Dramma in Calabria: un uomo si è suicidato dopo aver accoltellato la compagna

E' deceduto all'istante un uomo che, dopo aver ferito leggermente con un coltello da cucina la compagna, si è tolto la vita lanciandosi giù dal balcone posto ad un'altezza di sei metri dal suolo. Il dramma, culmine tragico di un litigio scoppiato per ragioni banali, si è consumato nel cuore di Saracena, in provincia di Cosenza. L'uomo, Leone Mario Vuono, 81enne, che soffriva di problemi di salute, è spirato, mentre la convivente, 60 anni, è stata trasportata all'ospedale di Castrovillari ed il quadro clinico non desta particolari preoccupazioni. L'abitazione teatro della disgraziata vicenda è stata raggiunta dai Carabinieri della Compagnia di Castrovillari. 

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Uno studente universitario si è suicidato dopo aver accoltellato il coinquilino

Si è buttato dal balcone dell'appartamento che condivideva con un collega da lui stesso appena accoltellato. E' morto così uno studente universitario di 20 anni. La tragedia si è consumata nell'alloggio in cui entrambi abitavano, a ridosso dell'UniCal, a Rende. I Carabinieri della locale Compagnia hanno avviato indagini sull'episodio. Secondo quanto ricostruito fino al momento dai militari dell'Arma M.S. ha ferito a coltellate il coinquilino al culmine di un violento litigio per ragioni al momento ignote. Il ventenne si è tolto la vita negli istanti successivi all'allontanamento del ferito che aveva lasciato la casa in cerca di soccorsi. L'impatto al suolo per M.S. è stato devastante: per lui il decesso è stato istantaneo. Il luogo in cui si è consumato il dramma è stato raggiunto pure da personale sanitario del 118 e Vigili del Fuoco. 

    

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Dramma in Calabria: perde il posto di lavoro e si toglie la vita

Disperato per essersi ritrovato senza lavoro a 60 anni, ha preso in mano una pistola calibro 7,65 ed ha esploso un colpo al torace rivelatosi fatale. E' morto così G.B, le cui condizioni erano apparse subito estremamente critiche. Subito sopo i primi soccorsi, a bordo di un'eliambulanza era stato accompagnato d'urgenza all'ospedale "Annunziata" di Cosenza ed è lì che purtroppo è spirato martedì sera lasciando nella più cupa angoscia moglie e figli. Il tragico gesto era stato compiuto a Santa Maria di Settimo, frazione di Montalto Uffugo, ultimo atto di una profonda depressione sorta dopo aver perso l'impiego presso l'azienda di installazioni telefoniche presso cui lavorava. 

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Palermo: perde il lavoro e si suicida dandosi fuoco

Si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. E’ morto così un 54enne di Villabate (PA) che ha messo in atto l’estremo gesto dopo aver perso il lavoro. L’uomo, che lavorava per una ditta di autotrasporti, ha raggiunto il mercato ortofrutticolo dove ha parcheggiato l’auto e si è dato fuoco all’interno dell’abitacolo. La vittima aveva preannunciato il gesto ai familiari con un messaggio su Whatsapp.

Dramma a Tropea, frate "vola" dalla rupe e si schianta al suolo: morte immediata

Tragedia nel pomeriggio a Tropea. Il prete 42enne Aldo La Manna, che prestava il proprio servizio sacerdotale presso la parrocchia "Annunziata", è deceduto dopo essere precipitato dalla rupe di Tropea. Caduto da quasi 40 metri di altezza, si è schiantato violentemente sul terreno. I Carabinieri della locale Compagnia stanno lavorando in queste ore per decifrare con certezza la dinamica dell'accaduto l'accaduto, anche se non sembrano ormai esserci dubbi circa il fatto che il frate francescano, residente nel convento dei "Frati minori", abbia deciso volontariamente di porre fine alla propria vita. A fare la macabra scoperta sono state alcune persone che stavano passeggiando a breve distanza dal lungomare. Il luogo in cui si è consumato il dramma è stato raggiunto dal personale sanitario del 118, dal medico legale, dai militari dell'Arma e dal pubblico ministero di turno. Le prime testimonianze riferiscono che recentemente il religioso si era mostrato turbato.  

 

Polizia evita suicidio cittadino rumeno e poi lo denuncia per resistenza a Pubblico Ufficiale

Nel tardo pomeriggio di ieri, durante l'espletamento del servizio, personale della Squadra Volante è intervenuto presso una struttura d'accoglienza dove un cittadino rumeno in evidente stato di agitazione stava per togliersi la vita accoltellandosi al basso ventre. L'intervento tempestivo degli operatori della Squadra Volante di Cosenza ha impedito che lo stesso riuscisse a compiere l'insano gesto suicida. Nel corso del fulmineo intervento il personale operante ha riportato lesioni traumatiche riuscendo comunque a privarlo del coltello. Lo stesso, sollecitamente soccorso, è stato messo a disposizione delle strutture sanitarie per quanto di propria competenza  e deferito all'Autorità giudiziaria per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, detenzione ed uso di arma bianca. A tale riguardo sentite parole di apprezzamento sono state espresse dal responsabile della struttura per l’intervento effettuato dal personale operante che, anche a rischio della propria incolumità, ha contribuito a salvare una vita umana.

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Corea del Sud: per fargli apprezzare la vita li chiudono in una bara

Prima il testamento, poi l'addio ai propri cari, quindi il funerale ed infine la permanenza in una bara. E' quanto sono costretti a subire i dipendenti di alcuni enti coreani durante i corsi sostenuti in apposite scuole istituite per far provare l'esperienza della morte. Il metodo servirebbe ad insegnare ad apprezzare la vita ed a distogliere gli impiegati dal suicidio. Con in media 40 persone che ogni giorno si tolgono la vita, la Corea del Sud è, infatti, il secondo Paese al mondo con il più alto tasso di suicidi. Lo shock di rimanere chiusi all'interno della bara dovrebbe, quindi, determinare un maggiore attaccamento alla vita. Alla morte simulata, seguono attività fisiche ed un corso di risata.

 

Un funzionario di banca si è suicidato gettandosi da un viadotto

Il funzionario di un istituto di credito di 58 anni si è suicidato buttandosi da un ponte dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, a breve distanza dallo svincolo di Altilia. L'uomo, originario di San Sosti, viveva a Cosenza. Sul posto sono accorsi i Carabinieri di Rogliano e gli agenti della Polizia Stradale di Lamezia Terme. Dai primi rilievi effettuati dalle forze dell'ordine, il cinquantottenne avrebbe fermato la propria autovettura, intorno alle 10 della mattinata di domenica, nei pressi di una piazzola autostradale. Lì si sarebbe allontanato dal veicolo per compiere il gesto estremo. 

 

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