Chiaravalle C.: la minoranza chiede la convocazione del consiglio comunale

Minoranza sul piede di guerra a Chiaravalle Centrale dove, i consiglieri comunali Giuseppe Maida, Francesco Maltese, Emanuela Neri e Gregorio Tino, hanno chiesto la convocazione del Consiglio per denunciare la mancata nomina dei Responsabili di settore. In una nota indirizzata al sindaco, al prefetto, all’Anac ed alla Corte dei Conti, i quattro rappresentanti dell'opposizione in seno al consiglio comunale hanno definito "il comportamento" del sindaco "omissivo”  e fonte di pregiudizio alla "continuità dell'azione amministrativa dell'Ente". Al fine di evitare "il perdurare" della situazione evidenziata “e per scongiurare contenziosi e danni, oltre che disagi per i cittadini”, i quattro consiglieri della minoranza hanno chiesto la convocazione di un'apposita seduta del consiglio comunale per discutere in merito al seguente punto all'ordine del giorno: "Continuità amministrativa del comune - Invito al sindaco ad emettere i decreti di nomina  dei responsabili di settore".

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Chiaravalle: Neri e Maida chiedono di fare chiarezza sulla Casa della Salute

" Il diritto alla salute è definito dalla carta costituzionale come diritto fondamentale del cittadino. Non si può prescindere da questo, nel momento in cui ancora per una volta tale diritto viene calpestato e quando nel silenzio totale continuano i disservizi per i cittadini chiaravallesi e di un intero comprensorio". Questa la premessa di una nota nella quale i consiglieri di minoranza, Emanuela Neri e Pino Maida, evidenziano come il "progetto della casa della salute" sia stato "più volte proclamato, ma mai concretamente realizzato". "Ad oggi - proseguono i due consiglieri - l’unico risultato ottenuto è il rallentamento di alcune prestazioni. Unito addirittura alla totale sospensione di altre. La sospensione di esami come la mammografia, l’ecografia e, da qualche giorno la moc, ha creato gravi disagi, liste di attesa lunghissime  che verranno sicuramente dirottate altrove. Non si può più stare in silenzio di fronte ad un altro impoverimento dei servizi sanitari di questo comprensorio. Chiediamo con forza - prosegue la nota - di conoscere lo stato attuale della situazione se è quando questi servizi verranno ripristinati o se è solo un modo indolore e lento per effettuare l’ennesimo trasferimento verso altre strutture. Chiediamo di conoscere il futuro della casa della salute anche dopo la perizia che ne mette in discussione la struttura. E ancora chiediamo al sindaco di Chiaravalle e a tutta la sua maggioranza di convocare un consiglio comunale ad hoc, vista la centralità della nostra Città rispetto a tutto il territorio delle preserre, per dare un segnale forte a difesa e tutela dei cittadini di un intero comprensorio. Al consiglio comunale - è la chiosa finale - con all’ordine del giorno il tema specifico “sanità e casa della salute”, chiediamo vengano invitati i vertici dell’asp e i rappresentanti politici di ogni colore per discutere unitamente e seriamente sul futuro della sanità di questo territorio".

Intimidazione Neri, Censore: "Colpire una giovane donna impegnata in politica significa colpire tutti"

"Quanto avvenuto ai danni di Emanuela Neri, cui va tutta la mia solidarietà umana, politica ed istituzionale, impone una riflessione non tanto sulla dinamica del fatto quanto sul suo significato. Colpire una giovane donna impegnata in politica significa colpire tutta la cittadinanza. Auspico, quindi, che l’attento e capillare lavoro delle forze inquirenti saprà, in tempi brevi, fare piena luce su un vile gesto che va condannato con decisione e fermezza, un atto insalubre che mortifica la missione di chi con passione è al servizio della propria comunità".  E’ quanto afferma il Deputato del PD Bruno Censore, commentando il grave gesto intimidatorio perpetrato ai danni di Emanuela Neri, segretaria cittadina del Partito Democratico, componente del direttivo provinciale di Catanzaro e candidata al consiglio comunale di Chiaravalle con la lista #ProgettoChiaravalle con candidato a sindaco Pino Maida. 

