Premio Internazionale di Poesia “Tropea: Onde Mediterranee”, domenica la premiazione

Si concluderà con la premiazione dei vincitori, in programma per domenica prossima (28 maggio), alle ore 17, nella Chiesa di Santa Chiara, a Tropea, la 14a edizione del Premio Internazionale di Poesia “Tropea: Onde Mediterranee”.

La rassegna, anche quest’anno, ha registrato la nutrita partecipazione di autori provenienti dall’Italia e dall’estero.

Nel corso della serata, saranno premiati i tre autori, per ogni sezione, cui la commissione dei giurati, avrà attribuito il punteggio più elevato.

Il concorso si articola, infatti, in: Onda prima – poesia inedita per alunni di scuola elementare, di scuola media inferiore e di scuola media superiore; Onda seconda – poesia inedita in lingua italiana, per adulti; Onda terza – poesia inedita in vernacolo (tutti i dialetti d’Italia); Onda quarta – poesia edita in lingua italiana; Onda quinta – poesia inedita in lingua straniera (Europa e tutti i Paesi del mondo); Onda sesta – poesia inedita in lingua italiana, per adulti e per alunni di ogni ordine di scuola, con tema specifico: I valori della donazione e della vita (AVIS. Poesia per la vita). Complessivamente, però, i poeti premiati saranno ventidue e non ventiquattro, perché per la sezione Onda prima – settore B, riservata agli alunni della scuola media inferiore, è stato assegnato un unico premio.

Un riconoscimento particolare sarà conferito, inoltre, ad una personalità locale che con la sua opera ha dato onore e lustro alla città di Tropea.

Il Premio Internazionale di Poesia “Tropea: Onde Mediterranee” si propone di rappresentare uno strumento di diffusione e conoscenza della poesia.

 “Proprio per questo si legge in una nota -  l’Associazione “Tropea: Onde Mediterranee”, anche quest’anno, pur con le note ristrettezze economiche, ha mantenuto l’impegno di pubblicare in una pregevole Antologia tutte le opere partecipanti al concorso. E di organizzare la manifestazione di premiazione qualitativamente elevata degna della città di Tropea”.

La manifestazione sarà condotta da Geraldyne Caracciolo e Marcella Davola; le poesie vincitrici saranno declamate da Francesco Saverio Rombolà, Noemi Di Costa, Elena Micali e dagli stessi autori, su musiche scelte da Elena Garrì che, con l’aiuto di Egidio La Gamba, curerà anche l’effetto multimediale, mentre la pittrice Silvana Dell’Ordine si occuperà dell’aspetto artistico e scenografico dell’ambiente che sarà allietato dai colori degli artisti di Calabria, che vorranno esporre  i loro quadri. Inoltre, incantevoli musiche saranno eseguite dal Gruppo strumentale “Opera Prima” con: Magda Muscia – flauto,  Ylenia Pungitore – clarinetto,  Federico Limardo – sassofono, Jona Muscia – percussioni, Mario Muscia – basso elettrico.

 Infine, il pubblico potrà assistere al “Progetto Danza Calabria” di Antonella Ferraro eseguito dai giovanissimi Samuele Taccone, Giuseppe La Gamba e Aicha Cuccione.    

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ASP Vibo Valentia: Alfonso Grillo denuncia lo stato disastroso in cui si trova la sanità vibonese.

Il Commissario Scura ed il Ministro Lorenzin intervengano al più presto affinché ai cittadini del vibonese sia garantito il diritto alla tutela della salute.

La denuncia che fa Grillo, a mezzo stampa, è forte e chiara e ha il tenore di una bocciatura che non lascia alcun dubbio sull'operato del governatore Oliverio in tema di sanità e sulla gestione delle aziende sanitarie calabresi, in particolare modo quella di Vibo Valentia. Ciò che sta avvenendo in questi giorni all'interno del PD è davvero singolare, fa riflettere, non c'è giorno in cui non si assiste a critiche, denunce, accuse da parte di esponenti locali all'indirizzo del governatore della calabria Oliverio e del management dell'Asp di Vibo Valentia.

