Coronavirus, giovedì nero in Calabria: nove morti, i nuovi contagi sono 258
Questi i dati giornalieri relativi all'epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria.
Complessivamente, quindi, su 467.196 persone sottoposte a tampone dall'inizio della pandemia, 30.091 sono risultate positive.
Territorialmente, i casi positivi sono così distribuiti:
- Cosenza: casi attivi 4.240 (64 in reparto Azienda ospedaliera di Cosenza; 15 in reparto al presidio di Rossano;14 al presidio ospedaliero di Acri; 16 al presidio ospedaliero di Cetraro; 13 all'ospedale da Campo; 9 in terapia intensiva, 4.109 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 4.498 (4.262 guariti, 236 deceduti).- Catanzaro: casi attivi 1.914 (26 in reparto all'Azienda ospedaliera di Catanzaro; 8 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 23 in reparto all'Azienda ospedaliera universitaria Mater Domini; 9 in terapia intensiva; 1848 in isolamento domiciliare); casi chiusi 2.534 (2449 guariti, 85 deceduti).
- Crotone: casi attivi 404 (19 in reparto; 385 in isolamento domiciliare); casi chiusi 2.133 (2.094 guariti, 39 deceduti).
- Vibo Valentia: casi attivi 939 (17 ricoverati, 922 in isolamento domiciliare); casi chiusi 1.616 (1581 guariti, 35 deceduti).
- Reggio Calabria: casi attivi 2.378 (80 in reparto all'Azienda ospedaliera di Reggio Calabria; 2 in reparto al presidio ospedaliero di Gioia Tauro; 8 in terapia intensiva; 2288 in isolamento domiciliare); casi chiusi 9.076 (8919 guariti, 157 deceduti).
- Altra Regione o stato Estero: casi attivi 93 (93in isolamento domiciliare); casi chiusi 266 (266 guariti, 1 deceduto).I casi segnalati nelle ultime 24 ore sono così distribuiti: 70 in provincia di Reggio Calabria, 123 in provincia di Cosenza, 38 in provincia di Catanzaro, 10 in provincia di Crotone e 17 in quella di Vibo Valentia.
Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza su territorio regionale sono in totale 86.
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Alimenti privi di tracciabilità in una macelleria, sequestrati 80 chili di salumi
I carabinieri forestale della Stazione di Montalto Uffugo (Cs) hanno sequestrato oltre 80 chili di prodotti alimentari.
Il sequestro è avvenuto in una macelleria situata a Settimo di Montalto Uffugo, nella quale, durante un controllo, sono stati rinvenuti insaccati e carne di maiale in fase di stagionatura privi tracciabilità.
I militari hanno trovato infine 45 confezioni sottovuoto di salumi, le cui etichette non presentavano informazioni obbligatorie, quali: la quantità di alcuni ingredienti, la quantità totale dell’alimento, il relativo valore nutrizionale e le condizioni di conservazione.
Tutta la merce, il cui valore ammonta ad oltre mille euro, è stata sottoposta a sequestro.
Al titolare della macelleria è stata contestata una sanzione amministrativa di oltre 3500 euro e la segnalazione all’autorità sanitaria.
Ghiri e fringuelli in un casolare, denunciato agricoltore
Un 63enne di Molochio è stato denunciato in stato di libertà, per i reati di cattura ed uccisione di animali appartenenti a specie protetta e furto venatorio.
In particolare, i carabinieri della locale Stazione e dello Squadrone eliportato Cacciatori, durante un controllo in un terreno di proprietà dell’uomo hanno rinvenuto in un casolare, 72 di ghiri in parte già congelati e 6 fringuelli, tutti animali appartenenti a specie protetta.
I militari, nel corso delle operazioni, hanno trovato anche 6 trappole in legno con congegno di scatto, perfettamente funzionanti e 4 matasse di rete a maglia stretta, verosimilmente utilizzata per la caccia illegale.
Calabria, operazione “Basso profilo” contro la ‘ndrangheta: domiciliari per l'assessore regionale Francesco Talarico
C’è anche l’assessore regionale al Bilancio, Francesco Talarico (UdC), tra i 48 arrestati nell’ambito dell’operazione “Basso profilo”.
Il blitz, condotto questa mattina da Dia, polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza, ha preso di mira i clan di ‘ndrangheta di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come Bonaventura, Aracri, Arena e Grande Aracri.
Nell’operazione che ha portato ai domiciliari Talarico, è indagato anche il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, il quale ha dichiarato: "Ho ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017. Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente. Come sempre ho piena e totale fiducia nell'operato della magistratura. E data la particolare fase in cui vive il nostro Paese rassegno le mie dimissioni da segretario nazionale con effetto immediato".
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