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Serra: "A breve la riapertura del pronto soccorso "

“Ho appena sentito telefonicamente il commissario dell'Asp di Vibo Valentia, il quale mi ha assicurato che a strettissimo giro verrà riaperto il Pronto soccorso dell'Ospedale di Serra San Bruno”.

E’ quanto ha annunciato sul proprio profilo Facebook il consigliere regionale Luigi Tassone.

“La mia attenzione – ha aggiunto -rispetto all’ospedale sarà sempre alta e lotterò con tutte le forze per il suo potenziamento.  Ci tengo a ringraziare il Commissario Guerra e la Prefettura di Vibo per la vicinanza che ancora una volta hanno dimostrato alla nostra comunità”.

Ospedale di Serra, l’annuncio di Tassone: "Dal 2 gennaio un nuovo medico per il pronto soccorso"

«Come annunciato qualche mese fa, il 2 gennaio prossimo una nuova unità medica prenderà servizio presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Serra San Bruno».

E' quanto fa sapere il sindaco Luigi Tassone che, stamattina, ha ricevuto una comunicazione ufficiale dal direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, Angela Caligiuri, nella quale il manager della sanità vibonese ha annunciato che «il medico in questione ha terminato il periodo di prova al Pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo e, di conseguenza, dal 2 gennaio 2018 prenderà servizio al nosocomio serrese».

Per Tassone, in ogni caso, «si tratta soltanto di un primo passo. Il nostro – ha precisato il primo cittadino di Serra – è un impegno quotidiano e costante e mira a potenziare l’ospedale. Ad ogni modo, registro con soddisfazione un risultato frutto di un’impostazione politica che abbiamo voluto dare sin dall'insediamento della giunta regionale guidata dal presidente Mario Oliverio, che punta a potenziare gli organici e a migliorare i servizi sanitari offerti agli utenti. C’è un’inversione di tendenza anche sul nostro ospedale, questo è un dato di fatto, così come l’arrivo di un nuovo medico al Pronto soccorso costituisce uno dei tanti tasselli che si aggiungono a quelli già portati a compimento nel corso di questi mesi. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma l’impegno e la dedizione per la difesa e la tutela di un diritto costituzionalmente garantito certamente non mancherà». 

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Martedì l'inaugurazione del nuovo pronto soccorso di Soveria Mannelli

Saranno inaugurati martedì prossimo ( 21 febbraio 2017), alle ore 9,30, i locali  destinati ad ospitare il nuovo pronto soccorso nel presidio ospedaliero di Soveria Mannelli.

A darne notizia è stata la Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro.

All’inaugurazione dei nuovi locali saranno presenti, il direttore generale Giuseppe Perri, il direttore sanitario, Carmine Dell’Isola, il direttore amministrativo, Giuseppe Pugliese, il direttore medico di presidio, Claudio Tomasello ed il responsabile del pronto soccorso, Giovanni Paola.

FOCUS OSPEDALI. Smantellato reparto materno-infantile a Soverato, via l’Urologia di Tropea. I DETTAGLI

Il decreto n. 30/2016 siglato dal commissario ad acta per il Piano di rientro Massimo Scura prevede il ridimensionamento anche di ospedali che, come quello di Soverato e Tropea, hanno una funzione strategica per effetto del loro posizionamento. Con la cancellazione dei 20 posti letto di Ostetricia e Ginecologia e dei 10 del Nido del nosocomio jonico viene smantellato il reparto materno-infantile che ha rappresentato una risposta sanitaria per le popolazioni delle coste orientali e, recentemente, per quelle dell’entroterra. Forti perplessità anche per lo spostamento dei posti di Urologia da Tropea a Vibo. Il presidio tirrenico perde autonomia in quanto viene accorpato a quello della città capoluogo di provincia. Previsioni poco rassicuranti riguardano inoltre il Pronto Soccorso. “La  funzione  di  PS  semplice - prevede infatti il decreto di riordino della rete ospedaliera in riferimento agli Ospedali generali - può essere svolta da quei presidi per cui si preveda un’evoluzione a Spoke nel tempo inattesa di eventi programmati a lunga scadenza oppure in particolari situazioni di complessità organizzativa. È la struttura organizzativa ospedaliera deputata ad effettuare in emergenza-urgenza stabilizzazione clinica, procedure diagnostiche, trattamenti terapeutici, ricovero oppure trasferimento urgente al DEA di livello superiore di cura, in continuità di assistenza, secondo protocolli concordati per patologia (es. reti assistenziali ad alta complessità). I presidi ospedalieri di base, definiti Ospedali generali appartenente alla rete ospedaliera, con bacino di utenza compreso tra 80.000 e 150.000 abitanti,  salvo quanto previsto per gli Ospedali di zona montana, sono  strutture  dotate  di  sede  di Pronto Soccorso con la presenza di un numero limitato di specialità ad ampia diffusione territoriale: Medicina interna,  Chirurgia generale, Ortopedia, Anestesia e servizi di supporto in rete di guardia attiva o in regime  di pronta disponibilità H24 di Radiologia, Laboratorio, Emoteca. Devono essere dotati, inoltre, di letti tecnici di ‘Osservazione  Breve  Intensiva’. A regime – viene precisato -  il personale medico apparterrà alla Medicina e Chirurgia di Accettazione e d’Urgenza del DEA di riferimento e sarà reperito anche negli organici presenti,  per ridistribuzione di unità o a seguito di opzione dei Medici del Presidio interessato. La funzione di Pronto Soccorso – viene infine specificato - è prevista  per: 

