Vazzano: importante convegno su “Tradizioni e tradizionalismi”

La diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea,  la parrocchia San Nicola Vazzano (VV) guidata dal parroco don Angelo Salvatore Facciolo e il Centro Theotokos Studi Religiosità Popolare (Catanzaro)  hanno promosso lo scorso 6 agosto, a Vazzano,  il convegno "Tradizioni e Tradizionalismi", in onore di San Francesco di Paola, patrono della Calabria.

Come sottolineato dalla moderatrice del convegno,  Anna Rotundo,  si è voluto  rispondere all'invito di Papa Francesco espresso nella Evangelii Gaudium: " Le espressioni della pietà popolare hanno molto da insegnarci e, per chi è in grado di leggerle, sono un luogo teologico a cui dobbiamo prestare attenzione, particolarmente nel momento in cui pensiamo alla nuova evangelizzazione." 

Ha introdotto i lavori Giovanni Bianco, console Turing Club Italiano, che ha posto l’accento sul termine “tradizione” e sul suo rapporto con la fede. Il convegno ha registrato, la presenza del sindaco Enzo Massa  dell’amministrazione comunale e di tanti cittadini che hanno manifestato interesse e curiosità per l’argomento.

Presenza  prestigiosa  al convegno è stata quella di  mons. Marco Frisina,  che, attraverso un excursus biblico, ha spiegato il significato e l’amore per la tradizione autentica, intesa come esperienza  vissuta  e dinamica di Dio. Commovente il ricordo di sua mamma e del canto popolare col quale invocava lo Spirito Santo.

 La parola è poi passata allo studioso di tradizioni popolari Sergio Straface il quale ha presentato la ricerca di alcuni momenti legati allo sviluppo della ritualità in Calabria. Alla manifestazione ha preso parte, anche, Martino Michele Battaglia che si è soffermato sul rapporto tra "fides et ratio" e “fenomeno - noumeno” di Kant.

 Battaglia ha, quindi, evidenziato la carità cristiana come valore assoluto nel segno di San Paolo che nel sole incontrò il Signore e di san Francesco di Paola che scelse come suo simbolo lo stesso sole con la scritta “Charitas”. Si è quindi soffermato su Benedetto XVI e il suo capolavoro dal titolo "L’Europa di Benedetto nella crisi delle culture", per chiudere con una massima di Kierkeegard che, in risposta al razionalismo egheliano, affermò che l’atto supremo della ragione è proprio quello di riconoscere che esiste qualcosa al di sopra di essa.

E’ stata poi la volta di Antonio Punturiero, coordinatore regionale delle confraternite della Calabria,  che ha sottolineato l’impegno e la fede che anima il mondo confraternale nello spendersi  per opere di carità, nonché il ruolo delle confraternite come custodi della tradizione. Don Giuseppe Fiorillo, parroco emerito del duomo di San Leoluca di Vibo,  ha ribadito come  siamo dei “nani sulle spalle dei giganti”, facendo comprendere all’uditorio quanto sia importante il mirabile esempio di una tradizione che affonda le sue radici nella storia.

Al termine dell’incontro, il parroco di Vazzano, don Angelo ha consegnato una targa ricordo a Mons. Frisina e una pergamena ricordo a tutti i relatori, a suggellare una splendida serata vissuta all’insegna della tradizione e della fede.

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