Spari contro la sede della cooperativa "Stella del Sud" di San Nicola da Crissa

Sono ben tredici i colpi di arma da fuoco esplosi nella notte contro la sede di "Stella del Sud" di San Nicola da Crissa, cooperativa che da anni opera nel settore dell'accoglienza dei migranti e gestisce, inoltre, la struttura ricettiva sita in località Lacina nel comune di Brognaturo.

Sul vile atto indagano i carabinieri della locale stazione di San Nicola; al momento non viene esclusa nessuna ipotesi e vengono seguite diverse piste, sia quelle a sfondo razziale che quelle estorsive. Pochi sono al momento gli elementi d'indagine, visto che i colpi sono stati esplosi a distanza in modo da evitare le riprese delle telecamere di sorveglianza di cui è dotata la struttura.

Tra i fondatori della cooperativa c'è anche l'ex sindaco di San Nicola, nonché ex vicepresidente della provincia di Vibo Valentia, Pasquale Fera.

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Omicidio di Fermo, l'altra verità: i testimoni smentiscono la versione della vedova

Dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti sembra emergere una verità differente rispetto a quella raccontata finora. L'omicidio di Emmanuel, il cittadino nigeriano morto a Fermo dopo una lite, sembra aver avuto una dinamica completamente diversa rispetto a quanto riferito  dalla moglie della vittima. Secondo i due vigili urbani intervenuti sul posto, quando sono arrivati sul luogo in cui è accaduto il fatto, Emmanuel, era ancora vivo e si sarebbe accasciato al suolo in un secondo momento. Il racconto dei due agenti è contenuto in una relazione di servizio allegata agli atti dell’inchiesta e nel verbale di sommarie informazioni redatto dalla polizia su delega della magistratura inquirente. Le dichiarazioni rese dai due vigili urbani coinciderebbero con quelle degli altri quattro testimoni. Si tratta di quattro donne, due delle quali sono considerate testi chiave in quanto avrebbero assistito alla lite ed avrebbero raccontato, ad esempio, che a scagliare il palo segnaletico contro Mancini sarebbe stato Emmanuel e non il contrario. Le testimoni, ritenute attendibili sia dalla Procura che dal Gip, smentirebbero, quindi, la versione raccontata dalla vedova di Emmanuel, Chinyery, che aveva raccontato che a scagliarsi con violenza contro lei e il marito, che avevano solo chiesto verbalmente conto dell’insulto razzista, era stato Mancini. Non sarebbe stato così, tanto che ora la stessa nigeriana potrebbe rischiare l’incriminazione per calunnia. Le altre due testimoni sono un’operatrice dello Sprar e un’insegnante di italiano. Entrambe sarebbero arrivate poco dopo le prime due. Tuttavia, una delle due avrebbe dichiarato di aver visto la donna di colore "colpire Amedeo sulla nuca, usando una scarpa che recava in mano". Dai dettagli forniti dai testimoni e dai due vigili urbani emergerebbe, quindi, una dinamica completamente diversa rispetto a quella tratteggiata dalla moglie della vittima.

Sindacalista di USB costringe un razzista a finanziare la Federazione di Reggio Calabria

La USB Calabria - è scritto in una nota appena trasmessa - ringrazia vivamente l’ex caporeparto della Fomas di Osnago, azienda lombarda, per aver 'voluto' contribuire a sostenere le lotte della federazione USB di Reggio Calabria. L’arroganza dei padroni e dei loro diretti sottoposti, è stata punita, infatti, dal giudice del lavoro che ha condannato il preposto dell’azienda per aver minacciato Giuseppe Coletti, sindacalista della USB Lavoro Privato della Lombardia, apostrofandolo, tra l’altro, con un bel 'terrone di merda'! Noi non ci vergogniamo affatto di essere terroni, figli della terra, ma non tolleriamo chi, razzista nell’animo, ritiene di poterlo usare come un insulto (tra l’altro il nostro dirigente sindacale è nato a Monza!!!). Ma che c’entra Reggio Calabria con tutto ciò? Bene- spiegano i rappresentanti della Federazione USB Calabria - il sindacalista della USB lombarda ha denunciato il rappresentante dell’azienda per le minacce e gli insulti profferiti, ottenendo un risarcimento di 1000,01 euro; così ha deciso di destinare 500 euro alla federazione USB  Lombardia, 500 alla federazione USB di Reggio Calabria (pensate che smacco per un razzista finanziare una federazione del profondo Sud) e di tenere per sé 1 solo simbolico centesimo! Ringraziamo, il compagno Coletti per aver tenuto testa a chi pensa, con arroganza, di poter annullare la voce dei lavoratori e dei loro rappresentanti, ma soprattutto, lo ringraziamo per aver costretto un razzista a finanziare le attività della nostra federazione di Reggio Calabria e lo aspettiamo in Calabria per parlare insieme delle iniziative messe in campo grazie al lui".

 

Razzismo nelle periferie: a Reggio parte un progetto d'inclusione sociale

Alla presenza dell’ onorevole Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Pari Opportunità, lunedì 24 agosto alle ore 12,00,  ad Arghillà,  l’assessorato al Welfare del Comune di Reggio Calabria, tramite l’assessore Giuseppe Marino  comunicherà  il prossimo  avvio del progetto integrato: "L'ottavo sacramento. Percorsi per una comunità inclusiva",  risultato nei giorni scorsi, assegnatario  del recente  bando della Presidenza del Consiglio dei ministri-dipartimento Pari Opportunità, avente ad oggetto azioni positive di inclusione sociale delle persone a rischio di discriminazione etnico-razziale nelle aree urbane periferiche. La conferenza stampa che  si terrà ad Arghillà, presso il murales "La madre di Arghillà", inaugurato in occasione  della giornata mondiale contro il razzismo promossa dall’Unar la scorsa primavera,  vedrà tra l’altro la partecipazione  dei soggetti partner del progetto: Casa circondariale di Arghillà, Ecolandia, Collina del Sole, Associazione Il Tralcio, Libera, Agape, Cereso, Parrocchia di Arghillà, Opera Nomadi, Centro giovanile don Italo Calabrò, Cooperativa sociale Sole Insieme. Obiettivo generale del progetto è la rigenerazione del quartiere periferico di Arghillà come comunità riconosciuta e riconoscibile, multiculturale, integrata con il resto della città: migliorando le condizioni di vita dell’intera popolazione italiana e straniera,  realizzando percorsi di condivisione di iniziative di contrasto alla povertà, di avvicinamento dei servizi sociali di base, di formazione culturale e professionale, di recupero di aree abbandonate. Nel corso della conferenza stampa saranno sviluppate e presentate le azioni concrete e i percorsi di inclusione sociale e lavorativa,  azioni di autorealizzazione e rigenerazione comunitaria che articolano il progetto e anticipate altre iniziative connesse allo stesso,  che incideranno sull’intero territorio cittadino.

 

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