Nuova tecnologia per il trattamento del dolore a Lamezia e Soverato

L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro  si è arricchita di nuova tecnologia per il trattamento del dolore: la radiofrequenza pulsata. A Lamezia Terme, dal 7 aprile scorso, l’equipe composta da medici ed infermieri dell’Unità operativa complessa Anestesia e Rianimazione, diretta dalla dott.ssa Anna Monardo e della Struttura semplice Dipartimentale Anestesia di Soverato, diretta dal dott. Pantaleone Grande, ha effettuato i primi trattamenti terapeutici presso l’ambulatorio del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II”, avvalendosi della collaborazione del dott. Domenico Quattrone dell’Ospedale “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria. Sono stati effettuati trattamenti di radiofrequenza pulsata a cinque pazienti affetti da dolore cronico rachideo.

I pazienti potranno accedere al servizio con apposita prenotazione, che potrà avvenire tramite il Cup presente nelle strutture dell’Asp di Catanzaro, le farmacie abilitate, il portale del cittadino (https://prenotazione.asp.cz.it), il numero unico provinciale (0961 789789) o attraverso la preospedalizzazione presso l’ambulatorio di Anestesia e Rianimazione.  I pazienti prenotati saranno visitati dallo specialista del dolore e saranno i medici anestesisti dedicati alla terapia del dolore ad  assegnare il percorso terapeutico necessario. Questo servizio viene garantito sia nel Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme e sia nel Presidio Ospedaliero di Soverato.

L’Asp di Catanzaro ha attivato questa nuova prestazione in quanto si occupa di trattare la sintomatologia dolorosa cronica e di migliorare la qualità di vita dei pazienti che ne soffrono. Il dolore rachideo è, infatti, una della principale sindromi di maggiore impatto epidemiologico e che spesso condiziona la vita sociale e lavorativa dell’individuo. Questa nuova tecnologia per il trattamento del dolore consentirà una migliore ripresa per i pazienti che vorranno usufruirne.

Soverato, trionfo del gusto ed opportunità di sviluppo per un torrone d’eccellenza

La promozione del territorio passa per il gusto, ancor più quando una ricetta unisce due risorse del territorio, la nocciola Tonda di Calabria bio ed il miele di Amaroni per dare vita ad un torrone superlativo, da mangiare tutto l’anno.

Le peculiarità sono state illustrate nel corso di uno show cooking, tenutosi presso l’Istituto professionale di Stato servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera (Ipssoea) di Soverato che ne ha ideato la ricetta con il supporto tecnico di Paolo Caridi, pastry chef di Casa Mastroianni e detentore di diversi Guinness in fatto di torrone.

Prodotti di elevata qualità come nocciole che ne compongono l’80%, il miele 19% e 1% circa di aromi, mandarino, arancia, limone, bergamotto e la cannella per dare un tono tipico natalizio e per i più golosi anche la variante con la copertura di cioccolato fondente al 72%. Prossimo passo il disciplinare per poter produrre un prodotto identitario del territorio.

Un momento che ha dato il via ad una manifestazione, inserita nell’evento nazionale “Nocciola day”, alla decima edizione e intrapresa nell’ambito del progetto di cooperazione “Terre di Calabria.

Su opportunità di sviluppo e valorizzazione delle risorse endogene dell’area delle Serre Calabresi, nella sala consiliare del Comune, si sono confrontati nel corso di una tavola rotonda: rappresentanti istituzionali, esperti del settore e categoria produttiva.

Ernesto Alecci, Consigliere  regionale, Emanuele Amoruso, presidente del Consiglio comunale di Soverato, Renato Daniele, dirigente dell’Ipssoea, Marziale Battaglia, presidente del Gal Serre Calabresi.

Ai lavori ha partecipato Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale, che ha delineato la realtà di una regione che possiede prodotti di grande qualità che di per sé dovrebbero essere fonte di sviluppo indicando la necessità di una politica più vicina alle aziende.