 

Comunali Chiaravalle. Neri (PD): "Nostra lista unica in Calabria con maggioranza di donne"

"La lista di centrosinistra del PD di Chiaravalle può vantarsi di essere l’unica in Calabria, forse, ad avere la maggioranza di donne in campo". A rivendicarlo è Emanuela Neri, Segretario del locale Circolo del Partito Democratico. "Il nostro partito, in tempi non sospetti, ha eletto in piena democrazia un segretario donna, prima che le contingenze relative alla parità di genere – sottolinea la componente della Segretaria provinciale del PD - rendessero necessario un numero minimo di rappresentanza, e ha lavorato in modo che il genere femminile, fino a poco tempo fa poco rappresentato, prendesse le redini del partito e ne decidesse il percorso. Con questo non voglio dire che la salvezza di Chiaravalle passa dalla scelta di consiglieri donna o di assessori donna. Avremmo potuto avere la maggioranza di candidati maschi e assicurare la stessa professionalità e lo stesso impegno.  E’ l’apertura mentale la cosa importante da non sottovalutare. In questo paese, finalmente, le donne assurgono al ruolo di protagoniste e scelgono, insieme agli altri rappresentanti, il candidato più autorevole e esperto alla carica di sindaco in un periodo di ristrettezze economiche e di difficoltà sociali. L’essere madri, l’essere mogli non presuppone un allontanamento dalla scena sociale, anzi, da la possibilità di vedere le cose da un diverso punto di vista e affrontare le problematiche con più risolutezza e accuratezza". "Politicamente - spiega la dirigente PD - abbiamo fatto una scelta, quella di proporre Pino Maida come candidato a sindaco, una persona di esperienza che attraverso le proposte di una classe dirigente giovane  e dinamica può assolvere al meglio il ruolo che la cittadinanza sicuramente gli conferirà. Chiaravalle è una cittadina che presenta molte difficoltà. La responsabilità che la contraddistingue, però, è quella di dover rappresentare  la spinta nei confronti del territorio delle Preserre, il dover essere di esempio per i paesi che ne formano quotidianamente il bacino di utenza. Dobbiamo dare risposte ai cittadini. E possiamo darle, solo nel momento in cui ci vengono affidate delle responsabilità. Per questo invito  tutti i cittadini di Chiaravalle  a fare un attenta riflessione e sostenere quella che può essere l’unica possibilità che questa cittadina ha, quella di scegliere la sola compagine politica che si occupa della gente 365 giorni all’anno e non solo durante i periodi di campagna elettorale. Noi siamo tra la gente tutti i giorni e ci mettiamo la faccia sempre. L’ossatura del nostro gruppo è ben riconoscibile al contrario di chi si propone come alternativa ma alla fine alternativa non è". "Questi fuochi di paglia – conclude Emanuela Neri - si spegneranno il 6 giugno e casomai si riaccenderanno tra 5 anni quando finiremo il nostro mandato e avremo cambiato in meglio Chiaravalle".   

Circolo PD Borgia, Neri: “Evitare rovinosi commissariamenti”

In riferimento alla situazione del circolo del PD di Borgia, la componente della segreteria provinciale del PD Emanuela Neri dichiara quanto segue:

