Futuro dei giovani in Calabria, “Cambiamo con Toti” incontra gli elettori a Soverato

Futuro dei giovani in Calabria; elezioni regionali  e radicamento del partito sul territorio.

Viaggerà su questi argomenti l’iniziativa di “Cambiamo con Toti” in programma domani a Soverato.

L’incontro vedrà la partecipazione, tra gli altri, del coordinatore regionale del partito, il senatore Francesco Bevilacqua, del senatore Gaetano Quagliariello (in Calabria fino ai primi giorni della prossima settimana), responsabile Enti locali della creatura fondata dal presidente della Liguria Giovanni Toti,  e del coordinatore provinciale di Catanzaro, l’ex sindaco di Soverato Raffaele Mancini, fresco di ingresso nella direzione nazionale.

Presenti anche esponenti del coordinamento regionale e dei coordinamenti provinciali, iscritti e simpatizzanti.

L’iniziativa  è attesa per le ore 17 in un noto locale sul lungomare della città ionica.

“Cambiamo con Toti!” correrà con proprie liste, nell’ambito dello schieramento di centrodestra, alle prossima tornata elettorale per il rinnovo degli organi di governo della Regione Calabria.

“L’iniziativa – fanno sapere gli organizzatori - avverrà nel rispetto delle regole imposte dall’emergenza sanitaria”.

Soverato – Mancata risposta alle interrogazioni, Azzurra Ranieri si rivolge al prefetto

Soverato - «Continua la violenza alla democrazia». La “denuncia” è del consigliere d’opposizione al Comune di Soverato, Azzurra Ranieri.

Parole dure, testimonianza di un rammarico finito nell’istanza indirizzata al prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta.

“Violazioni dell'obbligo di risposta nei termini di legge alle Interrogazioni”, è scritto nell’oggetto della missiva.

«Con rammarico, ma sono stata costretta a chiedere l’intervento del rappresentante governativo – sottolinea Ranieri – . Dal mio insediamento ho presentato diverse interrogazioni: non ho ricevuto risposta nemmeno ad una».

L’obiettivo è che il «Prefetto riesca a ripristinare la legalità e ad impedire che continuino questi atteggiamenti omissivi da parte di questa amministrazione comunale» incalza il consigliere che elenca alcune delle istanze e interrogazioni presentate da quando siede sui banchi del consiglio comunale e rimaste senza riscontro: “Richiesta bilancio nel periodo di emergenza Covid e relazione su fondi richiesti per emergenza” (consiglio comunale Ottobre 2020); “Piano distribuzione degli impianti in relazione ad antenne su municipio” (febbraio 2021); “Richiesta di ordinanza per regolamentare assembramenti” (febbraio 2021).

E ancora: “Richiesta monitoraggio e tamponi ad operatori ecologici” (19 marzo 2021); “Interrogazione per la sicurezza sul lavoro di tutti i dipendenti comunali, oltre che verifica della sicurezza ditta “Ecoservizi” e sanificazione locali comunali e scuole” (marzo 2021); “Contratto locazione acquario” (aprile 2021); “Richiesta abbattimento manufatto che ha ridotto parcheggi ospedale” (maggio 2021).  

«Silenzio assoluto da sindaco e assessori – insiste Ranieri - . L'unica risposta che ho ricevuto, relativamente alla sicurezza sui luoghi di lavoro, è stata da qualche dipendente che per timore mi ha chiesto di rimanere anonimo, ma mi ha confermato che nessuno di loro è mai stato sottoposto a visita medica, né tantomeno possiede dispositivi di sicurezza idonei alle proprie mansioni».

Proprio la sicurezza è argomento che alla Ranieri sta molto a cuore. «L’interrogazione sulla questione – evidenzia ancora -  non può rimanere in un cassetto o lanciata sul tavolo durante un consiglio comunale con un atteggiamento arrogante da chi dovrebbe garantire ogni cittadino!  Tutte le azioni correttive che vi necessitano non possono essere trascurate. La mancanza di sicurezza sul lavoro causa tragedie, non possiamo rimanere in silenzio! E se un manutentore dovesse tagliarsi una mano perché non adeguatamente protetto?  Cosa risponderemmo, poi, quando in silenzio siamo stati tutti complici?»