Giuseppe Rotiroti, presidente Ats Tonda bio di Calabria e del Consorzio valorizzazione e tutela nocciola di Calabria, ha invece rimarcato come i produttori contribuiscano alla salvaguardia del territorio, come loro che sono i primi protagonisti della realtà della nocciola nell’area delle Preserre, e specificatamente nei comuni di Cardinale e Torre di Ruggiero, abbiano sempre creduto nella collaborazione a partire dagli anni Sessanta. Nel 2008, la costituzione del Consorzio, quando la realtà corilicola sembrava persa ed è stata invertita la rotta con il recupero dei vecchi noccioleti e l’impianto di nuovi, con l’impegno profuso per produrre un prodotto sempre migliore, fino alla scelta di diversi produttori di convertire la produzione in bio. Il prossimo obiettivo è la trasformazione in loco.

Per Teresa Lagrotteria, vicesindaco del Comune di Amaroni, "la politica di sviluppo locale può portare lusinghieri risultati, dal dicembre 2005 Amaroni fa parte dell’associazione nazionale “Le città del miele”, nata per sostenere e promuovere il riconoscimento delle tipicità dei mieli Italiani.

 Il marchio collettivo comunale “Amaroni mieli – I buoni di Calabria”, ha rafforzato l’identità del territorio e del prodotto.

Diverse ancora le voci che si sono aggiunte al confronto, coordinato da Valerio Caparelli, direttore Accademia nazionale italiana tradizioni alimentari. Tra queste: i docenti dell’Ipssoea, Domenico Origlia, Luigi Quintieri, Daniele Tommaso Mellace.  il maestro pasticciere Paolo Caridi e Walter Placida, presidente Confagricoltura Catanzaro, Giuseppe Palmisani, dirigente di settore.

A concludere l'iniziativa la partecipata degustazione del torrone sul corso di Soverato.

Trecento i quintali di materie prime impiegate per la realizzazione di 20 mila torroncini.

A Soverato il 12 dicembre "Torrone in festa"

È destinata a celebrare il suggestivo e straordinario connubio tra due prodotti di eccellenza, la nocciola Tonda di Calabria bio ed il miele di Amaroni, la manifestazione promossa dal Gal Serre Calabresi, in collaborazione con il Comune di Soverato, l’Istituto alberghiero cittadino e l’Ats Tonda di Calabria bio, prevista per domenica 12 dicembre a Soverato.

Il torrone che sarà possibile degustare è rappresentativo di un ampio territorio ed è stato sapientemente rielaborato dall’Istituto professionale di Stato servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera (Ipssoea) di Soverato, con il supporto tecnico di Casa Mastroianni.

Numerosi i partner istituzionali ed imprenditoriali che patrocinano l'iniziativa: i Comuni di Cardinale, Torre di Ruggiero e Amaroni, il Consorzio valorizzazione e tutela nocciola di Calabria, l’Associazione culturale Nocciola biologica calabrese, l’Associazione nazionale Città della Nocciola, Ama.Mi (Amaroni Miele italiano), l’Associazione Le città del Miele e Amaroni Miele – I buoni di Calabria.

L'iniziativa - che si inserisce nell’appuntamento nazionale Nocciola Day, ricorrenza che compie 10 anni e mobilita i 270 centri corilicoli aderenti alla rete Città della Nocciola - è intrapresa nell’ambito del progetto di cooperazione “Terre di Calabria”.

 Obiettivo della  manifestazione è la promozione di una straordinaria risorsa del paniere agricolo ed agroalimentare, la nocciola made in Italy, per divulgarne la conoscenza ed evidenziarne l'importanza dal punto di vista nutrizionale, culturale, identitario economico e turistico.

Di seguito il programma:

Domenica 12 dicembre, ore 10 show cooking Nocciole & Miele, all’Istituto professionale di Stato Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera.

Ore 15, nella sala consiliare “Bruno Manti” presso il Palazzo di Città, in piazza Maria Ausiliatrice, si terrà la tavola rotonda sul tema “Torrone No&mi: una proposta di eccellenza per la valorizzazione delle produzioni identitarie dell’area delle Serre calabresi.

