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Sventato il suicidio di una ragazza

Stamattina i Vigili del Fuoco sono intervenuti per impedire che una ragazza si lanciasse da un ponte sul torrente dell'Annunziata, a Reggio Calabria. La giovane, scavalcato il muretto, era palesemente confusa. Uno dei pompieri presenti l'ha raggiunta e, approfittando di un momento di distrazione, l'ha recuperata affidandola al personale sanitario nel frattempo recatosi sul posto. 

Si aggrava il bilancio dello scontro fra due auto: morto anche un secondo giovane

Si è ulteriormente aggravato il già drammatico epilogo dell'incidente avvenuto intorno all'ora di pranzo nel tratto della Strada Statale 106 che attraversa Bocale, alla periferia sud di Reggio Calabria. Sono saliti a due i morti, altrettanti i feriti. Entrambe le vittime erano giovani: per una di loro, Eugenio Vadalà, 27 anni, di Motta San Giovanni, fin da subito non c'è stato nulla da fare. La seconda persona, trasportata d'urgenza agli Ospedali Riuniti, è spirata nel reparto di Rianimazione: aveva solo 18 anni e si chiamava Pasquale Barone. Due le autovetture coinvolte nel tremendo sinistro: su un veicolo viaggiava una coppia di fidanzati, sull'altro due giovani reggini. Il traffico ha subito pesanti disagi nella zona interessata dallo scontro sulle cause sono in corso gli accertamenti di rito. Sul posto sono intervenuti addetti Anas, personale sanitario del 118, agenti della Polizia Stradale e Vigili del Fuoco. 

 

Scontro fra due auto: un morto e tre feriti

E' pesantissimo il bilancio dell'ennesimo incidente verificatosi sulla Statale 106, la "strada della vergogna". Un giovane morto e tre feriti nell'impatto che ha coinvolto due autovetture nel tratto che attraversa Bocale, periferia Sud di Reggio Calabria. La circolazione dei veicoli è andata in tilt. Il luogo dello scontro è stato raggiunto da addetti Anas, personale sanitario del 118, agenti della Polizia Stradale e Vigili del Fuoco. 

Furti di energia elettrica: continua l'azione di contrasto dei Carabinieri

Il costante controllo del territorio assicurato h24 dalle pattuglie della Compagnia di Reggio Calabria ha permesso di addivenire, nell’anno appena concluso, anche ad importanti risultati nell’ambito del contrasto al fenomeno sempre in voga dei furti di energia elettrica.  Infatti, i militari delle 13 Stazioni dipendenti dalla Compagnia, supportati dai tecnici dell’Enel S.p.a., nel corso di numerosi servizi tesi alla prevenzione e repressione di tali reati hanno ottenuto i seguenti risultati nei trascorsi 365 giorni del 2015: 20 soggetti arrestati per i reati di furto aggravato di energia elettrica. Si tratta per il 90% di titolari di attività commerciali, al cui interno, all’atto dell’intervento da parte dei militari, veniva riscontrata la presenza di allacci abusivi alla rete elettrica in grado di ridurre i consumi, in alcuni casi, del 97%. Tutti gli arresti eseguiti dalle Stazioni dipendenti sono stati successivamente convalidati dall’Autorità Giudiziaria in sede di giudizio direttissimo; oltre 50 soggetti denunciati in stato di libertà per violazioni medesimo tipo, effettuato anche attraverso il posizionamento di un magnete sul contatore elettrico, commesse in private abitazioni, ovvero con danni di lieve entità; oltre 3 milioni e mezzo di KWH ricostruiti quale somma complessiva erogata indebitamente dai responsabili delle violazioni (approssimativamente 0,20 centesimi di euro ogni kilowatt/ora). Il modus operandi di chi commette tale tipologia di reati si potrebbe definire identico nella sostanza, ma differente nelle forme. Infatti, l’appropriazione illecita avviene o con l’allaccio abusivo alla rete elettrica bypassando a monte il contatore mediante utilizzo di un cavo volante oppure mediante collegamento al contatore intestato al vicino di casa o attraverso il ripristino abusivo dell’allacciamento distaccato per morosità. Altro metodo è quello dell’utilizzo di grosse calamite la cui funzione, una volta appoggiate sul contatore, è quella di sfasarne le funzioni in modo tale da far registrare consumi nettamente inferiori a quelli reali.

