione all’iniziativa dell’ Università “Mediterranea”, al punto da diventarne partner privilegiato attraverso la Cisal Servizi e Consulenze.

Quest’ultima, presente a Reggio Calabria con il suo Amministratore Unico, Franco Greco, è entrata direttamente nel vivo della partecipazione coinvolgendo, appunto, un primo numero di studenti vibonesi, aderenti al sistema economico e culturale gestito dal sindacato, e di conseguenza fortemente interessati alla formazione.

“Il Segretario generale della Cisal, Franco Cavallaro ha deciso, tra l’altro, di diffondere con tutte le sue articolazioni che insistono nel settore giovanile e dell’Università – ha detto, tra l’altro, lo stesso Amministratore Unico della Cisal Servizi e Consulenze, intervenendo sui dati occupazionali europei – nella convinzione che spingere in direzione della formazione di giovani professionisti del made Calabria, e quindi anche Vibonese, nel sistema dell’Europrogettazione costituisce un obiettivo di importanza straordinaria nel mercato del lavoro avanzato.

Il territorio vibonese che vanta ingenti risorse, spesso sottoutilizzate, dai vari enti e aziende – ha aggiunto Franco Greco - possono conoscere in questa opportunità un percorso di sviluppo decisamente utile per la promozione di una più adeguata forma di produzione e occupazione.”            

Vibo, la CISAL propone un piano Welfare per far crescere la produttivita’ della metal sud

Riceviamo e pubblichiamo:

La Cisal pensa ad un Piano Welfare per intensificare la produttività e propiziare l’inserimento di nuove unità di lavoro nelle aziende metal meccaniche del Gruppo Arena di  Vibo Valentia.

Un’idea che non poteva non trovare l’immediato consenso dei partecipanti all’assemblea che si è tenuta all’interno dell’Azienda dove  si è parlato soprattutto di buone pratiche di lavoro utili  a far crescere l’odierna produttività. 

E’ stato Enzo Caratelli, segretario nazionale del terziario, accompagnato da Fernando Vergine, segretario nazionale organizzativo della Failms Metalmeccanici, la Federazione autonoma italiana lavoratori metalmeccanici e servizi, a comunicarlo agli iscritti Cisal dell’Azienda del Gruppo Arena.

Ha, infatti, annunciato che è negli obiettivi più immediati della Confederazione lanciare una grande sfida che ha come obiettivo, come del resto contenuto nella contrattazione collettiva, il rispetto delle norme per il benessere di aziende e lavoratori, attraverso un confronto con tutte le parti sociali per mettere sul piano dell’attività buone pratiche volte a favorire la competitività e l’occupazione delle imprese.

Caratelli, che ha elogiato l’impegno dei lavoratori ed il ruolo essenziale delle Rsu, ha richiamato l’orientamento più volte espresso dal Segretario generale della Cisal, Franco Cavallaro, secondo cui flessibilità, istituti innovativi, contrattazione di secondo livello, indennità di mancata contrattazione mensile e annuale legata alla partecipazione dei lavoratori, sono alcuni dei motivi che  inducono le aziende ad applicare i contratti firmati dalla Cisal.

Del resto la giurisprudenza conferma la piena validità e legittimità del contratto collettivo nazionale Cisal

Caratelli ha anche premesso che il sistema Vibo Valentia avvierà tavoli tecnici per meglio favorire l’ulteriore sviluppo di attività in un’Azienda leader nel settore che ha assunto da tempo un ruolo di  preminente sviluppo  nella produzione verso l’estero.

Per Fernando Vergine l’incontro di Vibo Valentia alla Metal Sud ha rappresentato una occasione per approfondire tematiche attuali, dalla piena efficacia e legittimità del contratto collettivo stipulato dalle diverse associazioni datoriali con la Cisal alla luce dei principi costituzionali di libertà sindacale.

Al termine, ringraziato Gianluca Russo per l’organizzazione  e la riuscita dell’incontro che ha fatto registrare una eccellente partecipazione dei lavoratori al dibattito, hanno preso la parola il segretario provinciale della Cisal Filippo Curtosi  che nel condividere gli interventi ha anche presentato agli iscritti il ruolo e la funzione della Cisal sul piano dei servizi e Gianluca Tedesco, dirigente sindacale della Cisal Fpc che ha ribadito l’importante ruolo organizzativo e di riforma proposto per migliorare la qualità del lavoro della Protezione Civile alla Regione Calabria

Vibo, primo seminario Anief Calabria sulla formazione nella scuola

L’Anief, l’Associazione nazionale insegnanti e formatori aderente alla  Cisal, comunica che sarà Vibo Valentia ad aprire un ciclo di seminari per la formazione del personale della scuola in Calabria. 

