Attenzione
  • JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 992

Castorina (PD): "Differenziata quadruplicata, populismo M5S non fermerà un processo rivoluzionario"

"Da gennaio a novembre la nostra città è passata, in soli undici mesi, dal 7% al 28% di raccolta differenziata. Come abbiamo più volte ribadito i cittadini non pagheranno un euro in più sulla Tari grazie alla nuova gestione virtuosa che ci ha consentito risultati fino ad inizio anno inimmaginabili. Partendo da una condizione di assoluta emergenza, siamo riusciti perfino a risparmiare, già dall'anno in corso, evitando il pagamento dell'ecotassa regionale di 17 euro per tonnellata conferita, grazie al nuovo virtuoso circuito attivato per il trattamento dei rifiuti che non vengono più conferiti tal quale. Questi sono fatti. Percepibili, concreti, evidenti sotto gli occhi di tutti. Qualsiasi altra interpretazione non fa che alimentare uno scontro puramente ideologico, che non appartiene al metodo di governo che l'Amministrazione Falcomatà ha inaugurato". E' quanto dichiara il capogruppo del Partito Democratico a Palazzo San Giorgio Antonino Castorina rispondendo alle affermazioni allarmistiche e fuorvianti sollevate da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle.  "Disinformazione, populismo, fumo negli occhi dei cittadini. Grillo è arrivato perfino a pubblicare una foto vecchia di due anni, che ritrae Reggio coperta di rifiuti, danneggiando l'immagine della nostra città. Una sola parola: inaccettabile. Reggio per quest'anno ha abbondantemente superato la soglia di raccolta differenziata prevista - aggiunge il capogruppo Pd - ed i cittadini non pagheranno alcuna penale. Lo abbiamo affermato pubblicamente. E non solo. Ci avviamo rapidamente a raggiungere soglie ben più ambiziose che ci proiettano tra le esperienze più virtuose di tutta la Calabria. Gli unici a non essersene accorti sono gli sparuti attivisti (?) grillini. Le cinque stelle reggine, evidentemente offuscate da una pesantissima coltre di nuvole, questa volta hanno preso un'enorme cantonata. E non avendo neanche un rappresentante eletto in Consiglio comunale, visti i loro consensi a percentuali da prefisso telefonico, sono costretti a farsi tirare la giacchetta da personaggi che Reggio la conoscono solo in cartolina". "La nostra città è citata da tutti gli osservatori come un esempio virtuoso, soprattutto per la gestione del circuito dei rifiuti. E la principale soddisfazione è che il gradimento maggiore arriva proprio dai cittadini, che sono i reali protagonisti del cambio di rotta culturale che abbiamo generato. Una vera e propria rivoluzione, che ha già ottenuto risultati importantissimi, raggiunti grazie all'alto senso civico dimostrato dai reggini. Non saranno certo i pruriti del grillo di turno - conclude Castorina - al quale consigliamo più attenzione nelle sue analisi, ad invertire il processo virtuoso che abbiamo attivato". 

 

