Il presidente Oliverio commenta il passaggio di Callipo al centrodestra: "è per lui civismo l’inciucio più bieco e il trasformismo più inquietante"

“Francamente c’è poco da dire o da commentare nella scelta di Gianluca Callipo – con queste parole Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria, commenta il passaggio del sindaco napatino al centrodestra.

“Egli sceglie di collocarsi come gregario del Centrodestra in Calabria -continua Oliverio- a sostegno di una ipotesi di candidatura a Presidente che, a quanto risulta, non è stata neanche formalizzata in quella coalizione. È stupefacente, poi, la interpretazione che Callipo dá del civismo. Il suo è un artificio: è per lui civismo l’inciucio più bieco e il trasformismo più inquietante.

Nei giorni scorsi, in occasione dell’appello che la maggioranza dei sindaci calabresi mi ha rivolto per una mia ricandidatura, si era dichiarato neutrale come presidente dell’ANCI. Abbiamo scoperto oggi che il suo star sopra le parti vale solo a giorni alterni. Nel suo atteggiamento emerge una questione etica. Lui smentisce la sua terzietà dichiarata qualche giorno addietro, ma anche le dichiarazioni fatte al momento della sua elezione alla presidenza ANCI. Ha ingannato, dunque, prima di tutto i sindaci.

Per quanto riguarda la sua mancanza di coerenza e lealtà verso il PD non vorrei fosse stato condizionato da un sopito e tardivo sentimento ritorsivo per aver subito la sconfitta alle primarie del 2014 o, ancor peggio, dalla così detta sindrome rancorosa del beneficato per essere stato votato a presidente ANCI esclusivamente da circa 200 sindaci che solo un anno fa hanno condiviso i giudizi politici che lui dava su Abramo e Mario Occhiuto. Il suo gesto è, comunque, anche un gesto che fa chiarezza. 

Non è più sopportabile la grande melassa delle ambiguità che da tempo implodono il PD ed il campo progressista. Sotto questo aspetto -conclude il Presidente- si può forse dire che Callipo oggi abbia rivelato la sua collocazione naturale. Ciò è fattore di serenità per lui ma anche per tutti i cittadini che ancora vogliono avere fiducia nella sinistra e nelle forze democratiche e progressiste”.

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