• un bacino di utenza  compreso  tra  80.000 e 150.000 abitanti; 

• un numero di accessi annuo  appropriati superiore a  25.000  unità. Deve  essere  dotato  di  letti  tecnici  di ‘Osservazione  Breve  Intensiva’  proporzionali  al  bacino  di  utenza  e  alla media  degli accessi. Viene  mantenuto  il  laboratorio  di analisi esclusivamente per  i degenti”.

Ospedali di montagna, a Soveria Mannelli viene ristrutturato ed ampliato il Pronto Soccorso

Proseguono i lavori di ristrutturazione e ampliamento del Pronto Soccorso di Soveria Mannelli. Il progetto, redatto dall'Ufficio Tecnico aziendale, prevede una nuova rimodulazione degli spazi che saranno ampliati e comprende novità importanti, come la realizzazione della Camera calda, grazie alla quale le ambulanze arrivano direttamente all'interno della struttura ospedaliere senza far scendere il paziente fuori dall'ospedale, come avviene oggi, c'è poi la nuova area per i codici bianchi separata dai codici rossi che permetterà di gestire meglio i pazienti che arrivano in ospedale con diverse patologie. Sono inoltre previsti 3 posti letto per l’osservazione breve intensiva (OBI) e la creazione di una nuova astanteria, che prima non esisteva e di una stanza per l’attivazione del percorso “Rosa bianca” rivolto alle vittime di violenza. "Questa è una struttura strategica per l'ospedale – ha affermato il dg Giuseppe Perri – il punto di accesso del cittadino, quindi abbiamo cercato di riorganizzarla rendendola moderna e funzionale, per migliorare l’accoglienza e poter svolgere in maniera ottimale le attività di pronto soccorso”. “C’è grande attenzione sociale per i lavori di ristrutturazione del P.S. di Soveria Mannelli – ha dichiarato il responsabile del P.S. di Soveria, dottor Giovanni Paola – perché la ripresa di quella struttura equivale emblematicamente alla tanto sospirata ripresa della sanità a Soveria, dopo anni di difficoltà”. Per il dottor Paola “molti segnali sono indirizzati in tal senso, come la recente individuazione del direttore sanitario ospedaliero, dottor Claudio Tomasello, che è giunto carico di entusiasmo e le sue performance hanno già dato segni tangibili di ripresa dell’attività nosocomiale, come l’apertura dell’attività ambulatoriale per gli ammalati oncologici che possono beneficiare direttamente sul posto delle prestazioni specialistiche”. I lavori che sono in corso negli ambienti che poi ospiteranno il nuovo Pronto Soccorso di Soveria Mannelli sono prevalentemente caratterizzati dalla creazione di spazi molto ampi, sia per l’accoglienza degli ammalati, che avranno delle destinazioni e precedenze diversificate  in base al codice cromatico della patologia, ma anche per i parenti e per gli accompagnatori che potranno usufruire di un’area accoglienza certamente più ospitale. Il progetto del nuovo P.S., oltre alla più ottimale ridistribuzione edilizia degli spazi, ha inteso prevedere  anche la realizzazione di moderni cablaggi, tra loro molto complessi e ben articolati, per offrire le più moderne ed innovative soluzioni tecnologiche quali la possibilità di creare una rete wireless per il monitoraggio senza cavi dei pazienti presenti sia in P.S. che in  O.B.I.. La realizzazione poi della Camera calda, significa mettere definitivamente un solco con il passato, quando i pazienti, provenienti da ambulanze, ovvero da automobili private, prima di entrare in Ospedale per curarsi, dovevano subire il contatto con il clima che, specie a Soveria Mannelli, non è certamente clemente e conciliante per buona parte dell’anno. “Si tratta di un progetto serio e importante – ha aggiunto il responsabile del P.S. di Soveria, dottor Giovanni Paola – per questo auspichiamo che i lavori, avviati da alcuni mesi, si concludano  nel più breve tempo possibile. Il Pronto Soccorso – ha spiegato ancora - è il luogo di accoglienza di un ospedale e quello che c'era prima qui a Soveria era realmente angusto. Mi hanno assicurato che entro fine aprile si riusciranno a portare a termine i lavori affinché il nostro P.S. torni ad essere nuovamente un punto di riferimento per tutto il comprensorio montano”.