Il consigliere Nicola Paris delegato del sindaco per i Grandi Eventi

Il consigliere comunale Nicola Paris, con recente Decreto, è stato nominato dal sindaco Giuseppe Falcomatà, Delegato ai Grandi Eventi. Il neo Delegato avrà il compito di occuparsi della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale della città, attraverso la realizzazione di iniziative e manifestazioni in occasione delle ricorrenze cittadine e con la promozione di avvenimenti di rilievo. L’incarico e la delega assegnati, sono di supporto al Sindaco al quale il consigliere dovrà riferire in merito all’attività svolta. Potrà essere incaricato di rappresentare il primo Cittadino in comitati, commissioni ed in occasione di incontri riconducibili alla delegata assegnata. "E' giunta l'ora di riportare Reggio al centro delle dinamiche culturali del bacino Mediterraneo – ha commentato il neo Consigliere Delegato Nicola Paris - pur di fronte alle ristrettezze imposte dal piano di rientro, non vogliamo rinunciare alla promozione di importanti eventi ed iniziative che vedranno protagonista la nostra Città. Lo faremo collaborando con quanti dimostrano di avere a cuore le sorti di Reggio, con le Associazioni, con i cittadini, con il tessuto economico ed imprenditoriale che dopo anni di depressione ha già iniziato un percorso di ripresa".  "Voglio ringraziare il sindaco Falcomatà per la fiducia che dimostra conferendomi questo incarico. Da subito ci siamo attivati per lavorare alle manifestazioni dedicate al periodo natalizio con un cartellone di eventi che comprende iniziative culturali e aggregative che proporranno spettacoli eterogenei e diretti ad un pubblico molto vasto. Il tutto in sinergia con le associazioni culturali e soggetti privati qualificati al fine di offrire a cittadini e turisti un insieme di proposte ampio e variegato» ha concluso il consigliere.

 

Nuovi bus Atam, Castorina (PD): "Rispondiamo con fatti concreti alle chiacchiere da bar"

"Dopo l’importante azione che ha consentito il salvataggio dell’azienda di trasporto pubblico della nostra città, un altro importante risultato nel lungo percorso volto al ripristino della normalità è il nuovo parco autobus composto da 8 unità che potenzieranno in modo evidente il servizio di trasporto nella nostra città con particolare attenzione per le zone periferiche che nell’ultimo periodo hanno risentito dell’assenza di un servizio limitato dalle condizioni che avevamo ereditato". Antonino Castorina, capogruppo del PD commenta l’investimento "trasporto pubblico locale 2.0" che "garantirà - sostiene l'esponente del Partito Democratico - a Reggio Calabria una connessione fluida con tutte le arterie della città. L'azione politica del sindaco Falcomatà e dell’assessore Agata Quattrone dimostra come alle chiacchiere da bar  si risponde ancora una volta con fatti concreti, consapevoli che puntando su una rete di trasporto efficiente e moderna si può realizzare un vero rilancio per il nostro territorio e che, compatibilmente con le finanze dell’azienda, si può finalmente iniziare a ragionare a misure di agevolazione per le fasce più deboli".

 

Castorina (PD): "Minoranza bipolare, rivendicano risibili primogeniture e poi scaricano il passato"

"'L'abbiamo pensato prima noi' è il refrain che ormai sempre più spesso - sostiene in una nota Antonino Castorina sentiamo pronunciare ai consiglieri della minoranza comunale". Dopo mesi di torpore assoluto, probabilmente dovuto alla vergogna della debacle elettorale, il centrodestra - attacca il capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di Reggio Clabria - ha deciso di ridare fiato alle sue sgangherate trombe, tentando di commentare ogni meritoria iniziativa promossa dall'Amministrazione comunale con il solito infantile motivetto: 'L'avevamo pensato prima noi'. Da qualche settimana assistiamo attoniti a giochini degni della scuola dell'infanzia. Come quando, da bambini, si faceva qualcosa di buono e c'era sempre il disfattista di turno che con l'aria un po' saccente apostrofava il solito refrain 'L'ho pensato prima io'. Bene, se questo è il livello dell'interlocuzione mi viene da pensare che siamo di fronte ad una democrazia azzoppata, a causa di una minoranza assolutamente inadeguata al suo ruolo.  Ci domandiamo ad esempio se tutti questi bei progetti, tutte queste iniziative, tutti questi provvedimenti virtuosi erano già stati pensati in passato, perché nessuno si è mai preoccupato che fossero portati a termine? E' questa la domanda che si pongono i cittadini. Non c'è stato il tempo potrebbe rispondere qualcuno. Bene il tempo non c'è stato perché è evidente che qualcuno quel tempo lo ha fermato, interrompendo lo scempio che il centrodestra ha causato, lasciando la città con lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e ad un passo dalla bancarotta. Registriamo infine un atteggiamento assolutamente bipolare da parte del centrodestra comunale. Da una parte tenta in modo infantile di rivendicare a sé fantomatiche primogeniture della ex maggioranza scopellitiana. Dall'altra scarica apertamente quell'esperienza, uscendo in massa da Reggio Futura, conosciuta ai più come la lista degli Scopelliti boys. "Una mossa con la quale, oltre a tradire il mandato elettorale, i consiglieri di minoranza - secondo l'esponente del PD - hanno certificato la morte di quella stagione politica, della quale talvolta, furbescamente, tentano di rivendicare qualcosa, dimenticando però di menzionare le macerie prodotte in un decennio di malgoverno, con le quali la città fa i conti ancora oggi".