Terreno di scontro la sanità Vibonese, e non solo. Senza entrare nel merito della guerra di posizione chiaramente in atto all'interno del PD, va dato atto specialmente ai consiglieri comunali del PD, di aver avuto il coraggio di denunciare ciò che il sottoscritto afferma da tempo, e cioè l'esclusione del territorio di Vibo Valentia nelle dinamiche di sviluppo regionali. Trascuriamo, ma solo per questioni di spazio, ciò che sta accadendo in tema di turismo, di riorganizzazione dei servizi, di delocalizzazione di uffici periferici, di investimenti locali. Oggi il tema che ci sta più a cuore è la sanità. Qui non c'è bisogno di essere degli attenti osservatori, o degli esperti in materia - afferma Grillo - per comprendere lo stato disastroso in cui si trova la sanità calabrese, dove innumerevoli problemi, a partire dalle gravi carenze di personale, fanno sì che ai cittadini non venga garantito il diritto alla tutela della salute sancito dall'art. 32 della Costituzione Italiana. Nella nostra Regione ed ancor di più nella provincia di Vibo Valentia, non sono garantiti i LEA (livelli essenziali di assistenza) e si continua ad assistere ai cosiddetti viaggi della speranza.

I cittadini vibonesi sono costretti, per potersi curare, ad emigrare, nel migliore dei casi, in altre provincie, ma spesso fuori regione. E così la Calabria risulta tra i primi finanziatori delle regioni cosiddette virtuose in campo sanitario: Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana ect. che mantengono l'eccellenza dei loro sistemi sanitari proprio grazie alla montagna di soldi, circa trecento milioni di euro, che la nostra regione paga annualmente per i cittadini calabresi che sono costretti ad emigrare in cerca di risposte sanitarie adeguate ai propri problemi di salute. E al danno si aggiunge la beffa se si pensa ai costi sociali ed economici che ciò comporta per chi si deve spostare e vivere, anche per lunghi periodo di tempo, lontano da casa e dai propri familiari per affrontare gravi malattie. Parlando quotidianamente con la gente, aggiunge Grillo, si nota una sorta di rassegnazione nei confronti di una situazione che sembra ormai senza speranza.

Anche tra il personale sanitario, che continua a dare risposte eroiche considerate le carenze degli organici, strutturali e tecnologiche, si percepisce una certa sfiducia, che spesso si trasforma in rabbia nei confronti di chi governa la sanità e non si preoccupa minimamente di creare le migliori condizioni per poter lavorare in modo da dare buone risposte all’utenza ed in sicurezza. Insomma il contesto generale in cui si trovano ad operare medici, infermieri e tutti i professionisti della sanità è pressoché allarmante, dicono gli addetti ai lavori, in quanto continua a regnare la disorganizzazione generale ed il clientelismo.

Infatti, mentre la struttura ospedaliera cittadina ha gravissime carenze, un esempio su tutti: gli ascensori non a norma e costantemente guasti, situazione allarmante considerato che il reparto di ginecologia si trova su un piano diverso rispetto alle sale operatorie e ciò potrebbe rappresentare un problema molto serio in caso di emergenza ginecologica; mentre la gente non si può ricoverare per carenza di posti letto che sono in numero decisamente inferiore rispetto a quanto previsto dagli standard nazionali tenuto conto della popolazione residente; mentre nelle corsie gli ammalati non hanno un’assistenza qualificata per le note carenze di personale medico, infermieristico e soprattutto di operatori socio sanitari, l'attuale management guidato dalla Caligiuri sembra interessato solo ad occupare poltrone, utilizzando il criterio dell’appartenenza politica anziché del merito, in modo da assicurare a qualcuno un consenso politico con metodi da prima Repubblica, in piena sintonia con il governatore Oliverio che da quando si è insediato non fa altro che attaccare il Commissario Scura con l'obiettivo di spodestarlo per poter prendere il suo posto e mettere definitivamente le mani sul settore sanità.