Scoperte 150mila prestazioni di Pronto soccorso non urgenti senza il pagamento del ticket

La Guardia di Finanza ha effettuato un controllo sul corretto pagamento del contributo sanitario (ticket) previsto per le prestazioni di Pronto soccorso non urgenti erogate da struttura ospedaliera pubblica e classificate come “codici bianchi o verdi”. La complessa attività si è conclusa con la constatazione dell’omessa riscossione di "ticket sanitari" per complessivi  4.726.107 euro e la segnalazione alla Corte dei Conti di 4 funzionari responsabili di danno erariale. Le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cosenza hanno eseguito una analisi dei processi amministrativi di riscossione del contributo sanitario, dovuto dai singoli fruitori, per 150.000 prestazioni di Pronto soccorso erogate dall'azienda ospedaliera dal 2011 al 2014. Complessivamente sono state esaminate oltre 370.000 prestazioni, selezionate in base al codice di accesso attribuito al paziente attraverso il noto metodo del Triage, utilizzato all'arrivo dei pazienti in Pronto soccorso, dove l'accesso alle cure non avviene sulla base dell'ordine di arrivo ma sulla priorità delle loro condizioni. Il grado di urgenza di ogni paziente è rappresentato da un “codice colore” assegnato all'arrivo, dopo una prima valutazione medica, distinto in quattro classi principali: bianco, verde, giallo e rosso. Il codice bianco identifica il paziente che non necessita del Pronto soccorso e può rivolgersi al proprio medico. Il codice verde valuta un paziente con lesioni che non interessano le funzioni vitali ma che vanno curate. In entrambi i casi, mutuando la legislazione nazionale L. 296/2006 (Finanziaria 2007), la Regione Calabria, con delibera di giunta regionale n. 247 del 05/05/2009 (“Partecipazione alla spesa sanitaria – ticket”) ha previsto la partecipazione del cittadino alla spesa sanitaria. Infatti, per ogni accesso in pronto soccorso classificato con il codice bianco o verde è dovuta una quota fissa di 25 euro, quando l'attività sia limitata alla valutazione clinica ed agli accertamenti da parte del sanitario del Pronto soccorso, elevata fino ad un massimo di 45 euro in caso di prestazione specialistica. Nel corso degli anni, al fine di rendicontare e contabilizzare il contributo sanitario l’Ente ospedaliero si è dotato di un apposito programma informatico, che, tuttavia, era utilizzato per la sola registrazione anagrafica dei pazienti, senza annotazione delle ulteriori notizie o dati utili (ad esempio, prestazioni ricevute, diagnosi, ecc..). L’intero iter assistenziale seguito dal paziente veniva, invece, registrato manualmente così come la ricostruzione dei finanzieri di tutti gli accessi al Pronto soccorso avvenuti in codice bianco o verde, effettuata documento per documento. Ricostruzione risultata ancor più difficoltosa a causa del fatto che numerosi pazienti, prima delle dimissioni, non hanno riconsegnato la scheda di presentazione al Pronto soccorso contenente i dati relativi alla prestazione erogata.MUn lavoro complesso che ha comportato l’esame di migliaia di prestazioni e centinaia di migliaia di documenti e che si è concluso con la constatazione (secondo la ricostruzione delle Fiamme Gialle che comunque potrà essere rivalutata dall‘organo decisorio competente, sulla base delle eventuali controdeduzioni dell’Ente ospedaliero) che solo il 4,3% dei ticket dovuti sono stati pagati e che il mancato incasso è stato di oltre 4.700.000 euro.

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