La bilancia guasta del PD: a Livorno aggredisce, a Reggio si chiude in difesa

La politica del terzo millennio in Italia è battaglia senza esclusione di colpi, un monumento alla spregiudicatezza, edificato, nella maggior parte dei casi, da soggetti mediocri che provano ad armarsi di cinismo e faccia tosta, armamentario indispensabile per coprire la loro irrimediabile inadeguatezza. Succede quasi ovunque, a livello nazionale dove si registra un pullulare di personaggi, che ai tempi della Prima Repubblica avrebbero con fatica bussato alla porta dei potenti per portare il caffè, ed oggi si ritrovano a Palazzo Chigi o sparsi nei vari ministeri o ancora ad occupare incarichi apicali nelle istituzioni e nei diversi partiti. Capita, a maggior ragione, sul piano locale, dove la qualità è, se possibile, proporzionalmente più bassa ed i protagonisti si sforzano di rimanere abbarbicati al suolo per evitare di sprofondare sotto il peso insostenibile della propria inconsistenza. Affinché l'attività quotidiana proceda senza grandi scossoni è indispensabile, allora, liberarsi da qualsiasi remora di dignità e coscienza e difendere l'operato (?) del proprio scalcinato esercito, costi quel che costi, ed attaccare il nemico, anche al prezzo di rimanere sommersi dal ridicolo. Quanto si sta verificando in queste ore a Livorno, dove amministra il Movimento 5 Stelle, è perfettamente speculare, al presente vissuto a Reggio Calabria da qualche mese, con un unico dettaglio a rendere apparentemente differente lo scenario che ne scaturisce: la posizione del Partito Democratico. In Toscana, dove il PCI-PDS-DS-PD ha scorrazzato senza soluzione di continuità per decenni e decenni,  la Giunta dal giugno dello scorso anno è guidata da Filippo Nogarin, rappresentante del Movimento 5 Stelle. In riva allo Stretto, al contrario, è il PD ad amministrare dopo aver attraversato, confuso e smarrito, il deserto nel corso della lunga stagione scopellitiana. Ruoli diversi che impongono di indossare, secondo una patetica visione consacrata alla disonestà intellettuale, panni differenti. Era il 24 agosto quando commentavamo, con fastidio, la trita e ritrita cantilena secondo cui ogni difficoltà incontrata dall'Amministrazione Falcomatà viene irrimediabilmente accompagnata dalla triste giaculatoria sul passato che da Catona a Pellaro aveva lasciato solo macerie così alte da rendere impossibile alla nouvelle vague di Palazzo San Giorgio qualsiasi, pur minimo, margine di manovra. Ogni singolo atto, ogni singola omissione giustificati, di fronte all'opinione pubblica che, in parte, aveva scelto la "svolta" strombazzata dalle fanfare conformiste, continuano giustificati dall'impossibilità di gestire l'ordinaria amministrazione a causa del fardello accumulatosi durante le consiliature precedenti. Una stucchevole litania