Parghelia, coronavirus: negativo il tampone di Gabriele Vallone

E’ arrivato oggi (giovedì 19 novembre) l’esito del tampone cui era stato sottoposto il consigliere comunale di Parghelia Gabriele Vallone.

Il risultato negativo non cancella i “ritardi” nella lavorazione del test, che l’interessato non esita a definire “vergognosi”.

 “Sono risultato negativo al covid-19 – scrive Vallone - anche se non avevo dubbi, poiché sono sempre molto attento, soprattutto all’esterno e rispetto le consuete regole, corretto utilizzo della mascherina e igiene delle mani. Ho passato giorni molto pesanti a causa degli estremi ritardi della sanità pubblica. Ho deciso di esprimere questo messaggio affinché i cittadini e conoscenti possano stare più tranquilli essendo a conoscenza della mia negatività al tampone fatto. Vorrei anche con questo breve comunicato smentire le ‘voci di piazza’ che in questi giorni a sproposito sono state fatte nei miei riguardi, pertanto rassicuro tutti quanti che sono in piena forma e sto benissimo; anche se in ritardo (a causa del sistema sanitario regionale) ho fatto la quarantena mettendomi in isolamento da famiglia e parenti, e seguendo tutte le regole, seguendo scrupolosamente  il protocollo dell’Azienda sanitaria provinciale; un dovere etico, morale e civile verso la comunità , e verso quanti mi conoscono; invito pertanto tutti ad agire bene in questi casi, soprattutto per il bene comune e la salvaguardia della salute di ognuno, anche perché la situazione in Calabria per come è gestita è al quanto preoccupante! Siamo prudenti e vigili. Desidero profondamente e doverosamente ringraziare Antonio Landro, il sindaco, che nonostante tutte le difficoltà sta gestendo con dedizione e massimo impegno l’emergenza coronavirus. Come lui molti altri sindaci stanno combattendo da soli per fronteggiare il coronavirus. Desidero infine ringraziare il sindaco ed i colleghi dell’amministrazione comunale per la vicinanza datami in questa lunga storia”.

L’Ordine costantiniano della real casa di Borbone in visita a Parghelia

Sabato prossimo (1 agosto) la delegazione calabrese del Sacro militare ordine costantiniano di san Giorgio visiterà a Parghelia (Vv) in occasione dei preparativi dei festeggiamenti della Madonna di Portosalvo.

I cavalieri della real casa di Borbone delle Due Sicilie visiteranno il santuario dedicato alla protettrice del borgo vibonese e guidati dal delegato vicario dell’ordine, Aurelio Badolati, prenderanno parte alla santa messa celebrata dal rettore del santuario, mons. Florio.

Nell'occasione, dame e cavalieri dell'ordine doneranno generi alimentari alle famiglie indigenti di Parghelia.

Sarà presente all’evento il neo-benemerito del sacro militare ordine costantiniano di san Giorgio, Gabriele Vallone, insignito, lo scorso giugno, con il riconoscimento da parte di mons. Vittorio Mondello, arcivescovo emerito di Reggio Calabria.

Infine, al termine della celebrazione, il piccolo gruppo di cavalieri guidato e accompagnato da don Florio, visiterà il museo parrocchiale del santuario, gestito dal direttore  Vincenzo Calzona.

 

Gabriele Vallone nominato Benemerito del Sacro militare ordine costantiniano di san Giorgio

Ieri, (domenica 21 giugno), nel corso di una breve e sobria cerimonia svoltasi a Reggio Calabria, Gabriele Vallone è stato nominato Benemerito del Sacro militare ordine costantiniano di san Giorgio.

Il Sacro militare ordine costantiniano di san Giorgio è un ordine religioso cavalleresco, legato alla casata di Borbone –Due Sicilie, di cui il principe Carlo di Borbone è gran maestro.

Considerato il più antico della cristianità, l’ordine si propone la glorificazione della croce, la propagazione della fede cattolica, la difesa della Chiesa apostolica romana, l'assistenza e la beneficenza.

Il principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie ha concesso lo speciale riconoscimento a Gabriele Vallone, giovane di Parghelia, impegnato nel sociale e attivo amministratore comunale.

L’onorificenza gli è stata conferita dall’arcivescovo emerito di Reggio Calabria mons. Luigi Mondello, priore dello stesso ordine costantiniano per la Calabria, alla presenza del vicario della delegazione Calabria dell’ordine costantiniano di san Giorgio, Aurelio Badolati.