Certo è che se il governatore Oliverio ha intenzione di governare la sanità come il centro sinistra sta facendo nell'ASP di Vibo Valentia allora c'è da augurarsi che il buon Commissario Scura rimanga ancora a lungo al suo posto. Di fatto l'ASP di Vibo Valentia è un'azienda in liquidazione: ospedale Jazzolino in agonia, ospedali di Serra e Tropea ridotti a ospedali di comunità, assenza di posti letto, carenza di personale nei reparti, intasamento dei pronto soccorso per assenza di politiche sanitarie volte al potenziamento della sanità territoriale, alto tasso di ricoveri impropri, uffici amministrativi allo sbaraglio con il potere accentrato nelle mani del solo Direttore Amministrativo perché, nel frattempo, si è pensato bene di liquidare i direttori di distretto, evitando la sostituzione, in modo tale da svolgere il ruolo di controllore e controllato in barba a tutte le norme sulla incompatibilità degli incarichi, bilancio bocciato, delibere che non passano al vaglio preventivo del Collegio Sindacale, incarichi a legali esterni all'azienda conferiti senza alcun tipo di criterio prestabilito.

Eppure i proclami non sono mancati, e ancora, dopo quasi tre anni di governo regionale, ci tocca ascoltare i "profeti dell'ovvio" accampare scuse per giustificare la loro manifesta incapacità amministrativa, e vedere ancora rimandato di un anno, forse, dopo che a tamburo battente non più tardi di qualche mese fa Oliverio è la Caligiuri avevano dichiarato che i lavori sarebbero partiti prima dell'estate. Prima il problema idrogeologico, ora si scoprono i metalli pesanti, si troverà un'ottima scusa per rinviare ulteriormente. Dalla riunione di ieri appuriamo che entro il 14 luglio si presenterà il progetto definitivo e che i lavori saranno avviati a Gennaio 2018 e si concluderanno a dicembre del 2019, in piena campagna elettorale regionale. Intanto al cospetto dell'ormai obsoleto "Jazzolino" che, nonostante tutti i soldi spesi, non rispetta, da un punto di vista strutturale, i requisiti minimi previsti dalla legge, siamo qui a dire ai nostri figli che forse neanche loro avranno il diritto di essere curati in una struttura che si possa definire ospedale. Un quadro davvero triste, un disastro, davanti al quale non si può stare inermi.

Il fallimento dell’attuale management aziendale è palese, dei "passi avanti" di cui parla il direttore generale in una ultima conferenza stampa nessuno se ne è accorto. Ritengo esisti una sola via d'uscita da questo limbo, rimuovere la dirigenza che: non solo non ha prodotto alcun risultato in un anno e mezzo di attività, è priva di strategie di rilancio, mette a rischio le professionalità esistenti minando la credibilità della sanità vibonese. Riguardo tale situazione investirò direttamente il Ministro della Salute on. Beatrice Lorenzin alla quale, tramite formale lettera, chiederò di valutare l'utilità di un commissariamento dell’Asp di Vibo Valentia, così come è stato fatto per la sanità regionale. Al Commisario ad Acta per il Piano di rientro ing. Massimo Scura chiederò, invece, tramite apposito incontro, di attivare i poteri sostitutivi per gravi violazioni nella gestione dell’azienda sanitaria vibonese. Personalmente, conclude Grillo, mi attiverò immediatamente per creare un apposito osservatorio sulla sanità costituito da vari professionisti (medici, infermieri, avvocati, commercialisti, giornalisti, esperti in materia sanitaria ect.) che avrà, come dovere civico, il compito di vigilare sull’operato del management e segnalare ogni irregolarità alle autorità competenti.

Vibonense, ancora controlli ed arresti da parte dei Carabinieri

Continua l’intensificazione dell’attività di controllo del territorio posto in essere dai Carabinieri della Compagnia di Tropea a ridosso della stagione estiva, volta soprattutto al controllo delle località balneari e turistiche.