che allontana da sé ogni responsabilità e, inevitabilmente, lascia emergere dubbi consistenti circa la reale utilità della presenza sulla tolda di comando degli attuali inquilini del Municipio. Come in un paradossale gioco a specchi irregolari, muta il panorama e ci si trasferisce nella Livorno a 5 Stelle, in queste ore investita dalla drammatica situazione economica in cui è piombata per antiche responsabilità l'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti. In questo caso i big del PD, devoti a Matteo Renzi come i loro colleghi reggini, aprono un fuco di fila contro il Primo Cittadino. Lo fanno con invidiabile violenza verbale, dal senatore Francesco Russo che in modo tranciante non ammette repliche: "Il Movimento 5 Stelle non perde occasione per sollevare polveroni demagogici, scaricando le responsabilità sempre su qualcun’altro. Ma alla fine i nodi vengono al pettine". Decontestualizzata e considerata nella sua astrattezza, sarebbe da considerare un lodevole appello all'assunzione degli oneri derivanti dal mandato elettorale. E' un peccato, però, che sia unilateralmente indirizzato soltanto verso gli avversari dimenticando come questi stessi concetti non trovino cittadinanza nelle menti dei suoi colleghi reggini di partito. "A Livorno il M5S fa improvvisamente i conti con la realtà", è, invece, il verdetto del senatore Andrea Marcucci, altro soldato dell'Armata Brancaleone targata PD, anche lui strabico nell'osservazione del quotidiano scorrere degli eventi. A dare il meglio, come gli capita spesso da quando è balzato agli onori delle cronache politiche nazionali, è, neanche a farlo apposta, il deputato Ernesto Carbone che, se non altro per ragioni connesse alle sue origini calabresi dovrebbe essere assai attento a quanto capita da queste parti. Effettivamente, nel recente passato, lo è stato quando, stentoreo, ha pontificato sull'aeroporto di Reggio Calabria, non per difenderne la sopravvivenza, si badi bene, ma per suggerirne la chiusura. Ebbene, il "distratto" parlamentare dem, incurante del doppiopesismo di cui è impregnato il suo pensiero, si è sbizzarrito e, puntando l'indice accusatorio contro il M5S, ha spiegato che: "Fare come Ponzio Pilato, scaricare le proprie colpe sugli altri e decidere di non decidere, sperando nella supplenza della magistratura, è disarmante. Purtroppo tra scalare i tetti e amministrare un Paese esiste una differenza enorme e a Livorno ne abbiamo la dimostrazione". E' il giudizio definitivo, quello che asfalta, per usare un termine caro alla sua maramaldeggiante compagnia, qualsiasi avversario. Talmente aderente alla verità dei fatti che dispiace solo per un particolare: non aver utilizzato una banalissima congiunzione, (e), che gli avrebbe dato l'opportunità di bocciare, oltre che la città labronica, anche Reggio Calabria. 

