Scoperta casa d’appuntamenti a Vibo: arrestate due ragazze

Il sesso a pagamento a Vibo  è una pratica in rapida crescita. Per contrastarlo le forze dell’ordine stanno moltiplicando gli sforzi cogliendo risultati concreti. I carabinieri hanno infatti arrestato 2 cittadine cinesi per il reato di false dichiarazioni sull’identità a seguito di un controllo d’iniziativa volto al contrasto della prostituzione. Ma andiamo con ordine: nel pomeriggio di ieri i militari hanno intrapreso un servizio di osservazione nei pressi di un’abitazione ubicata in via Pescara a Vibo Marina all’interno della quale secondo una segnalazione anonima, poi confermata da un annuncio apparso su un sito internet di incontri per adulti dal titolo “Solo per pochi giorni sensuale e appetitosa orientale nr. telefonico... Vibo Marina”, si sarebbero dovuti consumare rapporti sessuali a pagamento. Fermati i primi due clienti -  i quali hanno hanno confermato l’avvenuta consumazione con relativo pagamento - gli operanti hanno deciso di entrare nell’appartamento per procedere al controllo di chi vi si trovava all’interno. Nonostante le resistenze poste in essere dalle occupanti l’abitazione - una delle quali ha tentato addirittura la fuga dal balcone - dopo un paio di tentativi, i carabinieri sono riusciti a farsi aprire ed a fermare due giovani ragazze di nazionalità cinese ed un cliente. Dopo la richiesta di esibire i documenti, le ragazze hanno confessato di non averli e hanno fornito le prime generalità. Durante il controllo dell’abitazione, i militari hanno rinvenuto un borsello contenente del denaro, due telefonini e i passaporti delle ragazze dai quali si evinceva che i dati forniti in precedenza non corrispondevano con quelli sui documenti. Quindi, terminate le attività di identificazione, le due donne sono state dichiarate in stato di arresto per la violazione dell’art. 496 del Codice Penale.

Giovanissime prostitute sulla SS 106: i provvedimenti della Polizia

Ancora un'operazione della Polizia che è andata a colpire le attività relative alla prostituzione. Nella nottata odierna, infatti, personale della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, con la collaborazione di personale del Commissariato di P.S. di Rossano, ha dato esecuzione ad Ordinanza applicativa di Misura cautelare personale emessa dal Tribunale di Castrovillari, nei confronti di 6 soggetti ritenuti responsabili dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, ha avuto inizio nel gennaio 2015 allorquando era stata notata, nella Sibaritide, precisamente sulla SS 106 e strade limitrofe, la presenza di numerosissime ragazze, anche giovanissime, dedite alla prostituzione. Il personale della Polizia di Stato ha appurato attraverso una complessa indagine che i soggetti colpiti da provvedimento, di nazionalità rumena, moldava ed italiana, “governavano” la vita delle donne, adoperando all’occorrenza anche metodi violenti. Le donne venivano accompagnate dagli sfruttatori nei luoghi prescelti per l’adescamento dei clienti, nello stesso tempo provvedevano ad organizzare i turni di lavoro delle stesse, garantendo altresì gli spostamenti sul territorio nazionale con relativa fornitura di dimore ritenute sicure. Le ipotesi investigative sono supportate da numerosi riscontri oggettivi: foto e video, intercettazioni telefoniche, controlli su strada, appostamenti  e pedinamenti,  denunce sporte da alcune prostitute nonché dall’escussione di alcuni clienti. Attualmente risultano attivamente ricercati i cittadini stranieri ed uno italiano colpiti dalla misura cautelare. Nel corso delle stessa operazione sono stati eseguiti numerosi controlli su strada, con l’ausilio del Reparto Prevenzione crimine Calabria, per verificare la posizione giuridica delle prostitute straniere presenti sul territorio italiano. Sono state accompagnate presso gli uffici di Polizia 15 donne di nazionalità albanese, rumena, serba e nigeriana. Nei loro confronti sono stati adottati 3 provvedimenti di espulsione dallo Stato Italiano e 2 denunce per inosservanza alle prescrizioni previste nel foglio di via obbligatorio. Nelle prossime ore saranno eseguiti provvedimenti amministrativi nei confronti delle donne espulse. 

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Una donna nei guai per favoreggiamento della prostituzione

Nella mattinata odierna la Polizia ha eseguito una misura cautelare personale, emessa nei confronti di una donna di 51 anni, S.S., residente a Paola, perché avrebbe indotto e favorito la prostituzione di una donna, organizzando incontri di natura sessuale con vari clienti. La misura restrittiva emessa dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme è il risultato di articolate indagini delegate, che ha visto impegnati, oltre che personale del Commissariato di Polizia di Paola, personale dell’Arma dei Carabinieri di Rosarno e del Comando di Polizia Municipale di Lamezia Terme che hanno eseguito, contestualmente, altre sette misure cautelari. Nel corso dell’attività investigativa, svolta dal personale della Polizia di Stato, è emerso che talune donne, di nazionalità bulgara, tutte abitanti nelle zone di Rosarno e San Ferdinando, svolgevano quotidianamente attività di prostituzione e, con mezzi di trasporto pubblici giungevano in località del lametino e della costa tirrenica cosentina per poi essere accompagnate, da membri locali dell’organizzazione, sulla Strada Statale 18.   