La cerimonia ha avuto luogo nella chiesa della Candelora di Reggio Calabria, in occasione, tra l’altro, del sessantesimo anniversario di ordinazione presbiterale dell'arcivescovo Mondello.

Il riconoscimento è stato concesso a Vallone per alti meriti e per aver contribuito alle nobili finalità previste dagli statuti della sacra milizia.

Durante l’incontro inoltre, a Gabriele Vallone è stata donata dal delegato vicario Badolati, una medaglia commemorativa dell’evento.

Queste le parole di Vallone al termine della cerimonia: “ Desidero di vero cuore ringraziare quanti, con sincerità e stima, continuano a sostenermi. Ringrazio in particolar modo la delegazione Calabria dell’ordine e il suo delegato Aurelio Badolati, per l’encomiabile lavoro sociale svolto nella nostra regione e il vescovo emerito mons. Mondello che mi ha onorato della sua presenza nel consegnarmi il riconoscimento. Un caloroso ringraziamento anche a tutti i concittadini di Parghelia, agli amici di Tropea, a tutti gli altri amici sparsi per la Calabria e non solo, per gli auguri che mi hanno inviato. Voglio però dedicare questo piccolo “traguardo”, ad una persona che non c’è più, ma che continua a vivere nel mio villaggio della memoria, ovvero mio nonno Antonino G. un uomo tenace che ha dedicato tutta la sua esistenza al prossimo e che si è speso per il bene comune".

Festa della Repubblica: da Vallone un pensiero agli eroi in trincea contro il coronavirus

“La Repubblica italiana compie 74 anni, con una festa piuttosto strana, condizionata dal coronavirus”.

Questo l’incipit di una nota vergata dall’assessore alla Cultura del Comune di Parghelia (Vv), Gabriele Vallone.

“Tuttavia – prosegue il comunicato – quest’anno la festa della Repubblica sarà, non solo l’occasione per commemorare i tanti eroi della Patria, ma anche un vivo e profondo momento di raccoglimento e commemorazione in ricordo di tutte le vittime del coronavirus”.

“Il milite ignoto – aggiunge Vallone - quest’anno rappresenta, non solo il simbolo di tutti i caduti in guerra, ma anche il simbolo dei tanti eroi di questa epidemia, degli eroi in divisa di tutte le forze armate, degli eroi in corsia, del personale medico e paramedico, di tutti gli infermieri e medici che hanno dato la vita per il bene comune”.

Pertanto, è il pensiero di Vallone: “in questa festa della Repubblica ricorderemo in modo speciale proprio loro, servitori dello Stato che hanno svolto un ruolo cruciale per la nostra bella Italia”.

Nella certezza che “l’epidemia non potrà mai cancellare” ciò che la Repubblica rappresenta, Vallone rivolge “a tutti, un augurio di coesione e un invito alla speranza”, affinché “ la triste e delicata situazione politica, economica e sociale” che sta affliggendo l’Italia possa finire quanto prima.

Parghelia, Vallone si schiera con il vescovo: "Meno processioni e più evangelizzazione"

"Non possiamo restare indifferenti dinnanzi a questi fenomeni sbagliati di spiritualità popolare e fraintendimenti che si sono consumati in alcuni dei nostri paesini del Vibonese negli ultimi giorni".

Questo l'ìncipit di una riflessione dell’assessore alla Cultura del Comune di Parghelia (Vv), Gabriele Vallone, per il quale è necessario dare "un vero ed autentico valore al Sacro e alla fede".

"Concordo pienamente e sostengo con fiducia la reprimenda del vescovo, fatta ad alcuni sacerdoti - scrive Vallone - meno processioni, a volte inutili e più evangelizzazione".

"Il nostro vescovo - aggiunge l'assessore - sta cercando di far cogliere, sia ai fedeli, che agli stessi prelati, il bello della 'Pietas' che di certo non si può svuotare attraverso manifestazioni prive di significato e quasi profane".

Per Vallone "la pietà popolare è un argomento serio e delicato" che "non può essere banalizzato o ridicolizzato", dal momento che "riveste un'importanza fondamentale" e rappresenta "l'autentica espressione dell’azione missionaria spontanea del popolo di dio".

A Parere di Vallone, proprio "Nella pietà popolare si può cogliere la modalità in cui la fede ricevuta si è incarnata in una cultura, in un popolo, e continua vivamente a trasmettersi".

