Tagliano abusivamente oltre 300 alberi, denunciati

Tre persone sono state denunciate dai carabinieri forestale della Stazione di Scalea (Cs) per taglio abusivo aggravato, realizzazione di pista abusiva e furto in area demaniale e privata.

I militari durante un controllo in località Sant’Anario di Grisolia, su una utilizzazione boschiva in proprietà privata regolarmente autorizzata hanno accertato che i lavori di taglio non erano stati eseguiti secondo quanto previsto.

In particolare, le tre persone che hanno effettuato il taglio avrebbero sconfinato in altre proprietà private e lungo una zona a margine del fiume Abatemarco, area di proprietà demaniale sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale e idrogeologico.

I rilievi hanno accertato che sarebbero stati tagliati abusivamente 301 alberi di varie specie.

Inoltre, è stata rivenuta una pista realizzata abusivamente per l’esbosco del materiale legnoso.

Dal momento che le piante tagliate lungo la sponda del fiume Abatemarco ricadano interamente nella fascia boschiva ripariale del demanio pubblico, i militari hanno posto sotto sequestro la pista realizzata per l’esbosco e denunciato le tre persone responsabili del taglio, cui sono state inflitte anche sanzioni amministrative per un importo di 8200 euro a testa.

 

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Taglia abusivamente alberi in area protetta, arrestato

Durante un servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato alla repressione dei reati ambientali, i carabinieri forestali della Stazione Parco di Oppido Mamertina, assieme ai carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone eliportato Cacciatori  hanno arrestato in flagranza di reato G.R., 54enne di Santa Cristina d’Aspromonte.

L’uomo è stato sorpreso in località Vono del Comune di Oppido Mamertina, all’interno del Parco nazionale d’Aspromonte, mentre era intento a tagliare senza autorizzazione ed a caricare sul suo autocarro delle piante di leccio.

Al momento dell’intervento, i militari hanno trovato 192 alberi già tagliati.

L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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Tagliano querce secolari, un arresto e due denunce nel Vibonese

Un arresto e due denunce per furto aggravato in concorso. Questo l'esito di un controllo del territorio effettuato dai carabinieri della Stazione di Spilinga, nelle campagne di Ricadi.

Durante l'attività, i militari hanno sorpreso i tre, intenti ad abbattere alcune querce secolari di elevato valore commerciale e paesaggistico, in un terreno privato.

Quando gli uomini dell'Arma sono giunti sul posto, erano già stati caricati su un rimorchio, oltre 50 quintali di legna.

I carabinieri hanno, quindi, tratto in arresto Antonio Paparatto, 48enne, di Ricadi.

Contestualmente, "in considerazione del ruolo marginale ricoperto nell’azione delittuosa", sono stati deferiti in stato di libertà G. e M. C., padre e figlio, rispettivamente di 68 e 35 anni.  

Dopo l'arresto, Paparatto è stato posto ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

 

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Sorpreso alla guida di un autocarro carico di tronchi di faggio tagliati abusivamente, 42enne finisce nei guai

Un 42enne, P.F., di Giffone (Rc) è stato fermato dai carabinieri della locale Stazione, mentre si trovava alla guida di un autocarro sul quale sono stati rinvenuti 18 tronchi di faggio di altezza compresa tra i 5 e gli 8 metri.

Dalle successive verifiche, i militari hanno accertato che il legname, del peso complessivo di 150 quintali, era stato tagliato abusivamente in un fondo agricolo del luogo.

L’uomo dovrà, quindi, rispondere del reato di ricettazione, mentre l’autocarro e la legna sono stati posti sotto sequestro.

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Fabrizia: taglio abusivo in un bosco, denunciate 6 persone

I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari del Gruppo carabinieri forestali di Vibo Valentia, hanno bloccato 6 persone intente a disboscare abusivamente un'area privata, ubicata in località "Casetta" di Fabrizia.

In particolare, i 6 sono stati colti in flagranza di reato mentre tagliavano alcuni faggi, servendosi di mezzi agricoli e motoseghe.

I presunti responsabili, tutti residenti a Fabrizia, di età compresa tra i 32 e i 45 anni, pur esibendo le autorizzazioni al taglio di alcuni lotti boschivi della zona, sono stati sorpresi mentre erano intenti ad abbattere alberi non segnati preventivamente e non rientranti nel progetto di lavoro.