Porteranno i saluti: Ernesto Alecci, sindaco di Soverato, Emanuele Amoruso, presidente del Consiglio della Città di Soverato, Renato Daniele, dirigente Ipssoea, Marziale Battaglia, presidente del Gal Serre Calabresi e Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale.

Interverranno: Gregorio Muzzì, responsabile Pal Spes: il progetto di cooperazione “Terre di Calabria”, Giuseppe Rotiroti, presidente Ats Tonda bio di Calabria, Teresa Lagrotteria, vicesindaco del Comune di Amaroni – Città del Miele, Domenico Origlia e Luigi Quintieri, docenti Ipssoea, Paolo Caridi, maestro pasticciere di Casa Mastroianni, Daniele Tommaso Mellace, docente di Scienze degli Alimenti dell’Ipssoea, Alberto Statti, presidente regionale Confagricoltura Calabria e Giacomo Giovinazzo, dirigente generale  del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria.

Le conclusioni saranno affidate a Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura Risorse Agroalimentari e Forestazione.

Coordina i lavori: Valerio Caparelli, direttore Accademia nazionale italiana Tradizioni alimentari.

La manifestazione proseguirà alle ore 17, su corso Umberto I con la degustazione del torrone Nocciole & Miele, che sarà allietata dal raduno regionale delle zampogne.

La manifestazione si terrà nel pieno rispetto delle normative anti-contagio Covid 19.

Soverato, la Calabria surreale di Domenico Dara a Liber@Estate

Tra incanto e surreale, il romanzo “Malinverno” di Domenico Dara protagonista del quinto appuntamento con la rassegna estiva “Liber@Estate” a Soverato.

Un autore di straordinario successo, lo scrittore di origini girifalcesi, capace di raccontare una Calabria vera e al contempo, onirica.

“Domenico Dara unisce il talento dei narratori orali a una scrittura sospesa nel tempo: Malinverno è un romanzo pieno d’incanto sui libri, sul potere delle storie, dell’immaginazione, dell’amore” hanno rimarcato, nel presentare la serata, i relatori dell'evento. Dialogo vivace, a più voci, quello proposto a Soverato.

Ad accompagnare l'autore, infatti, altri due scrittori calabresi: Eliana Iorfida e Vinicio Leonetti.
Tra le più belle, longeve e interessanti rassegne estive, “Liber@Estate” ha affidato la direzione artistica alla indiscussa competenza di Daniela Rabia che ha voluto portare a Soverato il meglio della letteratura. Soddisfazione, quindi, per gli organizzatori e per il presidente della Fondazione Scoppa, in modo particolare, l'avvocato Sandro Scoppa, artefice della rassegna.

“Liber@Estate” ha, peraltro, come partner la libreria di Soverato “Noncirestacheleggere,” esempio di capacità imprenditoriale, passione e impegno grazie alla brillante gestione di due giovani donne che hanno saputo tradurre l'amore per la cultura in mestiere: Eleonora Fossella e Maria Grazia Posca.

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Soverato, Gilberto Floriani a Liber@Estate

“Note a piè di pagina. Diario di un bibliotecario impegnato” di Gilberto Floriani ha aperto il terzo incontro d'autore della rassegna letteraria “Liber@Estate” a Soverato.

Riflessioni, quelle di Floriani, tra luci e ombre, sul fare cultura in Italia e, in modo particolare, al Sud e in Calabria. L'autore, introdotto dal saluto del presidente della Fondazione “Scoppa”, Sandro Scoppa, ha dialogato a lungo, nel corso della serata, con la presidente della Fondazione “Nicola Liotti”, Lionella Maria Morano. Soffermandosi sul valore della biblioteca pubblica, intesa come laboratorio attivo di conoscenza dove la memoria lavora per la valorizzazione del patrimonio territoriale, Floriani non ha mancato di evidenziare limiti e ritardi che, in Calabria, chiamano direttamente in causa la Regione con le sue croniche e sempre attuali inefficienze.

Con l'intervento della direttrice artistica della rassegna “Liber@Estate”, Daniela Rabia, passaggio di testimone tra autori.