Successivamente sarà la volta di Reggio Calabria, Cosenza, Catanzaro e Crotone.

Il programma è promosso da Eurosofia, ente riconosciuto dal Miur per la formazione professionale del personale della scuola, che fa ufficialmente il suo ingresso nella regione con una iniziativa che fonda il suo obiettivo sulla necessità di essere vicino alle istituzioni scolastiche, offrendo un complessivo contributo di esperienze professionali. 

Il primo seminario si svolgerà lunedì 23 gennaio, dalle ore 11 alle ore 13, presso l’Istituto Comprensivo statale “P. Murmura” di via Sant’Aloe a Vibo Valentia.  

Nella seconda parte della giornata il team Anief si sposterà, dalle ore 16 alle ore 18,  sull’Istituto Comprensivo statale di  Acquaro.  

Martedì 24 gennaio ad essere interessato all’evento sarà l’Istituto comprensivo “Montalto Scalo” di Montalto Uffugo, dalle ore 15 alle ore 17. 

Per tutti gli incontri programmati sarà relatore il dirigente scolastico dott. Nunzio Nicola Pietromatera.

“Iniziamo a interpretare più concretamente anche in questo delicato settore del mondo scolastico  – ha dichiarato, tra l’altro,  il professor Alfredo Macrì, coordinatore provinciale di Vibo Valentia dell’Anief -  le reali esigenze del personale tutto che opera nella Scuola calabrese. Formazione e aggiornamento rappresentano, infatti, una costante di estremo ed attuale interesse per il personale della Scuola”.

Il tema trattato in questa fase di avvio riguarda “Il bilancio delle competenze. La valutazione”. 

Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato valido come credito.

Obiettivo occupazione, Cisal e Microcredito siglano un patto imprenditoriale che coinvolge anche la Calabria

La Calabria, così come in tutte le altre regioni, compie un salto di qualità anche sul fronte del Microcredito.

La Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori nelle ultime ore ha fatto sua, anche in questo percorso, la preoccupazione dei tantissimi giovani orientati a realizzare un’attività imprenditoriale capace di offrire concreti traguardi di successo nel campo della occupazione.

In direzione di questo obiettivo è stato, infatti, firmato, tra la Cisal Servizi e Consulenze e l'Ente Nazionale per il Microcredito, rappresentato dal presidente Mario Baccini, l'accordo con cui il sindacato ufficializza il proprio sostegno a favore delle iniziative di finanza etica dell'Ente".

“Promuovendo il microcredito - ha dichiarato, tra l’altro, Francesco Cavallaro, segretario generale della Cisal - ci rendiamo parte attiva nel contribuire a creare nuovi posti di lavoro, integrando il nostro tradizionale ruolo di mera rappresentanza dei lavoratori”.

Per quel che riguarda la Calabria sulla base di questo accordo presto entreranno in funzione anche a Vibo Valentia, Catanzaro, Crotone, Cosenza e Reggio Calabria sportelli Cisal Servizi e Consulenze per l’avvio al Microcredito.

“Attraverso questa collaborazione, realizzata grazie all’iniziativa di Francesco Greco, amministratore unico di Cisal Servizi e Consulenze – ha aggiunto il leader nazionale della Cisal -  intendiamo contribuire all'avvio di nuove attività imprenditoriali e incentivare la diffusione di uno strumento di sviluppo sociale e di lotta alla povertà”.

“Il Microcredito – ha, poi, sottolineato da parte sua  Mario Baccini, presidente ENM - è uno strumento che permette di restituire dignità alle persone, ai lavoratori che vogliono intraprendere, a coloro che hanno un’idea e vogliono poterla realizzare pur senza avere garanzie reali. 

A tutte queste persone si rivolge il sostegno dell’Ente Nazionale per il Microcredito che promuove le attività di finanza etica attraverso una rete di soggetti come la Cisal, fondamentali per la diffusione di questo strumento di sviluppo economico e sociale”. 