Dai primi accertamenti sono state scoperte circa 50 piante già tagliate, ma non segnalate preventivamente.

I 6 sono stati, pertanto, denunciati con l'accusa di furto aggravato, mentre il lotto boschivo, dell'estensione di circa 13 ettari, è stato posto sotto sequestro.

Inoltre, i militari hanno eseguito una serie di accertamenti in materia di sicurezza del lavoro, che hanno portato alla scoperta di un "lavoratore in nero”.

Per tale violazione e per alcune violazioni in materia ambientale, l’azienda è stata multata per un importo complessivo di circa 15 mila euro.

 

Taglio abusivo di alberi, denunciato il titolare di una ditta boschiva

I carabinieri forestali della Stazione di Acri hanno sequestrato un'area di 5 mila metri quadri, nel pressi del Duomo di Bisignano.

Contestualmente è stato denunciato il titolare di una ditta boschiva, ritenuto responsabile di furto e danneggiamento di piante ed il responsabile del settore lavori pubblici del Comune per abuso d'ufficio.

Nell'area, di proprietà dell'Arcidiocesi di Cosenza, i militari hanno rilevato il taglio abusivo di 62 piante di robinia, pioppo e ontano.

La ditta esecutrice è, infatti, risultata in possesso solo di un verbale di consegna per taglio piante in area comunale, inerente alcune località di Bisignano.

Oltre al taglio eseguito nella proprietà dell'Arcidiocesi, dal controllo è emerso che alcune località indicate nel verbale sono aree boscate, per le quali l'affidamento diretto del taglio di alberi è da ritenersi in contrasto con la legge.

L'area sequestrata è anche stata percorsa da un incendio e quindi ulteriormente vincolata.

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Taglio abusivo di alberi secolari, denunciate due persone

I carabinieri forestale della locale Stazione hanno posto sotto sequestro un’area di 17 mila metri quadrati, in località “Apriglianese”, nel Comune di Acri (CS).

Nel corso dell’attività, due persone sono state denunciate per reati che vanno dalla distruzione e deturpamento di bellezze naturali, al falso in atto pubblico.

A determinare i provvedimenti è stato il taglio raso cui il bosco è stato sottoposto, in violazione della normativa vigente.

Dalle indagini sarebbe emerso, inoltre, che al fine di poter effettuare il taglio con una semplice comunicazione, senza dover, quindi, richiedere l’autorizzazione alla Regione Calabria, il bosco sarebbe stato falsamente classificato come ceduo di castagno.

Al contrario, gli accertamenti eseguiti dai militari avrebbero permesso di constatare che l’intera superficie era caratterizzata in prevalenza da conifere. Dai riscontri, sarebbe emerso, inoltre, il taglio di esemplari di pino secolari, le cui le ceppaie sarebbero state, inutilmente, occultate, con terra e ramaglie.

Complessivamente, i carabinieri forestali hanno rilevato il taglio abusivo di 500 piante di essenze varie, in prevalenza pino nero. Nell’area è stata, inoltre, realizzata una di pista forestale utilizzata per lo smacchio. Oltre al deferimento dei responsabili all’Autorità giudiziaria, i militari hanno elevato sanzioni amministrative per 57 mila euro.

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Sorpreso a tagliare abusivamente alberi nel Parco delle Serre, arrestato 29enne

Nel pomeriggio di ieri (10 dicembre ), i carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, nel corso di un servizio di perlustrazione, hanno notato una persona intenta a tagliare un albero di castagno nel Parco Regionale delle Serre.

I militari sono intervenuti ed hanno bloccato l'uomo, C.D. di 29 anni, pregiudicato, originario di Gerocarne.

Dopo averlo identificato, gli uomini dell'Arma hanno chiesto al giovane se fosse in possesso delle previste autorizzazioni per il taglio ma, candidamente, avrebbe risposto di no. Sul luogo, inoltre, sono stati rinvenuti 36 tronchi di alberi di castagno tagliati da poco.

Dopo essere stato dichiarato in stato d'arresto per furto aggravato di legname, il 29enne è stato posto ai domiciliari in attesa dell’udienza da celebrare con rito direttissimo.

La motosega utilizzata per compiere il reato e i 35 tronchi di castagno sono stati posti sotto sequestro a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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