Dopo Floriani è stata la volta del Collettivo Lou Palanca e del libro “Padre Vostro”. A presentarlo, la giornalista Sarah Incamicia. Dolore e perdono: opera intensa “Padre Vostro”, capace di generare molteplici spunti di riflessione, partendo da una storia vera e drammatica, il delitto di Novi Ligure del 21 febbraio 2001, che venti anni fa sconvolse l’Italia.

La rassegna “Liber@Estate” promossa dalla Fondazione “Scoppa” continua, dunque, a suscitare interesse e a stimolare la costante partecipazione del pubblico. Riscontri positivi anche per la libreria “Non ci resta che leggere”, partner della rassegna e sfondo della location scelta per le presentazioni. “Liber@Estate”, una rassegna di successo che invita alla lettura grandi e piccoli, perché leggere fa sempre bene.

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A Soverato Mimmo Gangemi presenta “Il popolo di mezzo”

Storia romanzata e romanzo storico. Mimmo Gangemi ci regala un grande capolavoro con il suo “Il popolo di mezzo”. Libro protagonista del secondo appuntamento con la rassegna letteraria “Liber@Estate”, a Soverato.

Nello slargo antistante la libreria “Non ci resta che leggere”, introdotto dal saluto del presidente della “Fondazione Scoppa”, l'avvocato Sandro Scoppa e dal commento del giornalista Francesco Pungitore, lo scrittore ha delineato le caratteristiche di un'opera molto apprezzata dal pubblico e dalla critica, tanto da conquistare una candidatura alla più recente edizione del “Premio Strega”.

“Il popolo di mezzo” racconta l'epopea dell'emigrazione italiana, in particolare siciliana, negli Stati Uniti. Né bianchi, né neri: popolo di mezzo, appunto, i nostri connazionali che, nei primi anni del '900, raggiungevano la loro terra promessa, scontrandosi contro un muro di pregiudizi. Sotto i colpi della delusione, i protagonisti sono animati da slanci di ribellione che prendono due strade diverse: la rivolta anarchica bombarola e la sublimazione “colta” nella musica jazz.

La prosa unica e inimitabile di Gangemi raggiunge, in questo libro “duro e struggente”, vette di elevatissimo spessore letterario. La definizione di capolavoro, dunque, appare necessaria e consequenziale.

La rassegna “Liber@Estate” è promossa dalla Fondazione Scoppa, con la direzione artistica di Daniela Rabia. Prossimo appuntamento il 12 agosto, come sempre a Soverato, libreria “Non ci resta che leggere”.

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Depuratore consortile di Satriano, Mercurio: “Il sindaco di Soverato dimentica qualcuno”

Riceviamo e pubblichiamo:

"Quando in un territorio si compie, giungendo a buon fine, la realizzazione di una importantissima opera che cambierà la vita di quella popolazione nell’intero circondario, sicuramente è festa grande ed è più che giusto esultare, tenuto conto che le Amministrazioni comunali in carica debbono ancora affrontare ulteriori e diligenti impegni per la continuazione dei procedimenti amministrativi e della presa di coscienza che finalmente una opera vede la luce dopo anni ed anni di difficoltà di ogni genere.

E’ noto a tutti che per realizzare progetti, per ottenere finanziamenti, per snellire le pastoie burocratiche che imbrigliano questo dannato paese, ne passano di anni, per cui a volte le nuove generazioni non conoscono, ne hanno mai conosciuto, il lavorio continuato ed incessante di chi si trovava ad amministrare nei tempi antecedenti l’opera stessa.

Questo è accaduto precisamente nella preparazione e nell’ottenimento del lauto finanziamento per il Depuratore Consortile, che finalmente giunge all’approdo e che ci vede tutti soddisfatti. Non così si può dire del commento e delle considerazioni che il sindaco di Soverato Ernesto Alecci fa a margine della panoramica foto che troneggia sulle pagine Facebook e che vede immortalate le immagini festanti di molti attuali amministratori.

Quando il sindaco Alecci ringrazia le quattro attuali amministrazioni, che hanno sbrigato le pratiche più recenti di fine percorso, quando ormai la tavola era quasi imbandita, dimentica, non so se per deplorevole svista o per scelta calcolata, di citare il duro e pesante impegno affrontato al tempo dal sindaco Drosi, dal sindaco Mancini, assieme a Davoli e San Sostene.

