Minacce e molestie all’ex convivente, divieto di dimora per un 31enne

Il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Crotone ha notificato l'ordinanza di applicazione della misura del divieto di dimora, emessa dalla locale Autorità giudiziaria, nei confronti di un 31enne, il quale, nonostante già ammonito con provvedimento del 28 ottobre, avrebbe continuato la sua condotta persecutoria attraverso minacce e molestie nei confronti dell’ex convivente, cagionando nella donna un perdurante e grave stato di paura e ingenerando il fondato timore per la propria incolumità e quella della figlia minore.

Perseguita una donna ed aggredisce il marito: in manette 55enne

I Carabinieri hanno arrestato un cinquantacinquenne su cui grava l'accusa di stalking ai danni di una donna e quella di lesioni per essersi reso responsabile, secondo gli investigatori, di un'aggressione nei confronti del marito di lei.  La vicenda è avvenuta a Spezzano della Sila. Innamoratosi della vittima, era stato respinto. Già in altre circostanze era stata presentata denuncia per stalking. La donna, resasi conto della presenza dell'arrestato nelle vicinanze di casa, si è rivolta al marito che, intervenuto, è stato attaccato fisicamente dall'uomo finito in manette. 

   

Perseguita il cognato: arrestato due volte in tre settimane

I Carabinieri hanno arrestato e ristretto ai domiciliari un uomo accusato di stalking. Si tratta della stessa persona che tre settimane fa, alla guida della sua Fiat Panda, aveva investito volontariamente l'autovettura del cognato, un modello analogo a quello dell'aggressore. In seguito allo scontro la vettura della vittima, rimasta ferita, si era ribaltata. Nell'occasione il sessantaduenne era finito in manette, un provvedimento accompagnato dal divieto di avvicinamento al parente. E' stata proprio la violazione di quest'ultima misura giudiziaria a costargli il secondo arresto. Giunto sotto l'abitazione del congiunto, ha suonato con insistenza il citofono. I militari dell'Arma lo hanno scoperto e per lui non c'è sta via di scampo. 

Stalking e maltrattamenti ai danni dell'ex moglie: arrestato dalla Squadra Mobile di Vibo

Nel pomeriggio di ieri personale della Squadra Mobile della Questura di Vibo Valentia, a seguito di lunghe e laboriose indagini, ha tratto in arresto in esecuzione di ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari un 50enne vibonese pluripregiudicato, in quanto ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori (stalking), maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, ingiurie e minacce. Il provvedimento cautelare è stato emesso, in tempi rapidissimi,  dal Giudice delle indagini preliminari Anna Rombolà su richiesta del pubblico ministero Barbara Buonanno, sostituto procuratore presso il  locale  Tribunale, che ha coordinato le indagini. L’uomo, dal mese di giugno scorso, si è reso protagonista di una serie continua di episodi di violenza e minaccia, nonché di vessazioni fisiche e morali ai danni dell’ex coniuge, protrattesi fino al giorno prima dell’arresto. In particolare, l’arrestato, malgrado la fine della sua relazione sentimentale con l’ex moglie, pretendeva che la stessa vedesse il loro figlio minore solo in sua presenza, che la donna non uscisse di casa, non si truccasse o parlasse al telefono con altre persone, arrivando a seguirla nei suoi spostamenti quotidiani e ad aspettarla nei luoghi generalmente da lei frequentati, minacciandola di morte e percuotendola ogni qualvolta lei non avesse rispettato le sue prescrizioni. L’attività investigativa della Squadra Mobile ha permesso di porre fine a un’escalation sempre crescente di offese, violenze fisiche e morali, prepotenze, umiliazioni, attuate dall’indagato ai danni dell’ex moglie e, in diverse occasioni, anche alla presenza del figlio minore della coppia, che avevano condizionato la stabilità e tranquillità personale e familiare della donna e dello stesso minore, entrambi costretti a vivere in uno stato continuo di timore per la propria e altrui incolumità personale, comportamenti cessati solo a seguito dell’odierno provvedimento cautelare. L’arrestato dopo le formalità di rito è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.

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