Pistole nascoste in un casolare, un arresto

Detenzione abusiva di armi e munizioni. Questa l’accusa con la quale un 36enne è finito in  manette a Cinquefrondi (Rc).

A stringere le manette attorno ai polsi dell’uomo sono stati i carabinieri che, nel corso di un servizio straordinario di controllo in contrada Gunnari, nel comune di Cinquefrondi, hanno rinvenuto in un casolare di sua proprietà: una pistola semiautomatica Tanfoglio calibro 22 con matricola abrasa e una pistola spararazzi modificata per sparare proiettili.

In seguito alla convalida dell’arresto da parte del gip del tribunale di Palmi, per il 36enne è stata disposta la misura cautelare in carcere.

Nascondeva due pistole e dieci ghiri, arrestato

Due pistole, munizioni e dieci ghiri in un congelatore. E’quanto hanno rinvenuto i Carabinieri a Palmi (Rc), dove hanno tratto in arresto D.M., 52 anni, originario di Messignadi di Oppido Mamertina.

L’uomo è accusato di detenzione illegale di armi, ricettazione e uccisione o cattura di animali di specie protetta.

In particolare, durante una perquisizione in un casolare di sua proprietà è stata rinvenuta una pistola con caricatore e 14 munizioni. A quel punto, D.M. avrebbe cercato di darsi alla fuga, ma è stato immediatamente bloccato.

E’ seguita, dunque, una perquisizione a casa dell’indagato, dove i militari hanno trovato un’altra pistola, due caricatori e dieci ghiri congelati in un sacchetto di plastica. Pertanto, trattandosi di animali appartenenti a specie protetta, i roditori sono stati sequestrati insieme alle armi e alle munizioni.

D.M., invece, è stato arrestato e dovrà rispondere dei reati di detenzione illegale di armi, ricettazione e uccisione o cattura di animali di specie protetta

Pistole illegali in casa, 65enne in manette a Belvedere Spinello

Aveva in casa due pistole e numerose munizioni. Per questo motivo un 65enne è stato arrestato a Belvedere Spinello (Kr), dai Finanzieri del Comando provinciale di Crotone.

L’arresto è stato eseguito nel corso di una perquisizione domiciliare, durante la quale i militari hanno rinvenuto due pistole calibro 6,35 con i relativi caricatori e 188 proiettili.

In particolare, una delle armi presentava la matricola abrasa e la canna alterata, mentre l’altra era stata rubata nell’aprile del 2009 in un’abitazione di Maranello, in provincia di Modena.

Pertanto, dopo aver sequestrato quanto rinvenuto, le fiamme gialle hanno tratto in arresto in flagranza di reato il proprietario dell’immobile, con l’accusa di detenzione abusiva di armi, detenzione di arma clandestina e ricettazione.

L’uomo, in seguito al giudizio con rito direttissimo, è stato condannato ad una pena di circa due anni di reclusione.

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Pistole e vespe di dubbia provenienza, un fioraio finisce nei guai

 I carabinieri della locale Compagnia e dei Cacciatori di Calabria hanno arrestato Domenico Marrapodi, 39 anni, fioraio di Roccella Jonica (Rc), accusato di porto e detenzione illegale d'armi.

In particolare, nel corso di un servizo di controllo, i militari hanno fermato un furgone in transito in una stradina di campagna, in località "Franciullo" di Roccella Jonica.

Al momento del controllo, il conducente del veicolo non è riuscito a trovare valide risposte alle domande poste dai carabinieri che hanno deciso di perquisire il mezzo.

I sospetti degli uomini dell'Arma si sono rivelati fondati, infatti, sotto uno dei sedili è stata trovata una pistola Browning Arms Compamy calibro 22, con 15 proiettili calibro 7,65.

I carabinieri hanno, quindi, deciso di perquisire anche l’abitazione di Marrapodi, rinvenendo, in una stalla, poggiata su un tavolo da lavoro, una pistola Police calibro 8, priva di matricola e smontata in più parti.

Inoltre, in un garage in uso alla famiglia del 39enne sono state trovate 5 Vespe Piaggio d’epoca, di cui: tre di proprietà di un 54enne, sprovviste di targhe e documenti e pertanto di dubbia provenienza, una di proprietà di un 26enne e una di proprietà dello stesso Marrapodi, entrambe con telaio punzonato.

Pertanto, dopo l'arresto con l’accusa di ricettazione, porto e detenzione illegale di armi da sparo, per il fioraio si sono aperte le porte del carcere di Locri .

