Siria: aerei israeliani uccidono capo militare di Hezbollah

Mustafa Badreddine, il capo degli Hezbollah libanesi è stato ucciso in Siria in un bombardamento aereo israeliano. Lo ha riferito il gruppo militare in un comunicato. Badreddine si trovava in Siria per combattere contro le formazioni terroriste che dal 2011 insanguinano il Paese mediorientale. L'emittente libanese vicina agli Hezbollah Al-Mayadeen TV ha precisato che sarebbe morto in un raid aereo istraeliano. Mustafa Badreddine era salito all' apice militare degli Hezbollah nel 2008, dopo l'uccisione del suo predecessore Imad Mughniyeh, in un attentato a Damasco. In passato, Israele si era reso responsabile della morte di alcuni dei massimi dirigenti degli Hezbollah.

Isis: strage di cristiani in Siria

Almeno 21 cristiani sono stati trucidati dai jihadisti dell'Isis ad al-Qaryatayn, in Siria, prima che la cittadina fosse liberata e ripresa in questi giorni dalle forze di Damasco col sostegno dell'aviazione russa. La notizia è stata diffusa dalla Bbc che ha raccolto la testimonianza del patriarca della Chiesa ortodossa siriaca, Ignazio Aphrem II. Il patriarca ha affermato che alcune delle vittime sarebbero state uccise mentre tentavano la fuga altre, invece, sarebbero state martirizzate dopo aver rifiutato di convertirsi all'Islam. Tra i cristiani uccisi anche alcune donne che i jihadisti avevano pianificato di vendere come "schiave". All'appello mancherebbero numerose persone, allo stato ritenute disperse e per le quali si teme il peggio.

 

L'Isis usa armi chimiche contro i soldati siriani

Attacco chimico dell'Isis nella cittadina siriana di Deir ez Zor dove, da circa tre anni, i paracadutisti dell'esercito di Damasco resistono all'assedio dei miliziani del Califfato. Secondo fonti russe e iraniane, l'attacco con granate contenenti agenti chimici, sarebbe stato sferrato nella zona dell'aeroporto. Da quasi due giorni la base aerea è oggetto di un massaccio attacco da parte jihadista. Per l'agenzia Reuters, che ha riportato la notizia diffusa dalla Ikhbariyah television station, la sostanza impiegata contro i militari siriani sarebbe il 'Mustard Gas' o Iprite. Il gas venefico, impiegato per la prima volta utilizzato durante il primo conflitto mondiale, avrebbe provocato la morte per soffocamento di numerosi soldati lealisti. La notizia, qualora ce ne fosse stato bisogno, conferma l'uso di armi chimiche da parte dei terroristi dell'Isis.

 

 

 

"Francia e Gran Bretagna sostengono il terrorismo"

"Il terrorismo è il vero problema.   E' sostenuto direttamente dalla Turchia. E' sostenuto direttamente dalla famiglia reale dell'Arabia Saudita e da un certo numero di stati occidentali, in particolare dalla Francia e dal Regno Unito". È quanto ha affermato il presidente siriano Bashar al Assad a Sputnik, testata vicina al Cremlino. "Dobbiamo combattere il terrorismo a livello internazionale perché non coinvolge solo la Siria: il terrorismo c'è anche in Iraq", ha aggiunto.

L'esercito siriano espugna la cittadella di Palmira

L'esercito siriano e le milizie patriottiche hanno liberato dai terroristi dell'Isis la cittadella e lo storico castello di Palmira. La notizia e` stata divulgata dall'agenzia di stampa siriana Sana. "Le unità dell'esercito e della milizia popolare hanno stabilito il controllo sul castello di Palmira dopo che i terroristi hanno sofferto pesanti perdite", ha riferito l'agenzia. La cittadella e l'imponente forte, costruito nel XIII secolo, sorgono su un'altura che domina l'area archeologica classificata patrimonio dell'umanità. La conquista della stategica collina rappresenta un ulteriore tassello verso la definitiva liberazione della citta` di Palmira, caduta nelle mani dei miliziani dello Stato Islamico nel maggio del 2015. Le forze di Damasco avrebbero già il controllo del quartiere dove si trovano hotel e ristoranti, oltre che della Valle delle Tombe. Piuttosto cruenti i combattimenti nel corso dei quali sarebbero stati uccisi decine di terroristi. Intanto, l'agenzia di stampa russa Tass ha riportato che le truppe di Damasco hanno preso il controllo di una strada che porta da Palmira a Deir ez-Zor e si troverebbero "a 500 metri dall'aeroporto".

Siria, ufficiale delle forze speciali russe ucciso a Palmira

Un membro delle forze speciali russe è stato ucciso nei combattimenti presso Palmira, in Siria. La notizia e` stata diffusa dal portavoce della base russa di Hemeimim, nel Nord-ovest della Siria. "L'ufficiale delle forze speciali è stato ucciso vicino Palmira mentre svolgeva un'operazione finalizzata a dirigere i raid aerei russi contro obiettivi dello Stato Islamico", ha detto il militare senza precisare la data dell'incidente. 

Siria, l'esercito di Damasco entra a Palmira

L'esercito siriano e le milizie filogovernative sono entrati a Palmira. La citta', sede di un importatante sito archeologico di epoca romana, era stata conquistata dagli uomini del Califfatto a maggio dell'anno scorso. Le truppe siriane, dopo aver liberato nei giorni scorsi alcune alture strategiche, hanno lanciato l'assalto al centro urbano riuscendo a conquistare la zona settentrionale dove sorge la maggior parte degli alberghi. Di fronte alla travolgente avenzata delle truppe di Damasco, i  terroristi dello Stato Islamico si sono ritirati precipitosamente, asserragliandosi nel centro della citta,' nella zona dei giardini. 

Siria, l'esercito di Assad entra a Palmira

Continua, nonostante il cessate il fuoco, l'offensiva dell'esercito siriano che, ormai, da settimane avanza su tutte le direttrici. Tra i tanti fronti sui quali le truppe di Damasco stanno conquistanto terreno, particolarmente importante, anche per il valore simbolico, quello di Palmira, la città ricca di storia e reperti archeologici ripetutamente saccheggiati dai miliziani del Califfato. Nelle scorse ore, le truppe siriane, guidate dai reparti speciali Forza Tigre e Falchi del deserto, hanno violato le prime linee di difesa conquistando alcuni salienti nella zona degli scavi della città antica. Partita dopo un imponente raid aereo russo, l'offensiva è scattata nel momento in cui i reparti speciali hanno intuito il disorientamento e la confusione dei miliziani dell'Isis. In precedenza i soldati siriani avevano conquistato diversi punti strategici lungo le pendici orientali del Jabal Hayyan.

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