 

Rottura di una condotta Sorical: disservizi idrici nel centro storico di Reggio

A causa della rottura di una condotta della Sorical, vi saranno disagi all'erogazione idrica in tutto il centro storico di Reggio Calabria, probabilmente per l'intera giornata. I tecnici sono già al lavoro.

Aggredisce il fratello e gli ruba uno scooter: finisce in manette un 53enne

I Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 53 anni per il reato di rapina.  Al termine di una tempestiva attività d’indagine svolta dai militari dell'Arma,C. D. di Reggio Calabria, è sospettato di aver colpito al volto, con un oggetto contundente, il fratello, proprietario di una concessionaria della città dello Strettoe di aver successivamente asportato dal medesimo esercizio commerciale uno scooter privo di targa già esposto per la vendita e successivamente rinvenuto dai  militari  all’interno di un garage nella disponibilità del 53enne. 

Dove sono stati nascosti i cartelli anti 'ndrangheta annunciati da Falcomatà?

Per l'amor di Dio: non è nostra intenzione stuzzicare il cane che dorme, anche perché la nostra posizione in merito era stata scolpita in un commento che sbarrava le porte ad incomprensioni ed interpretazioni ambigue (qui il link all'articolo in questione). L'annuncio, da parte del sindaco Giuseppe Falcomatà, di voler collocare qua e là per le vie di Reggio Calabria cartelli che sprezzantemente ripudiassero la 'ndrangheta ci era apparsa idea carica di ridicolo e traccia di una banalità talmente deflagrante da ritenere la si volesse quasi ostentare, una sorta di firma del certificato attestante sia la totale assenza di guizzi intellettuali degni di tal nome che l'assortita confusione albergante nei pensieri dei "sommi sacerdoti" di Palazzo San Giorgio. La bocciatura, messa allora nero su bianco, fu pubblicata con carattere d'urgenza perché il Primo Cittadino a cavallo di Ferragosto aveva assicurato che l'immeritevole iniziativa si sarebbe tramutata in realtà da lì ad un paio di settimane. La nascita del mese di settembre sarebbe stata salutata, garantì il sindaco, dal fiocco dei severi moniti contro la criminalità organizzata. Inutile rimarcare che i corifei si entusiasmarono in inni gloriosi alla magnifiche e progressive sorti della "Svolta", dovere quotidiano dell'immancabile tributo al Salvatore della Patria. In omaggio all'austerity imposta dal Piano di rientro generato dalle "devastazioni delle casse comunali negli anni dello sperpero scopellitiano", come amano ricordare, un minuto sì e l'altro pure, i soldati dell'esercito falcomatiano, utilizzando queste parole a mo' di scudo anche per giustificare la mancata sostituzione di una lampadina, è immaginabile che questi simbolici bastioni anti 'ndrangheta non saranno stati commissionati ai più prestigiosi artisti contemporanei del settore. E' altrettanto prevedibile, altresì, che essi non saranno puntellati da materiali per i quali è necessario attendere anni prima che l'ordinazione abbia l'atteso esito favorevole. Dunque, la domanda, puerile nella sua elementarità, da porsi a distanza di quattro mesi dall'inizio di settembre è: tenuto conto che l'occhio umano del reggino non ha ancora incrociato uno solo di questi cartelli, in quale bunker segreto sono stati sistemati? L'auspicio, per una naturale coerenza con quanto scritto allora, è che lì rimangano celati, ma conoscere quale sia stato il loro destino sarebbe regalo gradito anche agli scettici osservatori, immobili mentre il "carro del vincitore" avanza, sempre più carico di zavorra umana, ma perdendo l'orientamento lungo il tragitto verso la buona amministrazione.