Vibo, per Cavallaro “l’ultima provincia d’Italia ha bisogno di uno scatto d’orgoglio”

“Il 2017 sarà l’anno della grande scommessa per il recupero della normale condizione di vivibilità della città di Vibo Valentia? La ‘chiamata alle armi’, imposta dal severo e non certo sorprendente verdetto emerso dall’indagine compiuta da Il Sole 24 Ore, ad oggi, non ha sortito alcun effetto. La popolazione ha serio e preoccupante motivo per sentirsi ulteriormente delusa”. 

La riflessione è del segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro che sostiene: “Chi sperava che sugli esiti forniti dagli indicatori presi in esame dallo studio del quotidiano di Confindustria, articolati in sei settori d’indagine: affari, lavoro e innovazione; reddito, risparmi e consumi; ambiente, servizi e welfare; demografia, famiglia, integrazione; giustizia, sicurezza, reati; cultura, tempo libero e partecipazione, che hanno presto definito Vibo Valentia la provincia italiana meno vivibile, relegandola, inesorabilmente, nel ruolo di fanalino di coda delle provincie del Paese, intervenisse una seria e concreta riflessione è rimasto profondamente deluso.  

Se non ci ha pensato il sindaco, Elio Costa, che in molti speravano potesse portarla come momento centrale della sua conferenza stampa di fine anno a Palazzo Luigi Razza chi avrebbe dovuto farlo? 

Oppure ha ritenuto che impegnando il suo intervento sulla  ‘…Vibo che vorrei’ fatta di qualche idea su qualche proposta su ambiente e cultura ha pensato di aver dato una sicura risposta ai cittadini che sostanzialmente hanno preso atto dell’amaro giudizio che ha portato Vibo Valentia ad occupare la posizione più scomoda delle province d’Italia?  

Il primo cittadino – rileva il sindacalista - stenta a comprendere, e chi gli sta vicino probabilmente non gli da una mano, che Vibo Valentia, avverte forte l’avvio di uno scossone capace di risvegliare il senso della sua più necessaria vitalità.

Una città che sente e tocca con mano una diffusa sofferenza ha bisogno di ben altro e l’annunciata voglia di continuare nell’opera di risanamento non basta per aiutare i cittadini a godere, legittimamente, di una politica dei servizi più a misura d’uomo ed adeguata ai ritmi moderni.      

Di fronte ad un dato inconfutabile che vuole Vibo Valentia la città più ammalata d’Italia non ci si può accontentare di rispondere che il dato de Il Sole 24 Ore non risponde alla realtà. 

Ci sembra un po’ riduttiva ed emotiva la reazione pubblica del sindaco. 

I cittadini – aggiunge - sono anche preoccupati perché all’indomani dell’allarme rosso lanciato da Il Sole 24 Ore nessun segnale concreto è venuto fuori per tentare di accorrere al capezzale della grande ammalata e valutare ogni possibilità pur di avviare una terapia d’urto volta a facilitare la più piena ripresa della sua condizione.

Chi era presente alla conferenza stampa si è subito accorto che il sindaco ha scelto il percorso delle cose che più gli hanno fatto gioco, evitando di parlare sulle tante cose che non sono state fatte e che pur avrebbero meritato un momento di attenzione nella copertina della sua relazione. 

Non ha riferito niente del suo pesante e sofferente rapporto con la politica, del suo disagio, sempre nascosto, anche all’interno della maggioranza che sostiene la sua iniziativa politico amministrativa e che sicuramente la notte non gli fa fare sonni tranquilli.

Noi ritentiamo che Vibo Valentia in questo particolare momento storico ha bisogno di puntare sulla rivitalizzazione del suo ‘pensatoio’, capace di discutere sulla inderogabile necessità di mettere in piedi un progetto di condivisione per rilanciare la condizione della politica amministrativa di Palazzo Luigi Razza oggi in ginocchio per via delle conseguenze che l’hanno resa un ingiustificato ed intollerabile momento di divisione più che di unione.

Così è accaduto che mai come in questo momento i cittadini sono tornati a chiedersi perché diventa sempre più complesso pensare ad un progetto utile a rivisitare ogni tipo di comportamento se è vero che il recupero di un dato più promettente sull’occupazione, ad esempio, si rende necessario conseguirlo per aiutare la società a superrare le più immediate insidie e difficoltà quotidiane.

Perché diventa sempre più distante l’idea di ritrovarsi attorno ad un tavolo comune per scrivere insieme un progetto di condivisione pronto a spiegare da dove occorre ripartire per realizzare un vero e proprio rilancio dell’iniziativa politico amministrativa della città. 

