Perseguita l’ex compagna, 36enne finisce ai domiciliari

Crotone - E’ finito ai domiciliari P.F., 36 anni, di Crotone, accusato a vario titolo dei reati di stalking, lesioni e rapina.

L’arresto è stato eseguito ieri dai poliziotti della questura, in seguito all’ordinanza di misura cautelare disposta dal tribunale della città pitagorica.

L’uomo, che non avrebbe accettato la fine del rapporto con una 30enne del luogo, avrebbe sottoposto la donna ad una serie di vessazioni quali: chiamate, pedinamenti, pretese di tutti i tipi, minacce e umiliazioni, tanto da costringerla a stravolgere le proprie abitudini di vita.

Nonostante le denunce della presunta vittima, i numerosi interventi delle Polizia di Stato e l’ammonimento del questore, il 36enna avrebbe continuato a mantenere un atteggiamento ossessivo nei confronti dell’ex alla quale, il 27 maggio scorso, avrebbe sottratto il cellulare.

L’episodio ha, quindi, indotto il gip a disporre gli arresti domiciliari e la prescrizione di assoluto divieto di comunicare con la persona offesa.

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Stalking, padre e figlio in manette

Gioia Tauro - I poliziotti del Commissariato di Gioia Tauro (Rc) hanno arrestato padre e figlio, con l’accusa di lesioni personali aggravate, atti persecutori e danneggiamento.

Il provvedimento è scaturito in seguito alla segnalazione di una ragazza che ha denunciato le presunte vessazioni subite dal padre e dal fratello non conviventi.

La giovane, in particolare, avrebbe raccontato di essere stata vittima, a maggio scorso, di vere e proprie aggressioni fisiche finalizzate ad ostacolare la sua relazione sentimentale.

Nell’occasione, gli indagati avrebbero anche danneggiato l’auto della madre, che ritenevano appoggiasse la relazione.

Nonostante un primo provvedimento di ammonimento emesso dal questore di Reggio Calabria, i comportamenti dei due uomini si sarebbero ripetuti nel tempo, tanto da determinarne la denuncia e l’arrestato per i reati di lesioni personali aggravate, atti persecutori e danneggiamento.

Aggredisce la fidanzata, 23enne finisce nei guai

A Palmi, una pattuglia del locale Commissariato, in servizio di controllo del territorio, è intervenuta nel centro cittadino in seguito alla segnalazione di un’aggressione che un 23enne stava perpetrando nei confronti della fidanzata, poco più giovane di lui.

Immediatamente intervenuti in soccorso della vittima, gli agenti hanno appurato che già in una precedente occasione, nello scorso settembre, l’uomo era stato denunciato per lesioni e minacce gravi, ed hanno pertanto proceduto ad arrestarlo in flagranza del reato di stalking.

Dopo aver convalidato l’arresto, l’autorità giudiziaria ha disposto nei confronti del 23enne la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Perseguita la ex, misura cautelare per un 28enne

I poliziotti della Questura di Cosenza hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi da lei frequentati, emessa dal gip presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo, T.M. ventottenne dell’hinterland cosentino, ritenuto responsabile del reato di stalking.

Le indagini, condotte dagli investigatori della 3’ sezione della Squadra mobile, hanno permesso di acclarare le ripetute minacce e violenze psicologiche e fisiche dell’uomo, che non accettava di essere stato lasciato dalla sua compagna.

In una circostanza, il destinatario della misura avrebbe persino inseguito la donna, costringendola a fargli visionare il suo telefono cellulare per verificare con chi intratteneva comunicazioni.

Le reiterate condotte avrebbero provocato alla vittima un grave stato di ansia e di paura ed un fondato timore per la propria incolumità, tanto da costringerla a cambiare le proprie abitudini di vita.

La donna ha infine trovato il coraggio di denunciare gli atti persecutori al personale specializzato della Squadra mobile.

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Stalking, misura cautelare per un 48enne

Gli uomini della Squadra mobile della questura di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza d’applicazione di misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi da lei frequentati, emessa dal gip presso il tribunale di Cosenza, su richiesta della locale procura della Repubblica, nei confronti di M.A., 48enne di Cosenza, ritenuto responsabile del reato di Stalking nei confronti dell’ex moglie.

In particolare, l’uomo, attualmente separato dalla vittima, già durante il rapporto coniugale, avrebbe tenuto un atteggiamento violento e offensivo, impedendole addirittura di uscire di casa per accudire i genitori malati.

Atteggiamenti morbosi e violenti che sarebbero continuati anche dopo la separazione e culminati in vere e proprie aggressioni fisiche, anche in locali pubblici, in tentativi di entrare nella casa della donna per rovistare nelle sue cose, in pedinamenti e in minacce di morte.

In un caso, l’uomo avrebbe, addirittura, cercato di speronare con l’auto l’ex moglie.

La donna, quindi, dopo aver subito l’ennesima aggressione, ha deciso di rivolgersi alla polizia di Stato per raccontare la lunga serie di atti persecutori subiti.

In seguito alla denuncia, sono scattate le indagini culminate nell’emissione della misura cautelare.

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Stalking ai danni dell'ex fidanzata, misura cautelare per un 42enne

I poliziotti della squadra mobile di Cosenza hanno dato esecuzione all’ordinanza d'applicazione della misura cautelare personale, emessa dal gip presso il locale tribunale, nei confronti di M.A., di 42 anni, abitante nel circondario cosentino.

L'indagato si sarebbe reso responsabile del reato di stalking nei confronti dell'ex fidanzata di 40 anni.

 Una volta rintracciato, l'uomo è stato accompagnato in questura dove gli è stato notificato il provvedimento che dispone il divieto di comunicare e di avvicinarsi ad una distanza non inferiore a 200 metri da tutti i luoghi frequentati dalla donna ed in modo particolare il luogo in cui abita.

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Minaccia e vessa l'ex convivente, arrestato

I poliziotti della Squadra mobile della Questura di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza d'applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un cosentino, R.P., di 54 anni.

Il provvedimento, trae origine dalla denuncia presentata da una donna, con la quale R.P. aveva intrattenuto una relazione sentimentale.

In particolare, durante le indagini, gli agenti hanno accertato che l’uomo, per un arco temporale di quasi due anni, sarebbe riuscito, minacciando ripetutamente di morte la donna ed i suoi familiari, ad estorcere alla vittima numerose somme di denaro.

Per gli investigatori, il presunto stalker avrebbe posto in essere "una serie di reiterate condotte finalizzate ad atterrire la vittima, fra cui gravi epiteti ingiuriosi e diffamatori con scritte anche presso l’abitazione della donna".



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Stalking conto la moglie, misura cautelare per un 58enne

I poliziotti in servizio presso il Commissariato di Palmi hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale, nei confronti di un 58enne del luogo ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti dell'ex moglie.

Dopo la separazione, per circa 2 anni, l'uomo avrebbe più volte minacciato di morte ed insultato la donna, costringendola addirittura a modificare le sua abitudini.

L’attività degli investigatori della Polizia di Stato ha avuto l’input, in seguito alla denuncia presentata dalla vittima.

Gli approfondimenti compiuti dai poliziotti hanno, quindi, permesso di ottenere gli indizi necessari, affinchè l’Autorità giudiziaria potesse emettere a carico del 58enne la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento all'ex moglie. 

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