Ranieri è sicura: «Dove non vengono garantiti i diritti di un consigliere comunale viene violato il diritto di informazione e azione della cittadinanza tutta.  Siamo giunti al capolinea, il “Sistema Soverato” è oltremodo irrispettoso e vergognoso. Vi è un ufficio che commette abusi e omissioni ogni giorno e tutto tace, vi è una Amministrazione che ha un atteggiamento omissivo e prepotente e non consente che sia esercitata la democrazia.  L’unico a pagarne le conseguenze è il singolo cittadino».

Quindi conclude: «Siamo arrivati alla frutta: facciamo la riffa delle scarpe e non troviamo il tempo di rispondere  ad istanze e interrogazioni?».

Soverato, Ranieri: "L'ospedale è una struttura nel deserto».

«Ospedale civile di Soverato, una struttura al centro con fuori il deserto».

Lo afferma senza giri di parole Azzurra Rita Ranieri, capogruppo di minoranza al comune di Soverato.

«Il diritto alla salute - aggiunge - non è una scelta arbitraria. Parlare di sanità, significa affrontare seriamente ogni problematica, e oggi anche chi deve effettuare i vaccini si trova a dover sperare di avere la possibilità di parcheggiare! Non riempiamoci solo la bocca di frasi fatte, compiamo azioni necessarie!»

Il consigliere d'opposizione fa sapere di avere depositato istanza di revoca della delibera n. 42/2017 con cui il Consiglio comunale, con tanto di permesso di costruire in deroga per un interesse pubblico, diede l’ok alla realizzazione di un manufatto da destinare ad ufficio e deposito.

Ranieri insiste: «Il “sistema Soverato”, come ormai mi piace allegramente definirlo, rimane troppo spesso inerme ed incapace di dare risposte serie. Da quattro anni, nell’area precedentemente destinata a parcheggio, esiste un manufatto incompleto che, nei fatti, impedisce a pazienti, medici e personale sanitario di accedere liberamente alla struttura.

Nei fatti, e non solo, l’interesse pubblico prospettato nella delibera del 2017 sembra ampiamente superato lasciando spazio ad un nuovo e preminente interesse diffuso e collettivo, quale la libera fruibilità del presidio ospedaliero»

Sottolinea ancora l’esponente dell’opposizione: «È pressoché assurdo che il cittadino che abbia necessità di accedervi rimanga congestionato in un tunnel alla ricerca di un parcheggio, che molte volte diventa un parcheggio di fortuna che mette a repentaglio la sicurezza stradale della zona.

Tra l’altro, appare palese che le aree destinate a parcheggio non bastano a soddisfare l’esigenza degli utenti senza dimenticare l’operato della polizia locale (legittimo secondo il Codice della strada) che giornalmente multa i cittadini che, paradosso, si trovano dinnanzi alla scelte se curarsi o pagare la contravvenzione».

Ranieri nel sottolineare i «notevoli disagi per chiunque si rechi all’ospedale di Soverato, unico centro dove potersi curare liberamente nell’arco di 40 km a Nord (ospedale di Catanzaro) e 70 a sud (nosocomio di Locri) evidenzia come «l’occupazione dell’area, oltre ad apparire come l’ennesima inutile opera realizzata (parzialmente) con soldi pubblici, nega un diritto fondamentale, quello alla salute.

Oggi l’unico interesse pubblico è quello di revocare la delibera di Consiglio, emettere (come anche chiedo nell’istanza) una ordinanza di demolizione per restituire il parcheggio a tutti i cittadini di Soverato e del comprensorio  ed annullare tutte le sanzioni per divieto di sosta».

Poi conclude: «Chi si reca in ospedale non va certo per giocare a carte! E se non si ha un Piano parcheggi idoneo non è giusto sanzionare gli utenti»

Soverato, lo studente liceale Giulio Carchidi è Alfiere della Repubblica

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha conferito l'attestato d’onore di Alfiere della Repubblica allo studente del Liceo Classico Salesiano di Soverato Giulio Carchidi.

