"SerreinFestival", presentato il libro di Piero Bevilacqua

Si è tenuto nell’ambito del “SerreinFestival” l’atteso incontro con Piero Bevilacqua (Storico - Universita’ La Sapienza Roma) autore di “Le Felicita’ d’Italia” (Laterza Editore). Nella manifestazione moderata dalla giornalista Daniela Rabia ha preso la parola il docente di filosofia Luigi Vavalà che ha sottolineato come «viviamo tempi storici drammatici, abbiamo veri disastri ambientali, migrazione, ricchezza concentrata in poche mani. Oggi  si è persa la sensibilità verso i poveri. Gli spostamenti umani sfuggiti ai governi e la necessità dei migranti dei viveri non devono vedere risposte di filosofie dell'ordine». Per poi prendere le mosse per parlare del libro di Bevilacqua soffermandosi sulla figura di Cattaneo che è il personaggio da cui muove i passi l’opera. A seguire è intervenuto il direttore artistico del “SerreinFestival” Dino vitale che ha esordito dicendo che «bisogna difendere la felicità che ci da il patrimonio artistico del nostro Paese e Piero Bevilacqua ci dimostra che ci sono cooperative che ragionano in termini di profitto e non più in termini di solidarietà». Poi l’essenza del volume: il ragionamento di Piero è quello della necessità di resistere attraverso una capacità rivoluzionaria. Oggi la gente vede indebolirsi diritti conquistati in decenni di battaglia. Bisogna accogliere tutto quello che è possibile accogliere». Ha concluso l’autore spiegando come «il libro è una sintesi delle pluralità delle culture di cui è frutto l'Italia, un mosaico diverso di vicende e realtà. Un principio di solidarietà è - come dimostra Cattaneo - alla base dello sviluppo delle terre lombarde. Il capitalismo è il nichilismo della nostra società, io mi batto contro il capitalismo per questo motivo e non sono centro un estremista ma casomai un radicale».

 

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