Turismo, Tassone chiede a Santelli "Un piano di rilancio modulato delle attività”

"Pur nella consapevolezza che la complessità della situazione impone di dare priorità all’aspetto sanitario, credo che sia opportuno impostare opportunamente e da subito le fasi della ripartenza senza dimenticare alcuna categoria sociale e produttiva”.

Il consigliere regionale Luigi Tassone, riprendendo le aperture del Governo rispetto ad una ripartenza della attività con le dovute cautele e soprattutto le dichiarazioni del sottosegretario ai Beni culturali Lorenza Bonaccorsi sugli stabilimenti balneari, si rivolge alla presidente Jole Santelli, peraltro titolare della delega al Turismo, per chiedere di “pensare concretamente ad un riavvio modulato che, in una regione come la nostra a forte vocazione turistica, è indispensabile”.

“Da un confronto, ovviamente a distanza, con gli operatori del settore – afferma Tassone – è emersa una situazione di assoluta incertezza, in quanto non si ha alcuna notizia su una possibile programmazione che implica necessariamente lo svolgimento di lavori di manutenzione ed ammodernamento nei lidi, nonché un’eventuale adozione di un preciso Piano spiagge e una strategia per destagionalizzare allungando la stagione turistica e quindi per ristruttura l’offerta”.

“Le strutture ricettive ed i B&B – evidenzia Tassone – diffusi su tutto il territorio regionale, ed in maniera particolare nel litorale catanzarese e soveratese, a Parghelia, a Tropea, a Capo Vaticano e lungo tutta la Costa degli Dei – non possono essere abbandonati a loro stessi, ma vanno sostenuti ed incoraggiati con provvedimenti su misura, capaci di salvaguardare le attività ed i posti di lavoro. Inoltre – aggiunge – una questione non secondaria è quella che riguarda i bilanci dei Comuni che finora hanno contato sulla tassa di soggiorno, entrata che si ridurrà in modo considerevole con conseguenti carenze di liquidità. Si tratta di problemi a cui va trovata una pronta soluzione. In questo senso, potrebbe essere valutata l’idea di rimodulare i fondi europei attraverso formule ammissibili ed adeguate, oltre che rispondenti alle esigenze degli operatori”.

“Considerato che la filiera turistica è quella maggiormente colpita – conclude Tassone – è indifferibile l’elaborazione di un piano d’interventi in grado di rilanciare il settore, anche mediante strumenti di promozione e marketing, per impedire che il lockdown causi effetti di lungo periodo non facilmente riparabili dal punto di vista economico”.

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