E forse sarebbe anche giusto e più che opportuno interrogarsi su i motivi  che inducono i cittadini a stare sempre più lontani dalla politica e a vestirsi, inevitabilmente, con la loro protesta su disservizi e difficoltà varie, nei panni di una sorta di controparte dell’attività del Palazzo?

Non è forse questo il reale motivo che ci porta a domandarci perché non c’è mai stata, e non la si intravede neanche oggi,  una intesa tra il Palazzo e la Piazza?

Come ripartire da una nuova e solidale scommessa? 

Nella ricerca di attuazione di un suo nuovo disegno di sviluppo Vibo Valentia non può non ricorrere al reale e pieno utilizzo delle forze attive ed emergenti della città,  delle sue più accreditate potenzialità che partono dal suo straordinario patrimonio di ricchezza culturale e naturale, imprenditoriale, professionale e associazionistico, favorendo la riuscita di una spinta propulsiva capace di tirare fuori la parte migliore di un tessuto connettivo che già nel passato ha propiziato la realizzazione di una sua mai dimenticata pagina di storia.

Diventa – è la conclusione - preminente ripartire dalla necessità di insistere caparbiamente, e con grande senso di ritrovata responsabilità e consapevolezza, verso l’attuazione  di una politica amministrativa che unisce e non divide e che può diventare la soluzione ideale per la Vibo Valentia del 2017”.

 

C’è anche un made Vibo Valentia che cerca spazi nel By Cinema

La Cisal Consulenze e Servizi è nel marchio più promettente e autorevole che concorre all’eccellenza mondiale per il biologico del made in Calabria. 

Nella Calabria che lancia la sua scommessa puntando alla lavorazione e valorizzazione dei suoi prodotti attraverso il By Cinema la provincia di Vibo Valentia si ritaglia una spazio che già la critica del settore definisce “interessante ma anche prepotente”. 

Cofirmataria col Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria del progetto europeo sullo sviluppo del made in Calabria del food, la Cisal Servizi e Consulenze ha presentato una sua prima idea sul progetto a sostegno che il binomio Università- Sindacato, tra l’altro, è diventato un percorso che può essere attraversato anche ad alta velocità.

Franco Cavallaro, Segretario Generale della Cisal e Franco Greco, Amministratore Unico di Cisal Consulenze e Servizi, da tempo sono alle prese con i contagiosi effetti provocati dal By Cinema come eccellenza mondiale del biologico.

Il successo dell’evento registrato all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dietro l’abile regia di Michela Mantovani, coordinatrice del meeting e protagonista di una relazione che ha fatto salire anche i brividi alla schiena a chi ha assistito alla presentazione del progetto  realizzato dal CAt-Lab, il  laboratorio di economica e management delle risorse culturali, ambientali e turistiche calabresi.

“Ci abbiamo messo tutto l’animo e siamo soltanto all’inizio. Oggi ci crediamo ancora di più vista la convinzione che il percorso avviato con l’Università Mediterranea di Reggio Calabria ha confermato che la sintonia tra il mondo  accademico e quello dei servizi che abbiamo sposato in tempi non sospetti – spiegano, tra l’altro,  Francesco Cavallaro e Francesco Greco, oggi pionieri della cultura del servizio e della comunicazione – accresce il nostro modo di pensare e meglio interpretare le attese della Calabria che cambia. Guardiamo all’Europa dei popoli ma sopratutto all’Europa dei Giovani e del Lavoro”.    

Sempre più interessanti e promettenti le critiche sugli effetti che ha provocato il regista Federico Moccia che ha dimostrato, in alcuni dei  suoi film più recenti,  di avere l’abilità, guardando al By Cinema biologico,  di trasformare in oro tutto ciò che tocca.

Interessante l’idea di Marco Conti che ha diretto “La cena di Natale”, un film  che andrà a consumarsi proprio bene per il made in Calabria visto che porta sul set l’Amaro del Capo e il San Marzano Borsci. 

Ed il By Cinema per il biologico guarda da vicino, tra l’altro, alcuni fiori all’occhiello della produzione vibonese: la ‘nduja di Spilinga, il pecorino del Poro, la cipolla di Tropea. 

