Sorpreso a rubare inerti da un fiume, operaio finisce in manette

Un operaio 45enne di Caccuri (Kr) è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Santa Severina, perché sorpreso in località “Gips” di Castelsilano a prelevare materiale inerte dal letto del fiume Neto.

In particolare, i militari sono intervenuti dopo aver notato un escavatore all’opera sulla sponda del corso d’acqua. Una volta bloccato il mezzo e constatata la presenza di un camion carico di materiale inerte, gli uomini dell’Arma hanno effettuato i controlli dai quali è emerso che l’attività era stata avviata senza alcuna autorizzazione.

Pertanto, il 45enne è stato portato in caserma e tratto in arresto con le accuse di furto aggravato, invasione di terreni demaniali, deturpamento di bellezze naturali e violazione delle normative in materia urbanistico – edilizia.
Al termine delle attività di rito, l’uomo è stato rimesso in libertà, mentre sia i mezzi adoperati che i materiali inerti illecitamente prelevati sono stati sottoposti a sequestro.

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Erano specializzati nel furto di Fiat Panda, arrestati

All’alba di oggi, i carabinieri delle Compagnie di Petilia Policastro e Cirò Marina (Kr), hanno tratto in arresto per i reati di furto aggravato e riciclaggio, commessi in concorso tra loro, B. S., F. S. I. e M.M.E., rispettivamente di 53, 33, e 44 anni.

In particolare, l’arresto è avvenuto in seguito alla segnalazione con la quale, poco dopo le 22 di ieri, era stato denunciato il furto di una Fiat Panda a Cirò Marina.

Gli uomini dell’Arma si sono messi, quindi, sulle tracce dell’auto che è stata rinvenuta sulla Ss 106, dove era stata abbandonata dai ladri, i quali, si sarebbero allontanati a bordo di una Fiat Punto, in uso a B. S., ma, nella circostanza, condotta da M. M. E.. Nell’auto dei fuggitivi, che è stata bloccata in località Campodenaro di Caccuri, i militari hanno rinvenuto strumenti d’effrazione e due centraline elettroniche per la codificazione delle autovetture.

Inoltre, nel garage dell’abitazione di M. M. E., sono stati trovati: una Fiat Punto di provenienza illecita, alcune targhe automobilistiche e un’ultra centralina per la codificazione di autoveicoli. Nell’officina di B. S., invece, sono state individuate sette autovetture rubate, sulle quali sono in corso gli accertamenti necessari a stabilirne la provenienza.

Al termine degli accertamenti di rito, i tre presunti malviventi sono stati tratti in arresto e posti ai domiciliari, con le accuse di furto aggravato e riciclaggio in concorso.

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Scontro tra due auto, 4 feriti

E’ di quattro feriti, due dei quali gravi, il bilancio di un incidente stradale avvenuto poco prima delle 18 di ieri sulla Ss 107, nei pressi del crocevia per Caccuri, nel Crotonese.

Nell’impatto, le cui cause sono in corso d’accertamento, sono rimaste coinvolte due auto.

I feriti sono stati soccorsi dai sanitari del 118, prima di essere trasferiti in ospedale in ambulanza e con l’elisoccorso.

Sul posto hanno operato anche i Vigili del fuoco, la  Polizia stradale e i Vigili del fuoco.

Sorpresi ad abbandonare rifiuti in un torrente, denunciati

Caccuri - I carabinieri della Stazione di Santa Severina (Kr) hanno denunciato in stato di libertà, due operai di 47 e 51 anni, sorpresi ad abbandonare rifiuti di vario tipo in un torrente in località “Campodenaro”, nel comune di Caccuri.

I due, entrambi dipendenti di una ditta di arredamenti, sono stati denunciati insieme al loro datore di lavoro.

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In casa con marijuana, 39enne finisce in manette

I carabinieri della Stazione di Caccuri (Kr) e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Petilia Policastro, hanno arrestato un 39enne ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I militari, durante uno specifico servizio, hanno effettuato una perquisizione presso il domicilio dell’uomo, rinvenendo due involucri di cellophane con 55 grammi di marijuana e materiale per la pesatura.

Il 39enne, terminate le formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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Forza un posto di controllo, arrestato

Ha cercato d'investire con l'auto i carabinieri che lo avevano fermato ad un posto di controllo.

È successo a Caccurri, nel Crotonese, dove i militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Petilia Policastro (Kr) hanno intimato l'alt ad un 40enne di nazionalità marocchina.

L'uomo, anziché arrestare la corsa, ha tentato di travolgere i carabinieri, i quali sono comunque riusciti a bloccarlo.

Come se non bastasse, il 40enne si è scagliato contro gli uomini dell'Arma che lo hanno immobilizzato ed arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

 

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Tutto pronto per l’8^ edizione del “Premio Caccuri”

Ebbene sì, siamo arrivati all’8^ edizione del prestigioso “Premio Caccuri”; sembrava impossibile per un piccolo centro calabrese un pò periferico, arrivare a tale traguardo, e ciò conferma la bontà del concorso ormai fattosi illustre con i suoi intellettuali premiati nelle edizione passate e quelli del 2019.