Siluro di Ripepi contro la Giunta Falcomatà: "E' disastrosa e deve essere azzerata"

"C'è stata la 'svolta' o non c'è stata, dopo un anno di amministrazione Falcomatà? Assolutamente no! Anzi questa Giunta si candida per il Gambero d'oro 2016". A porsi la domanda, retorica, ed a trarre le naturali conseguenze è Massimo Ripepi, consigliere comunale di Forza Italia, Delegato alle Città Metropolitane della Commissione Politiche Istituzionali e Riforme dell’ANCI Nazionale, nonché membro del Coordinamento dei Sindaci delle Città Metropolitane dell’ANCI Nazionale. "Reggio con il 2015 - è la reprimenda dell'esponente 'azzurro' - ha voltato pagina su un anno di disamministrazione di questa Giunta a guida Falcomatà. Il tutto certificato dalla classifica del Sole 24 che ci colloca ultimi in Italia per l'anno passato, con una regressione di quattro posti rispetto al 2014. Non sono solo i dati a certificare il disastro politico-amministrativo, ma il carico da 40 lo mette anche il giornalista Roberto Galullo, già premiato dalla Fondazione Falcomatà come bravo giornalista d'inchiesta, sempre sul Sole e sul blog 'Guardie o ladri'. Si continua con le sibilline parole di quello che la Gazzetta del Sud definisce 'il signore del PD' (Demetrio Battaglia, deputato del Partito Democratico, ndr) che boccia drammaticamente questa Giunta. Volendo essere veraci, si potrebbe dire: i dati si possono manipolare per ottenere la risposta che si desidera. Oppure, ma chi è questo 'signore del PD' che da 30 anni imperversa sulla scena politica reggina prima come consigliere comunale ed assessore, poi assessore provinciale, consigliere regionale ed oggi deputato, che dà le colpe alla politica reggina degli ultimi 40 anni sui disastri dell'aeroporto?Ci ritoccherà per il 2016 sentire amici e nemici di questa Giunta appassionarsi sulla 'svolta'? O quello che la città e i cittadini si trovano di fronte è un dato incontrovertibile della inadeguatezza amministrativa del 'giovane predestinato', dei cognati e dei suoceri e dei suoi amici di merenda? Questa Giunta che si dovrebbe occupare della rinascita della città e dei conti milionari del Comune è composta da persone che dichiarano come il sindaco cinquemila euro di reddito o altri assessori che dichiarano 'nulla'. Sta di fatto che i problemi della città sono ancora irrisolti e senza risposte anche per il 2016. "Spazzatura, buche, strade dissestate, problema idrico, trasporti pubblici inefficienti, in un anno tre comandanti della Polizia Municipale cambiati ed ad oggi - incalza il rappresentante di FI a Palazzo San Giorgio - non si riesce a venirne a capo lasciando il ruolo vacante, Castore e Polluce ferme al palo con il contenzioso Leonia di 23 milioni di euro che prima o poi deflagrerà come i 30 dell'ATAM, oltre 20 milioni di progetti in essere persi per non si sa cosa, oltre cento milioni di opere cantierabili ferme non si sa per cosa o per chi, potremmo continuare, ma per ora ci fermiamo qui. Tutto questo con lo sfiancamento dei cittadini e dell'economia della città per l'eccesso burocratico comunale. Non riusciamo a capire l'annuncio in pompa magna da parte dell'assessore al Bilancio e del sindaco del prolungamento del debito a trent’anni; che significa che dovremmo pagare per altri trent'anni con questo carico tributario o le varie tasse comunali saranno ridotte? Nel frattempo la sfiducia dei cittadini aumenta. Per evitare tutto questo bisogna garantire alla città trasparenza e comprensibilità. Tutto questo non è avvenuto stante le scelte di una Giunta ed uno staff e varie nomine fatte con amici, parenti, sodali del sindaco, prive di ogni criterio politico e di merito. Come possiamo chiedere ai cittadini di Reggio ed al resto del Paese e dell'Europa di avere fiducia nella città? La prima cosa da fare è riconoscere le ragioni della sfiducia. La sfiducia è la risposta agli inganni mediatici fin qui attuati da questa Giunta che si guarda l'ombelico e si sente la più bella della città. Bisogna quindi azzerare la Giunta avendo degli obiettivi per rendere l'amministrazione più efficace e politicamente più responsabile. Diamo quattro obiettivi per il 2016: trasporti, igiene urbana, acqua, tasse". "Vedremo se una nuova Giunta - è il commento finale di Massimo Ripepi - riuscirà con degli obiettivi ben identificati a gestire la macchina comunale, identificando le responsabilità e non facendo scaricabarile tra passato e presente, tra burocrazia e politica.

 

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