 

Cinque per mille, immediata replica di Caracciolo (FI): "Burrone ha dimostrato la sua pochezza"

"Ho appreso dalla stampa le parole del consigliere Burrone e sono rimasta sinceramente stupefatta rispetto alla tanta veemenza e foga utilizzata in un articolo che sembrerebbe  il risultato di un sillogismo perfetto, se non fosse per l’errore di premessa. Purtroppo, è il segno non meramente del buio che regna a Palazzo San Giorgio, bensì di una evidente e grossolana sua ignoranza in tema di tasse e finanza spicciola". Arriva a stretto giro di posta la replica di Mary Caracciolo, consigliere comunale di Forza Italia, alle critiche mosse dal rappresentante di Reset a Palazzo San Giorgio. Oggetto del contendere un'idea avanzata dall'esponente 'azzurra' in merito al cinque per mille che, come da lei auspicato,, potrebbe essere utilizzato per finanziare i servizi sociali. "La mia proposta, infatti, concerne una campagna di sensibilizzazione - spiega Caracciolo - per un maggior uso dello strumento del 5 per mille ed una conseguente trasparenza nel  suo utilizzo da parte del Comune, non di una sua nuova istituzione. Il consigliere Burrone ignora certamente che tale strumento è frutto di una libera e consapevole scelta da parte del contribuente che al momento della dichiarazione dei redditi può scegliere, come già da me abbondantemente sottolineato, se destinare tale somma alle associazioni di volontariato, agli Istituti di ricerca, alle associazioni dilettantistiche sportive o ai Comuni di residenza solo per il sostegno alle attività sociali. E’ lo Stato che ha individuato in modo puntuale gli enti cui è possibile destinarlo, ragion per cui non sto inventando nulla di nuovo, ma sto cercando solo di guardare in modo sistematico gli strumenti che il Comune ha a disposizione per finanziare quei servizi sociali, sempre più sacrificati da parte di un Governo che non ha alcuna attenzione per le persone più deboli, come tanti altri Comuni che già la effettuano con risultati positivi in termini di servizi. Invito il collega Burrone, a non creare allarmismo gratuito perché le associazioni non hanno nulla di che temere poiché la proposta non le lede minimamente, bensì incide su tutte quelle persone, rappresento che sono tantissime, che non svolgono alcuna scelta in merito, andando così automaticamente quelle somme al Governo centrale". "Su quelle persone - ricorda la rappresentante forzista a Palazzo San giorgio - è possibile incidere rappresentando la possibilità di destinare il 5 per mille anche al Comune, con un ritorno che ovviamente deve essere trasparente e intellegibile, in termini di attività sociali, ovvero ad esempio rivolte a disabili, bambini, anziani e donne in difficoltà. Per utilizzare il linguaggio populistico del collega non si spoglia alcuna sacrestia per vestire la Chiesa, bensì sia l’una sia l’altra sarebbero ulteriormente imbellettate e vestite. Chi ha voglia di apparire sul nulla e sull’ignoranza è evidentemente il collega, noto al consiglio Comunale solo per le sue esternazioni discriminatorie ed offensive, che nessun contributo propositivo apportano alla nostra Città. Da par mio continuerò a svolgere quel ruolo di opposizione che si traduce in una costante azione di vigilanza, controllo e proposta nei confronti di un’amministrazione che con l’esternazione di Burrone non ha perso l’occasione per mostrare la sua pochezza". "Concludo, rappresentando che una proposta a differenza di una delibera è tale proprio perché - sottolinea Mary Caracciolo - può essere approvata o meno, condivisa o meno, perfettibile o cassabile in toto, a seguito comunque di un democratico dibattito. Invito il collega sia per la proposta in oggetto sia per il futuro ad un confronto pubblico ed umile laddove non riesca a comprendere il meccanismo di funzionamento della stessa affinché possa essere erudito nel merito".

Furto e detenzione di droga: un arresto dei Carabinieri

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 63 anni già noto alle forze dell'ordine per i reati di concorso di furto aggravato con recidiva specifica e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il provvedimento restrittivo a carico di Guglielmo Brinzi, di Reggio Calabria, è stato eseguito nella città dello Stretto sulla scorta  di un ordine di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, poiché dovrà scontare la pena definitiva di 6 anni e 6  mesi di reclusione per i fatti commessi negli anni 2008 e 2009 rispettivamente nelle città di Cuneo e Milano. 

10eLotto: vincita da 80 mila euro in Calabria

E' stato il Numero Oro a regalare ad un fortunato scommettitore calabrese la considerevole cifra di 79.787 euro. Una vincita ottenuta comprando un biglietto di due euro. Ha sfruttato l'opzione "estrazione" del 10eLotto, legata a quella del Gioco del Lotto in programma nelle ore serali. La buona sorte, in questo modo, si è fatta largo nella ricevitoria di cui è proprietario Pasquale Pellicanò ed ubicata in via Sbarre Centrali, 36 a Reggio Calabria  Confrontando i dieci numeri su quali ha puntato con i 20 presenti nelle prime due colonne del Notiziario delle Estrazioni del Lotto, a partire dalla Ruota di Bari, ne ha centrati nove su dieci. 

Subscribe to this RSS feed