"Pertanto - conclude l'assessore - sono pienamente d’accordo col vescovo Renzo, che tra l’altro da molto tempo è sempre  attento e vigile nel delicato contesto delle nostre processioni, processioni  che a volte diventano manifestazioni di altro genere e non certamente di autentica fede e devozione. Condivido pienamente la posizione del vescovo ed  esprimo inoltre di vero cuore la mia vicinanza, il mio appoggio e tutta la mia  gratitudine al Vescovo Luigi Renzo, non solo da amministratore comunale, e dunque in qualità di rappresentante istituzionale – laico, ma soprattutto come fedele che appartiene attivamente alla  chiesa locale, diocesana".

Il valore della lettura e la riscoperta dei “classici” al tempo del coronavirus

Riceviamo e pubblichiamo

"Tutti i grandi  sono stati bambini una volta. Ma  non molti  ricordano questa bellissima fase  dell’infanzia. Così infatti, scriveva il grande Antoine de Saint-Exupéry, nel suo celebre capolavoro letterario “Il Piccolo Principe”. Io ricordo particolarmente questo libro, piccolo di dimensioni e di pagine, ma grande e ricco nei contenuti; questo è stato, e continua ancora oggi per me, a rappresentare uno dei libri più belli ed emozionanti che io abbia mai letto, perché questo libricino con molta semplicità riesce a regalare emozioni uniche e utili per poter vivere meglio, esso infatti, ci fa comprendere quali siano le cose e i sentimenti che realmente contano e toccano profondamente la vita di ciascuno. Oggi, la vita odierna è profondamente mutata, con ritmi sempre più sfrenati, la lettura è stata completamente accantonata, se non del tutto abbandonata, fino quasi a scomparire;  io ritengo pertanto che questo sia uno di quei mali terribili, che affiggono la nostra società, in quanto la lettura, i libri, e dunque la cultura derivante da essi, diventino una fondamentale e primaria fonte di arricchimento, non solo culturale o quasi di mera speculazione scientifica, ma anche sociale, etica e morale. Ogni libro a mio avviso, contribuisce in qualche modo, a cambiarci, a migliorarci, a volte la lettura può davvero cambiare gran parte di noi stessi, i libri costituiscono le nostre fondamenta, il nostro baglio culturale, ma anche soprattutto sociale ed emotivo. Riappropriamoci della nostra cultura, anche in questi terribili momenti che la nostra società e l’intero globo terreste sta vivendo a causa di questo mostro del coronavirus, cerchiamo di cogliere questo periodo come un tempo propizio alla nostra cura soprattutto personale ed interiore, oltre che formativa. Io personalmente ho sempre orientato il mio operato politico e sociale, e lo stesso assessorato alla Cultura del mio Comune verso la Cultura, una cultura ovviamente a 360°, che deve, ed è almeno per me, pieno senso di libertà di pensiero ed espressione di un grande senso di civiltà; credo e punto oggi più che mai, al ruolo centrale che riveste particolarmente, in campo politico-amministrativo la formazione culturale, perché solo attraverso la formazione delle menti, delle teste, avremo dei politici migliori e così una cittadinanza valida ed attiva. Numerose sono state le iniziative a carattere culturale, che l’amministrazione “Landro” sotto la mia cura e valorizzazzione ha promosso; testimonianza di questa instancabile promozione ne era anche la nota primavera letteraria, che a causa delle vigenti norme anti contagio, ho dovuto purtroppo annullare, numerosi ospiti d’eccellenza erano stati inviati, e molte sorprese attendevano la nostra città, ma ovviamente questo importante progetto non è morto invano, poiché sarà sicuramente riproposto dall’amministrazione comunale e da me in prima persona, appena tutto tornerà alla normalità. Anche il sistema bibliotecario vibonese, pare abbia deciso comunque di celebrare questa importante giornata, insieme a tutti i lettori con un importante iniziativa, “Io sto a casa… con un libro!”. Bellissima iniziativa, un evento, una maratona social, cui va un doveroso ringraziamento, gesto da parte mia lodevole, mi complimento. Ancora rivolgo un particolare ringraziamento e augurio alla famosa libreria di Tropea, gestita in modo encomiabile e professionale da Chiara Condò, lettrice onnivora e mia fedele consigliera di lettura, che da pochi giorni ha riaperto, dando supporto e vicinanza all’intero circondario tropeano, forza Chiara! In conclusione voglio davvero ribadire ed affermare con il cuore che:” i libri sono davvero un cibo per la mente, leggere serve innanzitutto per “legittima difesa”, per capire dove siamo, e dove vogliamo andare se vogliamo guardare in modo positivo il futuro che ci aspetta".

Gabriele Vallone,  consigliere delegato alla Cultura del Comune di Parghelia

 

  • Published in Cultura
Subscribe to this RSS feed