Botti di Capodanno, le raccomandazioni della polizia di Stato

È risaputo che con l’approssimarsi dell’arrivo del nuovo anno s'intensifica l’accensione di prodotti pirotecnici.

Come ampiamente comprovato dalle statistiche, ogni anno si verifica un numero altissimo di incidenti, spesso causati dalle modalità improprie dell’utilizzo dei prodotti pirotecnici e dalla mancata osservanza delle necessarie cautele e precauzioni indicate sulle confezioni dei prodotti stessi.

L’accensione di fuochi, peraltro, oltre ad essere possibile causa di gravi danni fisici, determina disturbo, se non turbamento, alla quiete e alla tranquillità dei cittadini.

Tali prodotti producono, altresì, alterazioni sul comportamento degli animali, con possibili riflessi sul loro stato di salute.

La polizia di Stato vuole, pertanto, sensibilizzare i cittadini a non utilizzare o a limitare al massimo l’utilizzo dei “botti” ed a privilegiare, invece, l’utilizzo di artifici che valorizzano i giochi di luce e che producono effetti scenici gradevoli e meno dirompenti.

In ogni caso, ai “consumatori” di tali articoli viene rivolto un forte appello ad un uso responsabile, che presuppone l’adozione di tutte le cautele e gli accorgimenti necessari a prevenire rischi per la propria e l’altrui incolumità.

La polizia invita, pertanto, i cittadini ad evitare di utilizzare i “botti” nei luoghi di aggregazione o, comunque, in quelli affollati, nelle aree a rischio di propagazione degli incendi, nei pressi di ospedali, scuole, luoghi di culto e nelle vicinanze di monumenti, edifici o aree a valenza storica, archeologica, architettonica, naturalistica o ambientale.

Massima attenzione dovrà essere rivolta alla presenza di bambini o altri soggetti deboli, che dovranno essere sempre tenuti a debita distanza ed in condizioni di sicurezza.

Il tutto all’insegna di gioiosi festeggiamenti scevri da incidenti che talvolta assumono i caratteri della tragedia.

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Aspettano l'ultimo dell'anno per svaligiare una banca, messi in fuga dai carabinieri

Hanno aspettato l’ultimo dell’anno per entrare in azione, ma il loro piano è stato vanificato da un imprevisto.

Cinque persone avrebbero voluto, infatti, mettere le mani sullo sportello bancomat della filiale della banca Credito cooperativo di Sellia Marina.

Per portare a segno il colpo, la banda si era procurata una pala meccanica, passamontagna e guanti.

A sventare il piano, è stato un carabiniere libero dal servizio che, dal balcone di casa, ha notato movimenti sospetti nel piazzale antistante l’istituto di credito ed ha allertato i colleghi.

Sul posto è giunta una “gazzella”, la cui sirena ha messo in fuga i ladri, che hanno fatto perdere le loro tracce.

I carabinieri sperano, ora, di dare un volto ai malviventi, grazie alle immagini immortalate dalle telecamere di videosorveglianza.

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Filadelfia. Concerto di Capodanno, l’Orchestra “Gemelli” incanta la platea

Grandissimo successo ed un Auditorium strapieno – tanto che non sono potute accedere alla sala decine di persone – ha accompagnato il capodanno 2017, con la esibizione dell’Orchestra di Fiati “G. Gemelli” di Filadelfia.

Preceduta dall’esibizione della “Junior Band Gemelli”, orchestra giovanile della stessa Associazione, formata tutta da giovanissimi che hanno eseguito un piccolo ma entusiasmante concerto di apertura, diretti, nell’occasione, dai Maestri Massimo Campisano, Giovanni Rondinelli e Giovanni Bartucca, con l’ausilio dei Tutor: Maestri Francesco Conidi e Angela Marrella, Bruno Bartucca e Viro Torchia, Giovanni Bartucca e Andrea Carchedi; di seguito l’Orchestra Gemelli diretta dai Maestri Francesco Conidi e Massimo Campisano, ha eseguito un programma interamente rinnovato, così come nella sua tradizione, frutto di passione e meticolosa preparazione.

