I primi 20 anni del carcere di Vibo, tra carenze di personale e problemi irrisolti

 La casa circondariale di Vibonese festeggerà domani i primi vent’anni dall’apertura.

A sottolinearne l’importanza, il segretario provinciale del Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) Francesco Ciccone, che in una nota sottolinea come la ricorrenza coincida con il “200° anno di fondazione del glorioso corpo della polizia penitenziaria, che nel corso degli anni ha acquisito sempre maggiori competenze anche sul territorio”.

 Ciccone, evidenzia inoltre, “le difficoltà operative, dovute principalmente alla carenza di unità di polizia penitenziaria del reparto di Vibo Valentia”, il cui organico è passato “da 250 unità (momento di apertura dell’Istituto) a meno di 140”.

“Basti pensare – prosegue il rappresentante del Sappe - che nel '97 l’agente aveva 25 anni di età e svolgeva servizio in sezione con almeno un'unità di rinforzo ed oggi lo stesso agente con i suoi 45 anni di età lavora da solo con il moltiplicarsi di problemi legati alla gestione della popolazione detenuta.

Riteniamo importantissimo il lavoro della Polizia Penitenziaria nell’attività di contrasto alla criminalità organizzata, in condizioni di grave disagio poiché, a fronte del continuo aumento dei detenuti e del carico di lavoro degli istituti penitenziari, si continua a registrare una sistematica riduzione del personale, così come si registra un considerevole arretrato nella liquidazione del lavoro straordinario che, in considerazione della situazione di sovraffollamento, viene imposto”.

 “Per questo – continua la nota - riteniamo indispensabile procedere con assoluta urgenza all’aumento del personale della polizia penitenziaria ma anche di quello amministrativo, all’assegnazione di fondi per i sistemi tecnologici e di sicurezza, all’adeguamento del parco automezzi utilizzato per il trasporto dei detenuti e all’adeguamento delle risorse per la retribuzione del lavoro straordinario che, ribadiamo, il personale della polizia penitenziaria deve effettuare obbligatoriamente per necessità di sicurezza e non per propria scelta".

In conclusione, viene ribadita “la necessità di assegnare in pianta organica non meno di  60 unità di Polizia penitenziaria al reparto di Vibo Valentia”.

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