Diciotto anni, originario di Gasperina (Cz), Carchidi è stato inserito in un elenco di ventotto giovani che “nel 2020 si sono distinti per l'impegno e le azioni coraggiose e solidali, e rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia”.

A Carchidi è stata riconosciuta “la sua generosa opera di volontario, divenuta particolarmente intensa nelle settimane del lockdown. Grazie al lavoro di promozione e di organizzazione svolto insieme al gruppo giovani dell’Avis ha contribuito alla raccolta del sangue in un periodo in cui ne era emersa una carenza”.

Già presidente dell'Interact Club di Soverato (l'associazione dei giovani rotariani), nonostante la giovane età, Carchidi è da tempo particolarmente attivo nel mondo del volontariato e della cultura nel comprensorio di Montepaone e Soverato.

Promotore di iniziative di solidarietà, convegni e incontri pubblici, il neo Alfiere della Repubblica non ha nascosto la sua emozione per la prestigiosa nomina.

“Essere Alfiere della Repubblica - ha commentato - implica una grande responsabilità, non lo considero il raggiungimento di un traguardo ma l’inizio di un maggiore impegno ed un grande onere cui fare fronte nel resto della mia vita, all’insegna del servizio alla comunità in cui vivo”. Plauso dal progetto culturale “Naturium” di cui Carchidi è uno “storico” collaboratore.

 “Un traguardo - ha scritto Giovanni Sgrò - che gli darà tanta responsabilità e soprattutto l’impegno di essere un riferimento per i tanti coetanei! Questo riconoscimento è il frutto del lavoro verso la comunità e verso i tanti giovani che la popolano. Per Giulio è l’inizio di uno straordinario percorso”.

Verso le Regionali, il movimento “Mediterraneo è Calabria” pronto alla sfida

Riceviamo e pubblichiamo

“Le elezioni regionali chiamano, il movimento “Mediterraneo è Calabria” risponde.

Da qualche settimana il sodalizio politico che ha sposato il progetto  “Cambiamo!” (il partito fondato dal governatore della Liguria Giovanni Toti) e stretto alleanza con il Partito dei Pensionati, ha iniziato le “grandi manovre”.

Tradotto: si lavora alacremente alla formazione delle liste  per essere della partita (anche se con spirito critico) nella metà campo del centrodestra.

Va anche in questa direzione  l' incontro di qualche giorno addietro a Soverato.

Segnali chiari quelli lanciati dal coordinatore regionale Francesco Bevilacqua, da quello provinciale di Catanzaro Raffaele Mancini e dal presidente del Partito dei Pensionati  Mario Luzzi.

«La Calabria in questo momento storico deve e può diventare la nuova locomotiva d'Italia» hanno ripetuto più volte i tre.

In platea il sì convinto di candidati, sindaci del comprensorio, amministratori locali, simpatizzanti e cittadini.

Nel corso dell'incontro è stata più volte ribadita la necessità di insistere sulle valore delle "competenze".

Il prototipo dei candidati deve incarnare l’emblema di persone credibili e affidabili per dare sfogo a un progetto “calabrogentrico” in cui uomini e donne sono chiamati in egual misura a fornire il loro contributo.

Che, sin d'ora, si annuncia essere un virtuoso percorso di coinvolgimento delle eccellenze calabresi, pronte a mettersi al servizio di territori e popolazioni.

«Non dobbiamo vergognarci della nostra terra della quale occorre far rifiorire le potenzialità inespresse e mai sfruttate, sia per incompetenza delle classi politiche che si sono succedute, sia per la presenza di un contropotere criminale con il quale la politica è spesso scesa a patti, sia anche per un contesto sociale portato alla rassegnazione e all’attesa che altri risolvano i problemi», l'altra idea  cardine sottolineata a più riprese.

“Mediterraneo è Calabria” intende ridare dignità alla regione e punta molto sulla voglia di riscatto e sul desiderio di rinascita di una terra per molto tempo sedotta e abbandonata.

