Teatro: a Reggio va in scena "Ciccio e il suo cavallo"

Domani ( martedì 28 marzo), a partire dalle ore 18, nello scenario del gazebo del Caffè Matteotti di Reggio Calabria, si terrà la rappresentazione “Ciccio e il suo cavallo”, riduzione teatrale del “Diario di un viaggio a pedi” di Edward Lear, a cura della compagnia “La Bottega Teatrale del Nuovo Giangurgolo”. Lo spettacolo è organizzato dall’associazione “Stanza 101 – Cenacolo Culturale Impertinente” con la collaborazione delle associazioni culturali “Due Sicilie – RC”, “Ostro”, e “Nuovo Giangurgolo”.

“Il mese di marzo – si legge in un comunicato degli organizzatori della serata -è da anni dedicato a varie celebrazioni che ricordano l’anniversario dell’Italia unita, evento importante per la storia italiana e per l’identità nazionale seppur ancora diverse pagine devono essere scritte ed alcune addirittura andrebbero riscritte, in particolare quelle che hanno riguardato da vicino il Meridione. Il Risorgimento, infatti, fu una ferita per tutto il Sud d’Italia che ancora sanguina per la mancanza di una memoria adeguata. Una mancanza che da oltre 150 anni è complice del mancato sviluppo di tutta la parte meridionale della penisola italiana. Consapevoli che l’unità politica dell’Italia è stato un traguardo importante, con questo spettacolo l’associazione culturale “Stanza 101” non intende accendere antistoriche contrapposizioni ma vuole semplicemente recuperare un pezzetto di quella storia che è stata negata al Sud. Il recupero della memoria, non solo dei soprusi perpetrati dall’esercito savoiardo ma soprattutto delle eccellenze calabresi, è tappa fondamentale per ravvivare il necessario orgoglio di appartenere ad una terra fantastica, quella calabrese, e ad una storia più grande che è quella nazionale. L’Italia nel 1860 fu fatta nel sangue, adesso è ora di fare anche gli italiani riconoscendo le loro specifiche identità che da sempre rappresentano quel bellissimo mosaico che ha visto il Belpaese imporsi in tutto il mondo per storia e cultura come quest’opera testimonia.

Nel 19esimo secolo erano tanti gli esploratori stranieri che visitavano la Calabria a piedi e che, in mancanza della fotografia, portavano nella propria patria delle “cartoline” disegnate di proprio pugno e con le quali riportavano ai propri concittadini le meraviglie dei nostri paesaggi. Edward Lear era un inglese che nel 1847 attraversò a piedi tutta la provincia di Reggio Calabria e nel 1852 ci ha lasciato anche un diario dal quale Oreste Arconte ha tratto il testo teatrale”.

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.