Al tempo, i cittadini di Satriano lo sappiano, far diventare il Comune di Satriano capofila del Progetto consortile fu opera di Drosi quando, peraltro c’era tra la popolazione, un dubbio dilagante ed alimentato ad arte, circa la bontà e la funzionalità dell’opera. Drosi con la sua amministrazione ci credette, assorbendo però le pesanti accuse di essersi venduto a Soverato chissà a quale prezzo, attirando nel nostro territorio gli escrementi degli altri comuni.

Il sindaco Alecci, che è del mio stesso partito, se lo è ancora, saprà che fino ad ieri Drosi è dovuto intervenire sia in tv che sui giornali per difendere ancora una volta la bontà dell’opera dagli attacchi di Curatola, consigliere di minoranza di Satriano, che ne ha sempre sollevato ampie riserve sul progetto.

Noi non andiamo cercando gloria e non abbiamo fame di riconoscimenti, ma invitiamo chiunque, quando si interviene, a seguire il motto evangelico che così recita: ”Date a Cesare quel che e’ di Cesare. Date a Dio quel che e’ di Dio”, sarebbe molto più giusto, corretto ed onesto”.

Francesco Mercurio, Segretario circolo del Pd di Satriano

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“Cambiamo”, il partito di Toti si struttura a Crotone e Soverato

Prosegue in Calabria la campagna di radicamento e organizzazione territoriale di “ Cambiamo con Toti”  – Coraggio Italia”.

La partecipazione, in questi giorni, a diversi appuntamenti organizzati dai coordinamenti regionale e provinciali del senatore Gaetano Quagliariello (oggi allo ore 17.00 sarà a Filadelfia, nel Vibonese) ha rafforzato lo slancio per insistere con un progetto che intende far svoltare la Calabria e porla al centro dello sviluppo dell’intero Paese.

Il banco di prova saranno le prossime elezioni regionali. “Cambiamo” correrà con proprie liste nell’ambito dello schieramento di centrodestra.

Anche in vista dell’appuntamento elettorale, si lavora per “mettere a punto” l’organizzazione del partito.

Nelle ultime ore chiusi altri due cerchi.

Il senatore Francesco Bevilacqua, coordinatore calabrese di “Cambiamo”, ha designato Domenico Arcuri e Pietro Mancini, rispettivamente, coordinatori cittadini per Crotone e Soverato.

«Due amici – sottolinea Bevilacqua – che condividono con noi la volontà e il desiderio di fare una politica diversa, quella che pone al centro i cittadini e i territori in vista di in immediato rilancio della nostra regione fondato sulla promozione del dialogo e del confronto con le realtà locali».

Domenico Arcuri, 60 anni, presidente dell’Ordine dei Commercialisti della città pitagorica dove vive ed opera, ringrazia «il senatore Franco Bevilacqua, l’amico Franco, con il quale sono bastate poche battute per intenderci, e per capire che era un colloquio tra due persone perbene».

Arcuri nell’accettare «di far parte di questa corrente moderata del centro destra»  promette di «assolvere all’incarico con l’entusiasmo e la determinazione che non mi sono mai mancate».

Poi una breve analisi: «Il periodo di crisi che attanaglia la regione ed il crotonese è sotto gli occhi di tutti.

Una crisi accentuata ancora di più dalla pandemia che ha fatto lievitare l’incertezza e la confusione per le nostre imprese ed i lavoratori autonomi».

Scelta giovane a Soverato. Pietro Mancini, 30 anni,  imprenditore,  rappresenta la volontà del partito di puntare su nuove leve.

«Una nomina, per la quale ringrazio il senatore Bevilacqua, che mi riempie di orgoglio -  evidenza -. L’intento è quello di coinvolgere altri giovani per divenire protagonisti del futuro e nasce nell’ambito di un coinvolgimento che dia vita a una sorta di laboratorio di idee e proposte su cui poter discutere e confrontarsi».

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