Ecco perché nella sala allestita (e occupata) nel pieno rispetto delle norme anti – Covid il secco no” all’assistenzialismo ha camminato di pari passo con il “sì” deciso a uno sviluppo vero, infrastrutture utili, lotta seria alla criminalità.

«È il momento di prendere concretamente in mano il nostro destino  con la consapevolezza che stiamo dando vita a un progetto che, indipendentemente  dal risultato delle Regionali, intende proiettarsi  nel futuro e mettere radici sui territori in modo da rappresentare un sicuro punto di riferimento per chi auspica un reale cambiamento delle sorti della regione», le conclusioni unanimi tratte a conclusione dell'iniziativa”.

“Cambiamo!” e “Mediterraneo è Calabria”

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Coronavirus, infermiera positiva all'ospedale di Soverato. Sospese le visite ambulatoriali

Un’infermiera in servizio nel reparto di Medicina dell'ospedale di Soverato è risultata positiva al covid 19.

Il contagio della donna potrebbe essere legato al focolaio della palestra di Catanzaro Lido, dove due giorni fa sono risultate positive tre persone, tra cui due istruttori.

Le attività ambulatoriali del nosocomio sono state sospese (garantito il funzionamento del pronto soccorso e del servizio dialisi) per consentire le operazioni di sanificazione straordinaria, mentre si sta procedendo ad effettuare i tamponi al personale sanitario.

Soverato, Gagliardi: “Referendum? Si risparmia di più dimezzando lo stipendio dei parlamentari”

“Ci sarebbero almeno 870mila ragioni per votare il taglio dei parlamentari. Tradotto in euro, è quanto percepiscono deputati e senatori dopo un'intera legislatura: quasi un milione di euro in cinque anni (e per fare cosa...poi)! Ma, proprio per questo, più che ridurre il numero degli eletti, perché non decurtare subito del 50 per cento quelle indennità, inclusi rimborsi e assegni?”. E' la proposta, consegnata in una nota stampa, a firma di Antonello Gagliardi, ex consigliere comunale di Soverato e attuale leader del movimento politico “Semplicemente Soverato”. “In attesa del referendum - scrive - sappiamo che, in caso di vittoria del sì, i membri del parlamento italiano diminuirebbero dagli attuali 945 a 600. Ma così non verrebbero intaccati i costi della politica. Anzi, nessuno ci può garantire che quegli stipendi, inimmaginabili per un qualsiasi comune cittadino, possano lievitare ancora di più. Peraltro, un taglio così drastico di partecipazione politica, sia a Montecitorio che a Palazzo Madama, minerebbe pesantemente il funzionamento delle istituzioni e della nostra democrazia. Non tanto per l'aspetto legato alla rappresentanza territoriale (che, purtroppo, già adesso non esiste) quanto, piuttosto, per quello che sarà il ruolo di una eventuale minoranza, inevitabilmente ridotta ai minimi termini”. Secondo Gagliardi, dunque, “il vero risparmio sulla spesa pubblica andrebbe individuato nella netta riduzione delle somme attualmente percepite da deputati e senatori, abbassando l'importo dai circa 14mila e 500 euro di oggi a non più di 7mila euro totali. Cifre che credo comunque più che sufficienti per garantire l'esercizio delle funzioni richieste e una vita più che dignitosa”. “Una operazione simile - conclude Antonello Gagliardi - si potrebbe realizzare facilmente, nella nuova legge di bilancio, senza aggravi di spese o altro, rendendo anche inutile lo spreco di soldi per allestire i seggi del referendum”.

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Soverato al voto, Cilurzo: “Soliti burattinai hanno ucciso la democrazia”

“C’era la pressante necessità di ridare alla città quella partecipazione che aveva caratterizzato la vita politica in questi decenni, ma i burattinai di turno hanno ucciso la democrazia. Soverato è stata umiliata, offesa e ridicolizzata in quello che possiamo considerare il momento più buio delle sua storia politica”.

È tranchant l'analisi di Vincenzo Cilurzo, già presidente del consiglio comunale e attivo componente del movimento politico “Semplicemente Soverato”. Sodalizio che ha deciso di non partecipare alle prossime elezioni amministrative di settembre, dopo una serie di trattative di seguito ricostruite nel loro evolversi.