 

 

Aumento venditori abusivi e prostitute a Vibo, Lo Bianco chiede “tolleranza zero”

“Come ormai accade da parecchie settimane, nella nostra città sono in aumento i parcheggiatori abusivi, le prostitute ed i  venditori abusivi, questi ultimi che vendono la loro merce proprio davanti ai negozi e agli ambulanti regolari che, invece, pagano caro sia il suolo pubblico che occupano sia le tasse su ciò che vendono. Circostanza, che, come mi hanno accennato anche alcuni ambulanti, è indubbiamente tollerata dall’amministrazione comunale dato che il fenomeno è noto e questi venditori abusivi restano impuniti”. È quanto denuncia il coordinatore di Fratelli d’Italia di Vibo Valentia Anthony Lo Bianco che chiede “maggiore interesse, non solo per punire gli abusivi, ma per evitare situazioni di degrado e per tutelare quel commercio regolare di chi con sforzo paga le tasse”. “Chiedo tolleranza zero – sostiene l’esponente della destra - verso chi esige denaro per il parcheggio non autorizzato, verso chi utilizza minori per chiedere l'elemosina e verso chi effettua la vendita di merci negli stessi parcheggi ed in varie zone della città. Inoltre trovo inaccettabile il giro di prostituzione in pieno centro ed in pieno giorno, già segnalato da varie testate giornalistiche qualche settimana fa. In sintesi all'amministrazione comunale chiedo di frenare questi fenomeni con l'intervento della polizia municipale e nel caso in cui siano interessati i minori con quello degli assistenti sociali. Per di più devono essere tutelati anche i commercianti, che devono fare i conti non solo con la crisi economica ma anche con gli ambulanti abusivi. In un momento in cui si pretendono grossi sacrifici dai cittadini – conclude Lo Bianco - bisogna intervenire contro episodi di illegalità altrimenti la situazione non sarà più gestibile”.

Contrasto alla prostituzione: beccati 7 clienti e 6 donne

Si potenziano i servizi di vigilanza e controlli finalizzati al contrasto del fenomeno della prostituzione da parte di donne straniere provenienti soprattutto dall’Est europeo. Attività che la Polizia, su disposizione del Questore di Cosenza, Luigi Liguori, vengono compiute in alcune aree del territorio del Comune di Corigliano Calabro, in particolare sulla statale SS106,  Nel corso della serata di ieri, personale del Commissariato di Rossano ha individuato sulla SS 106, 6 donne di nazionalità romena, di circa 30 anni, intente a prostituirsi e 7 uomini che, attirati dall’abbigliamento succinto e dall’inequivocabile comportamento delle stesse, si erano fermati con le autovetture. Alle 6 donne ed ai 7 uomini è stato elevato un verbale di sanzione amministrativa di 500 uro ciascuno, per le violazioni di cui all’ordinanza sindacale del Comune di Corigliano Calabro n. 4 del 9 gennaio 2015, che prevede il divieto di tenere comportamenti ed atteggiamenti indecorosi ed indecenti  preordinati ad indurre alla domanda di prestazioni sessuali a pagamento causando altresì interferenza con il regolare svolgimento della circolazione stradale da parte dei clienti. Sono state, inoltre, sottoposte a sequestro amministrativo cautelare le 7 autovetture che i clienti avevano in uso, così come previsto nell’ordinanza sindacale. A due delle donne controllate è stato notificato l’Avviso di inizio procedimento amministrativo ex legge 241/90, che prevede la successiva emissione del decreto di rimpatrio con foglio di via obbligatorio, con il quale il Questore di Cosenza vieta alle stesse di non fare più ritorno nel Comune di Corigliano Calabro, mentre una terza donna è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per inosservanza al foglio di via obbligatorio con divieto di far ritorno nel comune di Corigliano Calabro emesso dal Questore di Cosenza e già notificato all’interessata.

 

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Prostituzione sulla SS 106, multate 3 donne e 4 uomini

Continua l’attività di contrasto alla prostituzione sulla SS 106. Nel corso della serata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Rossano e del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza ha individuato sull’arteria stradale 3 donne straniere di 25 anni di nazionalità rumena intente a prostituirsi e 4 uomini che, attirati dall’abbigliamento succinto e dal comportamento delle stesse, si erano fermati con le loro autovetture. Alle 3 donne e ai 4 uomini è stato elevato verbale di sanzione amministrativa di 500 euro ciascuno per le violazioni di cui all’ordinanza sindacale dl Comune di Corigliano Calabro n. 4 del 9 gennaio 2015, che prevede il divieto di tenere comportamenti ed atteggiamenti indecorosi ed indecenti preordinati ad indurre alla domanda di prestazioni sessuali a pagamento causando altresì interferenza con il regolare svolgimento della circolazione stradale da parte dei “clienti”. Le 4 autovetture sono state sottoposte a sequestro amministrativo cautelare così come previsto nell’ordinanza sindacale.