Nello specifico, nel corso della mattinata odierna, i Carabinieri, a Joppolo, hanno tratto in arresto un 45enne del luogo, poiché sorpreso ad innaffiare una grossa piantagione di sostanza stupefacente “Cannabis Indica”, composta da più di 1000 piante dell’altezza media di 1,50, che lo stesso aveva realizzato all’interno di un terreno abbandonato; l’arrestato è stato tradotto in carcere, con l’accusa di produzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente.

Nella stessa mattinata, a Ricadi, i Carabinieri hanno arrestato due soggetti del posto, un 52enne pregiudicato ed un 45enne, mentre erano intenti a prelevare, facendo uso di mezzi meccanici, grossi quantitativi di sabbia, dalla spiaggia antistante la nota Località “Tono” di Capo Vaticano, area demaniale sottoposta a vincoli. Gli stessi, pertanto, sono stati tratti in arresto con l’accusa di furto aggravato in concorso.

 

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Estorsione, due persone arrestate nel vibonese

I carabinieri della Compagnia di Tropea hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro, nei confronti di Pasquale e Francesco La Rosa, rispettivamente di 52 e 43 anni.

I due uomini, considerati esponenti della cosca “La Rosa”, sono stati riconosciuti responsabili di diversi episodi estorsivi, tentati e consumati, anche mediante l’imposizione dell’assunzione di “amici” e del pagamento del “pizzo”, nonché il danneggiamento di una autovettura, ai danni di una struttura ricettiva che opera a Tropea.

Entrambi stati tradotti presso la casa circondariale di Vibo Valentia, dove dovranno scontare la pena di tre anni ed otto mesi di reclusione a seguito della sentenza di condanna definitiva, emessa nel 2015 e resa effettiva dal rigetto della Suprema Corte di Cassazione delle istanze prodotte dagli arrestati.

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Tropea: proseguono i mercatini di via Regina Margherita

Proseguiranno per tutto il mese di maggio i mercatini del sabato sera (dalle 17 alle 24), in programma a Tropea su via Regina Margherita.

Tra i molti espositori, i visitatori potranno trovare hobbysti e artigiani delle categorie: antiquariato, oggettistica, prodott tipici e tradizionali calabresi, prodotti artigianali e derivati dal cuoio.

Si tratta di un'occasione in più per fare due passi nel centro storico di Tropea.

 Gli eventi sono organizzati in convenzione e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.

 Per quanto riguarda i parcheggi si consigliano il parcheggio Contura, oppure il parcheggio Annunziata.

I Carabinieri della compagnia di Tropea intensificano i controlli del territorio

Nel corso di questo fine settimanai Carabinieri della Compagnia di Tropea hanno eseguito un servizio di controllo del territorio che li ha visti operare in tutta la giurisdizione.

In particolare, i militari a Drapia hanno tratto in arresto un soggetto 37enne di nazionalità polacca, colpito da mandato di arresto europeo; il provvedimento è stato emesso  dall’Autorità Giudiziaria polacca per aver commesso, in Polonia,  i reati di truffa e appropriazione indebita.

I militari di Zungri hanno sorpreso un 23enne di Zambrone alla guida di un trattore sprovvisto della patente di guida, mai conseguita.

A Limbadi i Carabinieri hanno denunciato un47enne del posto per false dichiarazioni, relativo ad un presunto sinistro stradale, in realtà mai avvenuto, finalizzate ad ottenere il risarcimento dei danni; inoltre hanno denunciato un 60enne, pregiudicato del luogo, per inosservanza dei provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria, non essendosi presentato più volte presso il presidio dell’Arma per l’apposizione della firma di controllo.

A Nicotera i militari dell’Arma hanno deferito un 60enne, originario della provincia di Palermo, per i reati di truffa e calunnia; gli operanti hanno accertato che il soggetto aveva preso a noleggio un veicolo da lavoro consegnando al proprietario un assegno che, all’atto dell’incasso, è risultato smarrito. Inoltre, sempre a Nicotera, i Carabinieri hanno denunciato un 42enne del luogo per inosservanza dei provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria, poiché lo stesso è stato sorpreso più volte a colloquiare con soggetti pregiudicati del luogo; i militari hanno inoltre deferito una 34enne reggina, responsabile della mancata esecuzione di provvedimento emesso dal giudice.