“La paura di perdere di fronte una maggioranza uscente che partiva con il favore dei pronostici - scrive Cilurzo - non doveva rappresentare un limite e, per questo, come Semplicemente Soverato abbiamo lavorato per dare alla città un consiglio comunale dignitoso e qualificato, che rappresentasse la comunità, fatto da una maggioranza, organo di indirizzo e programmazione, e una minoranza il cui  ruolo, responsabilmente, doveva necessariamente concretizzarsi nella verifica e controllo degli atti amministrativi e nella concreta possibilità di essere interprete di proposte alternative. Le minoranze vanno intese come amministratori della legittimità degli atti, proprio perché le norme attualmente in vigore attribuiscono loro, oltre che un ruolo politico, anche e soprattutto un ruolo di controllo sulla legittimità degli atti al punto da incorrere in possibili forme indirette di responsabilità”.

Ma, nella vicenda soveratese, si sono inserite “menti occulte che hanno ostacolato questa volontà di ridare dignità al Consiglio comunale della terza città della provincia di Catanzaro”.

“Per chi come noi - spiega Cilurzo, - gli unici nell’assordante silenzio di tutta la politica soveratese, ha seguito gli atti amministrativi dell’attuale maggioranza, questo obiettivo era prioritario. Dopo l’apertura a tutte le forze politiche presenti in città, pur facendo i dovuti passi indietro, ci siamo imbattuti in contesti vaghi e confusi per i quali la coerenza ci ha posto nella condizione di non scendere a compromessi di fronte all’ostinatezza di chi ha voluto veicolare un chiaro messaggio di disaffezione per questa città a scapito delle proprie interessate imposizioni”.

E così sono spuntati “movimenti che si sono disciolti strada facendo, per paura di competere con un avversario già dato, sulla carta, vincente. Altri che, con tracotanza, hanno imposto la propria candidatura a sindaco, senza nessuna possibilità di confronto su programma e compagni di viaggio. Infine altri che, restii nel volersi apparentare con altre realtà presenti sul territorio, non hanno mantenuto la stessa linea in altri comuni”.

Quanto al centrodestra “fortemente vocato in città e che vantava commissari, coordinatori, segretari di partito, simpatizzanti e militanti, ha palesemente lasciato intendere una chiara e interessata quiete di chi opportunisticamente aspettava di salire sul carro dei vincitori, pronti a sostenere ed allearsi con una lista a guida Pd”. 

E nessuno che abbia detto una parola “sulla disastrosa situazione economico-finanziaria dell'ente, che rimane ancora in attesa di essere sentenziata (Piano di riequilibrio finanziario pluriennale riformulato datato 28 febbraio 2018) e su cui la maggioranza uscente che, per inciso, non ha neanche assolto l'obbligo di pubblicazione della relazione di fine mandato, si è impegnata a ripianare il debito attraverso le solite aliquote e tariffe dei tributi nella massima misura consentita”.

“In un contesto - conclude Cilurzo - dove in un quadro di  pre-dissesto è mancato il pluralismo e la partecipazione, il contributo della politica avrebbe sicuramente concorso ad arricchire e stimolare l’azione amministrativa di una maggioranza che ha svolto mediocremente l’ordinario senza mai incidere significativamente in tutti quei provvedimenti straordinari quali Psc, Piano Spiaggia, Piano Urbano del Traffico, rilancio del centro storico, che avrebbero ridato alla città quella identità capace di rilanciarla strategicamente e strutturalmente e, di  conseguenza, in termini turistico-commerciali. Il futuro della città sarà e rimarrà ancora in mano a chi, pur di non dichiarare il dissesto e limitare le relative conseguenze sul piano politico, con delibera di consiglio comunale n. 12 del 27/07/2020 ha approvato un disavanzo di amministrazione di 13.080.786 euro che la stessa maggioranza o, meglio, noi cittadini, con i tributi al massimo, dovremo ripianare nei prossimi 25 esercizi finanziari dal 2020 al 2044. Ma di questo nessuno se ne interessa… tanto Soverato rimane la città più ricca della Calabria!”. 

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