Mi ritrovo perfettamente con quanto espresso dal responsabile provinciale dell’organizzazione Francesco Perry nell’intervista rilasciata nei giorni scorsi alla stampa in merito al non veritiero commissariamento del circolo PD di Borgia. Perfettamente in linea con quanto deciso dalla segreteria provinciale, l’analisi attenta e precisa fatta dal collega Perry è sintesi perfetta di un ragionamento affrontato nelle tante riunioni dell’organo provinciale. La linea tracciata dal nostro segretario in accordo con i componenti è quella di evitare rovinosi commissariamenti nei nostri circoli. In troppe occasioni in passato commissariamenti imposti dall’alto hanno indebolito e delegittimato le rappresentanze locali. Il Partito democratico dal più piccolo dei circolo fino ai livelli più alti è in grado di esprimere figure che nel più ampio e democratico confronto hanno l’obbligo di sapersi autoregolamentare per il bene delle collettività che rappresentano. In quest’ottica dalla dirigenza provinciale è stato lanciato un messaggio chiaro. É questo il percorso che dobbiamo tracciare confidando nella capacità e nel buon senso di ognuno. Contestualmente in Comuni dove più difficile, per tanti motivi, è il dialogo, il ruolo di una dirigenza provinciale è anche quello di intervenire e mediare, attraverso proprie figure per raggiungere un dialogo costruttivo e ritrovare la strada comune. In questa direzione va il mandato ad alcuni componenti della segreteria di recarsi nelle realtà che si trovano in difficoltà per provare assieme a fare una sintesi costruttiva e democratica. Pertanto, bene ha fatto, nell’intervista diramata alla Gazzetta, Perry a precisare che nessun commissariamento vogliamo imporre ma solo ed esclusivamente un supporto, dove si renderà necessario, per affrontare uniti alla dirigenza locale un momento così delicato come quello al quale siamo chiamati nei prossimi mesi. I cittadini questo si aspettano da noi, questo si aspettano da un partito che governa un’intera nazione. Dalla Provincia, alla Regione, al Governo centrale il Partito democratico è chiamato a governare e non può permettersi di non essere vincente nelle competizione che per eccellenza rappresentano il massimo della rappresentatività …..le amministrative.

Nasce a Chiaravalle l’associazione di donne “Lascio un segno”

Nasce a Chiaravalle Centrale la prima associazione di donne. “Lascio un segno” è un’associazione di volontariato nata dalla voglia di un gruppo di amiche di intraprendere assieme un viaggio tutto al femminile. Attorno ad un aperitivo, in una sera qualunque, l’idea prende forma e diventa uno statuto che racchiude tutte quelle idee che saranno destinate appunto a “lasciare un segno”. “Siamo partite in poche – affermano le promotrici - ma in pochi giorni, attraverso un semplice contatto WhatsApp, il numero delle donne che si sono ritrovate a condividere questo progetto è aumentato fino ad arrivare a 14 socie fondatrici e tante altre che hanno già manifestato la loro voglia di partecipare. Obiettivi comuni, tra cui la necessità di rivalutare la figura della donna nella nostra società, di esaltarne le potenzialità, senza però cadere nella banalità e nel populismo che attorno alle pari opportunità, negli ultimi anni, si sono diffusi. Siano state spinte – spiegano - dalla volontà di rimettere al centro, attraverso la sensibilità tutta femminile, i valori fondamentali di una società che sempre di più sembra aver perso la via maestra. Vogliamo far vedere il mondo con gli occhi delle donne, con la dolcezza e la tenerezza mista alla forza e alla tenacia, che solo noi donne sappiamo tirar fuori quando serve. Far riscoprire attraverso le tante iniziative l’universo femminile e le sue tante sfaccettature. Impegno sociale, sport, solidarietà, promozione di luoghi e momenti di incontro, scambio e confronto, tante iniziative culturali tutte volte a far sorridere ma anche e soprattutto a far riflettere. ‘Lascio un segno’ – aggiungono - è  volontà, è necessità di riscoprire e valorizzare l’energia femminile, di facilitare l’integrazione e la partecipazione delle donne nel tessuto sociale, economico e culturale della nostra comunità”. L’associazione, che è apartitica e non ha fini di lucro, è già alle prese con l’organizzazione del primo momento che sarà occasione per la presentazione ufficiale. Queste le prime donne che hanno deciso di percorrere assieme questo meraviglioso viaggio: Emanuela Neri, Adele Taverna, Valentina Sestito, Daniela Gullì, Rina Sestito, Enza Garito, Giovanna Tino, Caterina Musci, Antonella Drosi, Patrizia Musci, Angelica Posca, Rosa Chiefari, Fiorella Garieri e Carol Ranieri. “Non ci rimane – concludono - che ‘lasciare un segno’ sul quale riflettere in un giorno così importante: ‘le donne che hanno cambiato il mondo, non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza...' Rita Levi Montalcini)”.