Alla manifestazione, assente giustificato il sindaco Maurizio De Nisi, neo papà, a cui tutta la platea a riservato un affettuoso saluto, erano presenti il vicesindaco Antonio Carchedi, gli assessori Rosalba Galati e Concetta Raimondi, i neo consiglieri provinciali Franco Gugliotta e Pino Pellegrino, la consigliera Stefania Mazzotta; Carmelo Nobile anche in rappresentanza del sindaco di Francavilla Angitola, il capitano Rosario Masdea della Guardia di Finanza, la dirigente scolastica Franca Viscone, la segretaria Adriana Avventura, presidenti di associazioni presenti sul territorio; a tutti i partecipanti il presidente Bruno Caruso ha espresso il saluto di tutti e l’augurio di un sereno nuovo anno, sottolineando il grande lavoro che tutti hanno svolto per raggiungere il traguardo artistico ormai consolidato. Calatasi nei panni di brillante presentatrice, la dottoressa Angela Mancari, ha dato il via al repertorio dell’Orchestra Gemelli che ha eseguito come primo brano la Carmen di G. Bizet, diretta dal M° Giovanni Rondinelli; di seguito, dirette dai Maestri Francesco Conidi e Massimo Campisano: Queen’s Park Melody di J. De Hann, A Song For Japan, Fulget Dies, Pagina D’Album, The Lord Of The Rings, Moondance e per chiudere Knockin’On Heavens Door di Bob Dylan. Da sottolineare le grandi performance dei solisti: M° Domenico Umbro I° clarinetto dell’Orchestra; prossimo M° Andrea Carchedi al Trombone; M° Giovanni Bartucca alla Tromba, oltre a tutti gli splendidi sessanta musicisti dell’Orchestra Gemelli. Tra gli applausi scroscianti della platea tutta in  piedi, è stato concesso il bis della Carmen diretta da Giovanni Rondinelli, accompagnata dal battito cadenzato degli ascoltatori che hanno apprezzato in maniera particolare la brillante esecuzione del programma.

Spara decine di colpi di fucile per festeggiare il Capodanno, denunciato

Un 59enne di Crotone è stato denunciato dalla Polizia di Stato con l'accusa di aver esploso cinquanta colpi di fucile dal balcone di casa per festeggiare il Capodanno. 

Nel corso di una normale attività di perlustrazione, gli agenti della Questura della città pitagorica hanno notato nei pressi dell'abitazione del 59enne diversi bossoli di pistola e fucile.

Ipotizzando che i proiettili fossero stati esplosi nel corso dei festeggiamenti di Capodanno, i poliziotti hanno proceduto ad un controllo nella casa dell'uomo denunciato. Sul terrazzo, gli agenti hanno rinvenuto numerosi bossoli per fucile dello stesso calibro e della stessa marca di quelli rinvenuti in strada.

Il 59enne, titolare di porto di fucile per uso sportivo ed in possesso di un fucile e una pistola semiautomatici, è stato denunciato, mentre le le armi sono state sottoposte a sequestrate.

 

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Meteo: sole e gelo a Capodanno, le previsioni sulle Serre

Sarà un Capodanno gelido. Nonostante il bel tempo le temperature rimmarranno piuttosto basse su tutta la Penisola. A partire da lunedì 2 è previsto, invece, un peggioramento delle condizioni meteo con una perturbazione che porterà pioggia e neve in quota. Il maltempo durerà fino a martedì 3, mentre a partire da mercoledì 4 è previsto un discreto miglioramento.

Secondo gli esperti del portale web ilmeteo.it "Proprio nel fine settimana di Capodanno si smorza il flusso di aria gelida che ha interessato soprattutto il Sud. Già da oggi si attenueranno nuvole, vento e freddo diurno. Per un paio di notti le nebbie torneranno in Valpadana e rappresenteranno l'unico elemento che potrebbe disturbare la notte di San Silvestro, riducendo la visibilità specie nella fascia centrale a cavallo del Po; per il resto sarà una notte stabile e con un freddo normale per la fine di dicembre. Il primo dell'anno vedrà ancora molte schiarite, ma con i primi segnali di cambiamento a fine giornata. Tra il 2 e il 3 del mese è atteso un cambiamento della circolazione atmosferica con l'instaurarsi di correnti nord-occidentali, che indirizzeranno una perturbazione verso l'Italia con effetti principalmente al Centrosud e con il Nordovest e il settore alpino quasi del tutto saltati dalle precipitazioni"

Per quanto riguarda il territorio delle Serre, per domani le previsioni segnalano cielo coperto o poco nuvoloso con temperatura compresa tra 1 e sei gradi.