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A casa con due pistole e numerose munizioni, commerciante denunciato nel Vibonese

Un commerciante, S.F., di 61 anni è stato denunciato a piede libero per detenzione abusiva di armi.

A casa dell'uomo, residente a Sant'Onofrio, nel Vibonese, i carabinieri della locale Stazione hanno rinvenuto due pistole semiautomatiche Beretta, quattro caricatori e 50 munizioni calibro 7.65.

Dopo aver sequestrato le armi e le munizioni, perchè illegalmente detenute, i militari hanno denunciato S. F. alla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, con l'accusa di detenzione abusiva di armi. 

Due pistole e una carabina nascoste sotto un cumulo di cenere, arrestato 48enne

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Rende, coadiuvati dalle unità cinofile di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto, con l’accusa di ricettazione e detenzione illegale di armi clandestine e munizionamento, un quarantottenne di Cosenza, già noto alle forze dell’ordine.

In particolare, durante una perquisizione nella casa rendese dell’arrestato, grazie all’aiuto del cane “Hank”, un pastore tedesco addestrato per la ricerca di armi ed esplosivi, i militari hanno rinvenuto, occultate in un borsone sotterrato tra i cumuli di cenere di un forno a legna: una pistola calibro 22 con matricola abrasa, una pistola calibro 380 automatico con matricola abrasa ed una carabina ad aria compressa risultata, dai successivi accertamenti, rubata durante una rapina in abitazione, avvenuta a Rende nel 2014.

Insieme alla armi, i carabinieri hanno trovato oltre cento cartucce per pistola.

Una volta sequestrate le armi e le munizionamento, gli uomini della Benemerita hanno proceduto all’arresto del quarantottenne il quale, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Cosenza.

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Droga sotto il letto e pistole in cucina, in manette ucraino di 27 anni

I carabinieri della Stazione di Cosenza Nord hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un cittadino ucraino di 27 anni, domiciliato nella città bruzia.

Il giovane, ancorché incensurato, è accusato di detenzione illegale di munizioni e armi clandestine, nonché detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Tutto ha avuto inizio nel cuore della scorsa notte quando i carabinieri, dopo aver cinturato il fabbricato, hanno bussato alla porta dell’abitazione del 27enne. Non avendo ricevuto risposta, ma avendo sentito il rumore di un televisore acceso, i militari hanno deciso di fare irruzione.

Una volta entrati in casa, gli uomini dell’Arma hanno scovando l’uomo che cercava di nascondersi dietro alla lavatrice.

Nel corso della perquisizione, i carabinieri hanno rinvenuto, nascosti in una valigia posta sotto il letto, 780 grammi di marijuana e 160 grammi di cocaina pura, avvolte in buste di cellophane con diverso materiale per il taglio e il confezionamento. Una volta immesso sul mercato lo stupefacente avrebbe fruttato oltre 25 mila euro.

Inoltre, nascoste dietro un battiscopa della cucina, i militari hanno trovato:

  • una pistola semiautomatica calibro 9, di fabbricazione ceca, con matricola abrasa e il caricatore inserito con all’interno 8 cartucce;
  • una pistola semiautomatica calibro 7,65, di fabbricazione russa, con matricola abrasa e caricatore inserito armato con un proiettile;
  • altre munizioni di calibro 22 e 7,65.

Le armi e la droga sono state sequestrate, mentre l’uomo è stato arrestato e tradotto presso il carcere di Cosenza.

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Pistole e munizioni nascoste nel pollaio, arrestato 45enne

Un uomo, T.F., di 45 anni è stato arrestato, a Palizzi Marina (Rc), dai poliziotti in servizio presso il Commissariato di Condofuri.

Nel corso di una perquisizione, in un pollaio di proprietà dell'uomo, gli agenti hanno rinvenuto un contenitore in plastica che era stato interrato, con all’interno due pistole semiautomatiche Beretta, 28 cartucce calibro 9 corto, 21 calibro 6,35 e altre 12 calibro 7,65.

Inoltre, i poliziotti hanno scoperto un allaccio abusivo alla rete elettrica.

Una volta arrestato per ricettazione, furto aggravato, violazione della normativa sulle armi e munizioni, il 45enne è stato condotto presso la casa circondariale di Locri.

Il Gip del Tribunale di Locri ha convalidato l’arresto e contestualmente applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

 

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