Saranno in quattro a contendersi l’ambito premio, i cui nomi sono stati già annunciati nella primavera scorsa dopo che le loro opere sono state selezionate da un comitato scientifico presieduto dallo storico, accademico e giornalista Giordano Bruno Guerri.

I candidati al Premio sono: Enrico Letta, Carlo Cottarelli, Emma D’Aquino e Massimo Franco.

Oltre al premio di saggistica, anche un riconoscimento culturale come il Premio speciale Alessandro Salem che sarà assegnato agli italiani di talento distintisi nei loro ambiti di operatività.

Appuntamento a Caccuri, il grazioso antico borgo collinare del Crotonese, dal 6 al 10 agosto per la cerimonia di premiazione.

Caccuri, piccolo centro crotonese e presilano, ha origini molto antiche e la genesi del suo toponimo potrebbe derivare dal termine greco “Kao-Kour”, nome di un villaggio della regione greca dell’Arcadia i cui abitanti potrebbero essere arrivati fin qui. Secondo Gabriele Barrio, invece, deriverebbe dal latino “ cacumine2”, “cima”, appunto una rupe come è ben visibile.

Comunque sia, Caccuri pare fosse abitato già nel periodo neolitico, alla luce dei reperti rinvenuti nei paraggi. È stato feudo dei Sangiorgio che lo possedettero fino al 1292, anno in cui fu ceduto alla famiglia De Riso e da questa a Carlo Ruffo, conte di Catanzaro.

Successivamente passò ai feudatari Riario, ai Coppola e ai Borgia nel Quattrocento., da questi, nel 1505, a Giovambattista Spinelli e la vedova di questi, Isabella di Toledo, nel 1559, lo vendette a Giovan Bernardino Cimino di Cosenza, il quale, a sua volta, lo passò, per qualche tempo, alla famiglia Sersale e nuovamente ai Cimino. Nel 1651 Antonio Cavalcanti, da Cosenza, comprò il feudo di Caccuri dal barone Giovanni Battista Cimino e cominciò a riedificare quello che ancora oggi è la maggiore attrazione turistico – culturale del territorio crotonese e di tutta la regione. Si tratta di un imponente maniero che sovrasta l’immensa rupe tufacea sottostante. Negli anni successivi è stato oggetto di continui rifacimenti e ampliamenti fino al 1885 quando l’arch. Mastrogli, per conto del barone Guglielmo Barracco, ultimo proprietario prima dei Fauci di Isola Capo Rizzuto,, vi aggiunse il bastione e la suggestiva torre cilindrica merlata che altro non è, abilmente mascherato, un serbatoio d’acqua alimentato dal vecchio acquedotto del paese. Di questo singolare bene culturale, Gustavo Valente scrive:”Il Castello di Caccuri forse iconograficamente il più ricco della regione…emergente scurito con la torre tonda dalle argille macchiate delle colline prospicienti, quasi dona un simbolo a tutta la zona..”

Al suo interno, oggi tutti possono visitare la Cappella Palatina seicentesca con collezione di preziosi dipinti e percorrere le antiche sale arredate fino alla cucina ottocentesca e al terrazzo da cui ammirare il suggestivo paesaggio del Marchesato e della Valle del Neto fino ai monti della Sila. Ma Caccuri non è soltanto il Castello, è anche terra ricca di risorse minerali e termali: acque sulfuree e saline che sgorgano nelle località Tenimientu, Terzo del Vescovo, Repole, San Giorgio e soprattutto Bruciariello. E ancora, Caccuri possiede un bel patrimonio artistico – monumentale da valorizzare e salvaguardare: la Chiesa arcipretale di Santa Maria delle Grazie con statua lignea del ‘600 e ciborio marmoreo coevo; la chiesa della Riforma del 1544 con pregevole frontespizio in pietra calcarea. Fuori le mura: reperti archeologici in località Pantano con reliquie di antica sepoltura; nelle contrade Patia e Lepore troviamo ruderi del monastero basiliano dei Tre Fanciulli e del complesso monastico del Vuldoj ed altre grotte rupestri in Timpa dei Santi. Beh non ci sembrano cose da poco e pertanto buona visita! 

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Calabria, rinvenuto il cadavere di un 38enne ucciso con un colpo di pistola

I carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro e del Reparto operativo del Comando provinciale di Crotone hanno avviato le indagini volte ad identificare gli autori dell’omicidio di Alberto Luca Valentino, il 38enne di Caccuri, il cui cadavere è stato rinvenuto nella serata di ieri in località Cavone Grande di Petilia Policastro.

Dai primi accertamenti è emerso che la vittima è stata ragiunta allo zigomo destro da un colpo d’arma da fuoco

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