Una debole pioggia dovrebbe caratterizzare il pomeriggio di lunedì 2. In compenso, la colonnina di mercurio salirà di qualche grado, con la massima che si attesterà sui 7 gradi.

Cielo instabile con temperatura in costante risalita fino a venerdì 6 quando il termometro precipiterà nuovamente sotto lo zero.

Filadelfia, grande attesa per il Concerto di Capodanno

Anche quest’anno si rinnova il tradizionale Concerto di Capodanno organizzato dall’Associazione “Diapason - Giovanni Gemelli” di Filadelfia, che è divenuto, ormai, un appuntamento culturale  fisso e  richiama tanti appassionati da tutta la regione. L’Orchestra di Fiati  “Gemelli”, con un repertorio completamente rinnovato ed accattivante, frutto del quotidiano lavoro dei Maestri Francesco Conidi e Massimo Campisano e di tutti i musicisti, la gran parte dei quali già diplomati o diplomandi al Conservatorio, rinnoverà gli entusiasmanti appuntamenti delle passate edizioni.

Con una grande novità, l’esordio, ad apertura di concerto della Junior Band Gemelli; una orchestra composta da soli giovani e giovanissimi che si è già esibita presso le scuole di Filadelfia, grazie alla disponibilità dei dirigenti scolastici e che ha trascinato l’uditorio con esecuzioni di grande livello. Un nuovo progetto per aprire le porte della musica e della cultura a tutti i ragazzi/e della nostra cittadina, contribuendo alla crescita civile di Filadelfia e ad allontanare dalla strada i ragazzi che con entusiasmo si avvicinano al mondo della musica. L’Associazione Gemelli quindi, continua nella sua attività altamente culturale, nel solco delle grandi iniziative intraprese in questi anni: ricordiamo tra le altre cose, la Prima Nazionale della Missa di Santa Cecilia del celebre compositore olandese Jacob de Hann, nell’ambito del Festival Europeo di Musica di Filadelfia, eseguita anche a Scilla, unitamente al Coro di Reggio Calabria;  per passare al Concorso di Unteragere in Svizzera del maggio 2015, dove l’Orchestra ha partecipato  rappresentando l’Italia e la Calabria, classificandosi seconda su venti gruppi orchestrali; alla collaborazione con il M° Laserra Ingrosso della Banda della Guardia di Finanza; alle prestigiose collaborazioni con strumentisti di fama internazionale.

Tornando al Concerto di Capodanno, sarà eseguito un repertorio completamente rinnovato, con brani originali per banda, cover di musica pop e rock, grandi classici. Per un inizio d’anno di grande musica e cultura augurando a tutti un 2017 pieno di sorrisi.

Le aggressioni sessuali di Capodanno in Germania alzano un muro contro l'integrazione

Il nuovo anno si apre con non poche remore sul fronte integrazionista. I fatti di Colonia confermano che la linea seguita dall’Europa, di accoglienza e contrasto all’immigrazione, non produrrà i frutti sperati. Ancora una volta si assiste ad episodi che, sì, alimentano l’odio razziale e nutrono la retorica dell’autocompiacimento dei precursori – spesso affiliati alle destre estreme- dell’anti-multiculturalità, ma al contempo non possono essere sottovalutati o relegati nella pur sporadicità degli accadimenti, a mero titolo di coda. La mancanza di veri e propri programmi di inserimento all’interno della società, fa sì che, pur condividendo il medesimo spazio, non si generi un’automatica condivisione di valori comuni. Non è un caso che "i palpeggiatori" fossero tutti appartenenti alla religione islamica, in quanto, pur prendendo le distanze dal considerare il connubio islamico-terrorista o, nel caso di specie, islamico-maschilista, o addirittura misogino nei confronti delle donne cosiddette occidentali, non si può negare che vi siano differenze sul campo dell’educazione e del rapporto con le donne. Vivendo in una condizione sociale di degrado che, in buona parte, è considerata di responsabilità occidentale, non è difficile covare una sorta di repulsione, quasi un vero e proprio odio nei riguardi di chi incarna quell’apertura, quel progresso che, disdegnando dogmi religiosi di ogni natura e sorta, si dimostra come soggetto di "scandalo" agli occhi di quanti, ignorando ed essendo purtroppo ignorati, inneggiano, o forse solo è questione di abitudine, ad uno stile di vita improntato su una figura femminile per certi versi affievolita. L’umorismo becero del leghista Matteo Salvini che, ricordiamo, acclama a gran voce una castrazione chimica nei confronti dei responsabili degli atti ripugnanti di Capodanno, schiva il progetto europeista, laicista ed umanista che con gravi difficoltà tenta di affermarsi in nazioni come l’Italia, che vivono una profonda crisi economico sociale e di facile pregiudizio nei confronti dei fratelli immigrati.  L’auspicio umanista è di saper cogliere la divergenza tra un gruppo di villani che, emulando il gorilla descritto dal grande De Andrè, si sono avventati su innocenti ragazze come maiali sulle ghiande. Giovani vittime che, avendo l'unica colpa di voler festeggiare nella spensieratezza della piazza, sono state costrette a subire le violenze gratuite di questi. La stessa comunità afro/islamica si discosta da simili azioni vergognose e condanna quanti, in nome di nessuno, contribuiscono ad irrigidire i già delicati dialoghi tra diverse etnie, in un momento di particolare tensione accentuata dopo i fatti di Parigi.