Infine, i Carabinieri a Tropea hanno provveduto a segnalare, alla Prefettura di Vibo Valentia, due soggetti, un 28enne ed un 21enne rinvenuti in possesso di sostanza stupefacente per uso personale.

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Due arresti e due denunce nel vibonese

Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Tropea.

Durante il fine settimana appena trascorso, a Zungri, i militari hanno tratto in arresto due persone di 42 e 69 anni perché colpite da distinti provvedimenti restrittivi, a seguito di sentenza definitiva.

I carabinieri di Nicotera Marina hanno, invece, sorpreso un 58enne di Rosarno in possesso di un coltello a serramanico di genere vietato, mentre a Limbadi un 60enne del luogo è stato denunciato per non aver rispettato l’obbligo, cui era sottoposto, di presentarsi alla polizia giudiziaria.

Centri storici calabresi: i valori dell’UNESCO e la proposta di legge “prima che tutto crolli” a Tropea

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Giuseppe Maria Romano, presidente Club per  l'Unesco di Tropea.

"Il recupero e la valorizzazione dei centri storici calabresi, patrimonio strategico della Regione, saranno al centro di un convegno organizzato presso l’ex Chiesa di S. Chiara a Tropea dal Club per l’UNESCO di Tropea, dalla “FICLU – Federazione Italiana dei Club e Centri per l’UNESCO” e da “Prima che tutto crolli – Associazioni Insieme per la Tutela dei Centri Storici”: “I valori dell’UNESCO per lo sviluppo sostenibile del Patrimonio Storico – Proposta di legge regionale di rivitalizzazione dei Centri Storici”.

Nel corso dell’iniziativa, che si terrà alle ore 16,30 di mercoledì 5 aprile p.v., sarà illustrata la proposta di legge di iniziativa popolare “Norme in materia di valorizzazione dei Centri Storici Calabresi nonché in materia ambientale”, portata avanti dal gruppo di Associazioni “Prima che tutto crolli” e si dibatterà sulle città del futuro e sul futuro dei centri storici urbani.

L’UNESCO vede nella cultura e nello sviluppo sostenibile il futuro urbano, e nei centri storici luoghi di scambio culturale e di valorizzazione del patrimonio, per promuovere confronto, espressione creativa e interazione sociale.

“Prima che tutto crolli” ritiene che i centri storici siano prodotti culturali, ma anche ambiti urbani che, al pari degli altri ambiti urbani, sono costruiti per essere vissuti e fruiti dai cittadini che li abitano.

Tutto ciò richiede politiche innovative ed integrate per realizzare le città di domani progettate sulle persone, con la cultura e il cittadino al centro della programmazione urbana.

E’ l’ambizioso obiettivo della proposta di legge regionale al centro del dibattito, moderato da Emilio Minasi, che vedrà le relazioni di Teresa Gualtieri, Vicepresidente dei Club FICLU, e di Domenico Gimigliano, tra i promotori della proposta di legge. Sono previsti interventi dell’Associazione dei Borghi più Belli in Calabria con il suo coordinatore Bruno Cortese, degli Ordini Professionali di Vibo Valentia, nonché dell’area interna “Reventino – Savuto”, selezionata come Area Pilota delle Strategie Aree Interne in Calabria. Le conclusioni saranno tratte da Paolo Palma, portavoce di “Prima che tutto crolli”

La proposta di legge, che con l’occasione viene presentata ai comuni della Provincia di Vibo Valentia, sta ottenendo largo successo presso le Amministrazioni Comunali, titolari dell’iniziativa legislativa, tanto che sono, al momento, oltre venti i Consigli Comunali che ne hanno deliberato l’approvazione, quasi tutti all’unanimità".

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