 

 

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Contrasto alla prostituzione: la Polizia ha sorpreso 2 donne con 6 clienti

Continua senza sosta l’attività di contrasto alla prostituzione da parte del personale della Polizia, su disposizione del Questore Luigi Liguori, che ha intensificato i servizi di vigilanza e controlli in alcune aree del territorio del comune di Corigliano ed in particolare sulla statale 106, al fine di contrastare il fenomeno di tale mercimonio su strada da parte di donne straniere, provenienti soprattutto dall’Est europeo. Personale del Commissariato di Rossano, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, nel corso della serata di ieri ha individuato  sulla Strada Statale 106,  due donne straniere, di circa 22 anni, di nazionalità romena, intente a prostituirsi, le quali, con abbigliamento succinto e con il loro comportamento, stavano adescando 6 clienti, che si erano appartati nelle rispettive autovetture ai bordi della Statale in loro compagnia. Ai sei clienti e alle due donne è stato elevato un verbale di sanzione amministrativa di 500 euro ciascuno, per le violazioni di cui all’Ordinanza Sindacale del Comune di Corigliano, n. 4 del 09.01.2015, che prevede il divieto di indossare abbigliamento indecente e di assumere comportamenti e atteggiamenti indecorosi ed indecenti preordinati ad indurre alla domanda di prestazioni sessuali a pagamento con conseguente interferenza con il regolare svolgimento della circolazione stradale da parte dei clienti. Sono state inoltre sottoposte a sequestro amministrativo cautelare le  6 autovetture utilizzate dai clienti, per intrattenersi in compagnia delle prostitute, così come previsto dall'Ordinanza sindacale. Alle due donne straniere, inoltre, è stato notificato "l’Avviso di inizio procedimento amministrativo, ex Legge 241/90", per la successiva emissione del decreto di rimpatrio con foglio di via obbligatorio dal Comune di Corigliano Calabro, con divieto di non farvi più ritorno del Questore di Cosenza.  Contestualmente a tale servizio, sono stati effettuati quattro posti di controllo, nel corso dei quali sono stati sottoposti a controllo 27 automezzi, identificate 44 persone ed elevati tre verbali per infrazioni al Codice della Strada. 

 

Controlli della Polizia: un arresto, foglio di via obbligatorio per sette prostitute

Nella giornata di ieri sono stati eseguiti servizi straordinari di controllo del territorio e di contrasto alla criminalità nel comprensorio di San Ferdinando da parte del personale del Commissariato di di Gioia Tauro, con la partecipazione del Reparto Prevenzione Crimine "Calabria Meridionale" di Siderno e della Polizia Provinciale.  Nel corso dei servizi sono state identificate 7 persone, elevate 7 sanzioni amministrative, nonché eseguite 7 perquisizioni personali. In particolare, nella contrada Focolì del Comune di San Ferdinando è stata riscontrata la presenza di alcune donne intente ad offrire prestazioni sessuali a pagamento. Le stesse, risultate prive di validi documenti di riconoscimento, sono state accompagnate presso gli Uffici del Commissariato al fine di essere sottoposte a rilievi foto-dattiloscopici e a perquisizione personale. Contestualmente, il personale della Polizia Provinciale ha elevato nei confronti delle donne sanzioni amministrative, ai sensi e per gli effetti di un'ordinanza comunale per prevenire e contrastare gravi pericoli cagionati da comportamenti connessi all’esercizio della prostituzione sulla pubblica via.  È in corso, da parte del personale del Commissariato, il procedimento amministrativo volto all’irrogazione del foglio di via obbligatorio nei confronti delle stesse donne. Inoltre, lo scorso 2 febbraio, personale della Squadra Volante del medesimo Commissariato, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio e di contrasto alla criminalità nel comprensorio, ha tratto in arresto, in flagranza del reato di resistenza a pubblico ufficiale e false dichiarazioni sull’identità personale, un cittadino del Gambia B.J.,33 anni, domiciliato a San Ferdinando presso la tendopoli, con pregiudizi di Polizia per danneggiamento. A suo carico è risultata, altresì, una nota di rintraccio della Questura di Palermo per la notifica di un provvedimento di rifiuto del riconoscimento dello status di protezione internazionale, emesso dalla competente Commissione Territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale. Al momento del controllo, secondo quanto riferito dagli investigatori, ha tentato di dileguarsi nel buio, opponendo resistenza fisica nei confronti degli operatori di Polizia. Successivamente, una volta accompagnato in Ufficio, ha dichiarato false generalità. L’Autorità Giudiziaria, informata dell’arresto, ha disposto il giudizio immediato per la giornata odierna. 

 

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