 

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Il significato del Capodanno e l'usanza serrese della "Strina"

Non c’è essere umano che non si aspetti che il nuovo anno sia migliore del vecchio. Non è un caso che la notte di San Silvestro venga generalmente accompagnata da fuochi d’artificio, botti e tappi di spumante, con i quali, icasticamente, si scaccia il vecchio anno e si saluta il nuovo.

Non è un caso, neppure, che l’ultimo giorno dell’anno sia dedicato proprio a San Silvestro, ovvero al papa sotto il quale l’Impero romano da pagano divenne cristiano.

Uno spazio temporale, quindi, in cui i diversi simboli richiamano l’idea di transizione. Del resto, anche, dal punto di vista astrologico, il passaggio da uno stato ad un altro, inizia il 21 dicembre con il solstizio d’inverno cui, segue, il 25 la nascita del nuovo sole. Un giorno speciale, dedicato alla “Festa del sole”, che, ricorda Cattabiani, “ era diventata il culto più importante di Roma verso la fine del III secolo per l’influenza delle tradizioni orientali. L’imperatore Aureliano, originario della Dacia Ripensis e figlio di una sacerdotessa del sole, istituì addirittura il culto statale del Comes Sol Invictus, la cui festa, il dies Natalis Solis Invicti, divenne il centro della liturgia imperiale”.

Nessuna sorpresa, quindi, se il nuovo anno inizia sempre con l’attesa per la fine del vecchio. Una constatazione, colta con raffinata intelligenza da Leopardi che, in una delle “Operette morali”, “Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere”, scrive: " […] il caso, fino a tutto quest'anno, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli e toccato, che il bene; se a patto di riavere la vita di prima, con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice […]".

Il bene, però, non arriva mai da solo, bisogna propiziarlo. Così, ad esempio, fino a qualche decennio addietro, a Serra San Bruno, la mattina del primo giorno dell’anno, muniti di “gurzidhu”, un sacchetto legato al collo, i bambini, andavano a casa dei parenti per il “rito”   “ di la strina”. Giunti a destinazione, i pargoli recitavano la tradizionale formula: "Buon giornu e buon annu, facitimi di strina ch’é di capudanno e tant’ uoru mu vi trasa l’annu". L’auspicio era, immancabilmente, accompagnato da un dono in denaro infilato nel “gurzidhu”.

Un dono destinato a svanire subito. Nel corso della notte, a cavallo tra il primo ed il secondo giorno dell'anno, la “strina” veniva, generalmente, portata via dalla “juovina”, una vecchia megera che, sottraendo il contenuto del “gurzidhu”, puniva i bambini per le loro malefatte.

Il “rito” della “strina”, con tutta evidenza, aveva un forte significato morale. Come nell’opera di Leopardi, si lasciava intendere che, alla speranza che accompagna l’attesa, segue, immancabilmente, la delusione. Attesa e delusione, quindi, sono facce di una stessa medaglia. Una medaglia che sembra racchiudere in sé tutti gli elementi dell’infelicità dell’uomo che, come ricordava Machiavelli, “disprezza il presente, rimpiange il passato e spera nel futuro”.

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