Una sinergia complessiva che ha trovato rispondenza nel made in Calabria che  da qualche tempo pensa al mondo della celluloide, promuovendo l’accoglienza e  l’offerta di servizi  in una terra così delicata e di grande effetto e respiro turistico come Tropea e dintorni.            

E pensiamo non sia davvero poco che le firme di Federico Moccia e  Marco Ponti, per adesso, lascino intravedere che la regione ha tutte le carte in regola per aspirare ad una pole position per il made in Calabria del food.   

 

 

Esplosione ordigno a Fabrizia, i lavoratori forestali aderenti alla Cisal si riuniscono: “Condizioni assurde”

La segreteria provinciale della Cisal ha indetto per la terza decade del prossimo mese di gennaio 2017 un’assemblea dei lavoratori forestali di Fabrizia e dintorni. 

Al centro dell’incontro i problemi legati alla loro sicurezza sui cantieri di lavoro sulla scorta anche degli incidenti di cui sono rimasti vittime nei giorni scorsi alcuni di essi in seguito alla deflagrazione di un residuo bellico, apparentemente invisibile ma presente nel sottosuolo,   avvenuta mentre erano intenti a pulire gli alvei degli attigui corsi d’acqua. 

“Il preoccupante episodio dei giorni scorsi – ha detto il segretario Filippo Curtosi nel corso della riunione dell’esecutivo provinciale della Confederazione sindacale di via Luigi Razza – non può passare inosservato anzi è diventato una occasione propizia per ricordare quanto dalla Cisal più volte denunciato proprio sulla non adeguata condizione di sicurezza in cui prestano la propria opera centinaia di lavoratori forestali delle serre vibonesi. 

Le promesse dei tanti dirigenti che si sono susseguiti alla guida dell’Ente che disciplina l’attività dei lavoratori forestali – ha spiegato Curtosi – non hanno mai avuto risposta alcuna per la quasi totale indifferenza manifestata nei confronti di una categoria che è sempre stata relegata negli ultimi posti della classifica. I sacrifici e le rinunce messe in opera non hanno mai rappresentato una concreta attenzione per il vertice dell’Ente che ha sempre preteso il massimo impegno ma nelle condizioni più assurde e disperate. 

È, però, giunto il momento che Calabria Verde si assuma tutte le più piene responsabilità e avvii un più avanzato  sistema di tutela della condizione di sicurezza non solo ambientale dei lavoratori forestali.    

L’accaduto dei giorni scorsi dove alcuni dei lavoratori hanno rischiato di perdere la vita confermano quanto sia inderogabile la presa d’atto della precarietà in cui versano i cantieri di lavoro, sui quali occorre tornare a compiere una vera e propria iniziativa di ricognizione del territorio al fine di individuare gli eventuali pericoli e le difficoltà che potrebbero sorgere nell’espletamento del lavoro”.

Tra gli altri interventi quello di Francesco Fazio che coordina l’impegno dei tantissimi lavoratori serresi aderenti alla Cisal che quotidianamente affrontano mille insidie pur di mantenere il posto di lavoro. 

“L’incidente avvenuto qualche giorno  fa – ha avvertito Fazio - mette in guardia la Regione Calabria e sollecita chi è preposto al controllo dell’attività di settore a fornire ogni migliore garanzia di condizione di sicurezza a chi spende sacrifici in un lavoro così duro.

Da queste parti – ha aggiunto Fazio che è anche consigliere comunale di Fabrizia – la difesa di un tozzo di pane avviene a denti stretti e senza il conforto di un minimo di adeguata assistenza .

Pensiamo non vi sia più tempo da perdere se si è convinti che anche il pesante e non facile lavoro dei forestali merita la massima attenzione della Regione Calabria soprattutto in termini di continuità del lavoro ed assistenza ai vari livelli”.

La segreteria provinciale della Cisal, infine, su proposta dello stesso segretario provinciale Filippo Curtosi, ha approvato, all’unanimità un documento nel quale vengono riaffermate le denunce di sempre, rimaste, peraltro, puntualmente inevase, chiedendo una rivisitazione del sistema di approccio con il lavoro degli operai forestali del serrese ed una maggiore considerazione e rispetto sulla necessità di garantire una più adeguata fonte di lavoro per chi da decenni continua a mantenere decorosa e vivibile, al prezzo di alto impegno e dedizione, l’immagine della natura di un ambiente che spesso, tra l’altro,  esalta il mondo calabrese dell’accoglienza.

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