Mirabello (PD) assicura: "Sulla Casa della Salute di Chiaravalle andremo fino in fondo"

Il presidente della Terza Commissione consiliare "Sanità, attività culturali e formative"  Michele Mirabello ha preso parte insieme ai dirigenti del Partito Democratico locale ai lavori del convegno organizzato a Chiaravalle dall'Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. "L'occasione è stata utile - ha spiegato l'esponente del PD - a riprendere un ragionamento sul ruolo e sulla dimensione delle Case della Salute in Calabria. Chiaravalle, in effetti, è una delle otto realtà territoriali su cui dovevano, e devono necessariamente, sorgere le Case della Salute per come inizialmente individuate e programmate dalla Giunta Loiero su tutto il territorio regionale. Questo percorso programmatico si è interrotto nei cinque anni della gestione Scopelliti, ed è nostra intenzione riprenderlo ed andare fino in fondo con l'obiettivo ineludibile di garantire servizi sanitari migliori ai territori ed ai cittadini. Le Case della Salute rappresentano un primo fondamentale passaggio da compiersi in maniera decisa nella direzione del potenziamento dei servizi territoriali. La fase commissariale, attenta a discutere, con ripetuti decreti, della materia della rete ospedaliera, impegnata a riequilibrare il tema dei posti letto, non ha mai affrontato fino in fondo il tema della rete territoriale. Questa è oggi la fase giusta per riavviare questo percorso e Chiaravalle in questo rappresenta una realtà che vorrei definire 'pilota'. Su questi temi la Commissione che presiedo manterrà alto il livello della tensione e dell'attenzione". Nello stesso luogo pochi giorni prima il circolo locale del PD aveva organizzato un incontro alla presenza, oltre che dell'onorevole Mirabello e di tanti rappresentanti istituzionali e politici del PD, anche della massima carica regionale, Mario Oliverio, proprio per discutere dei temi importanti non solo per Chiaravalle, ma anche per un intero comprensorio come quello delle Preserre. "Dalla Casa della Salute alla Trasversale delle Serre a tanti progetti che rientrano nel programma regionale per le aree dell’ entroterra, siamo soddisfatti - ha affermato Emanuela Neri, Segretario Circolo PD Chiaravalle Centrale e componente della Segreteria provinciale di Catanzaro - )dell’attenzione che questo governo regionale sta rivolgendo ad una città come la nostra che, dopo la gestione disastrosa del centrodestra che ha portato ad un dissesto finanziario e alla necessità della presenza commissariale, merita un momento di ripresa e una possibilità di sviluppo. Tutto il PD Chiaravallese è pronto a continuare questo importante ruolo di collegamento con i vertici regionali per permettere di buttare le basi di una programmazione seria ed incisiva che dalla prossima primavera, potrà essere realizzata per ridare la giusta dignità ad una città centro sinergico di un territorio importante".

 

 

Chiaravalle, presentato il libro "Sud, vent'anni di solitudine"

Grande partecipazione all’incontro che si è tenuto ieri presso l’aula magna dell’Istituto di Istruzione Superiore  “E. Ferrari” di Chiaravalle Centrale,  che ha visto un confronto aperto tra l’autore del libro “Sud, vent’anni di solitudine”  Giuseppe Soriero con gli alunni degli istituti superiori chiaravallesi. Evento organizzato all’interno del progetto “Libriamoci” promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) con l’ intento di diffondere e promuovere la lettura fra gli studenti di tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, alla presenza dell’autore del libro scelto. L’evento, moderato da Emanuela Neri, si è aperto con i saluti da parte del dirigente scolastico Giuseppina Letizia Voci che ha espresso la sua soddisfazione per l’ organizzazione della giornata di riflessione su un tema così importante come la questione meridionale  tra storia e attualità. Nelle sue parole un incitamento ai ragazzi e alle famiglie nel promuovere la lettura extrascolastica. Lettura che, sempre secondo la dirigente, “è propedeutica alla formazione di una coscienza sociale che possa permettere la costruzione di una società migliore capace di cambiare il futuro del meridione e in particolare della Calabria. Dalla scuola, dalla formazione può partire la crescita sociale di un’ intera collettività”. La parola è passata poi ai ragazzi che con due contributi video sono stati capaci di porre degli importanti quesiti all’autore. Partendo da alcuni passi importanti del libro passando poi alla simulazione di una intervista ricreata in uno studio televisivo i ragazzi si sono resi protagonisti in prima persona del dibattito. Come può un Sud ricco di storia e di cultura che per tanto tempo è stato abbandonato ritornare ad essere protagonista dello sviluppo di una Nazione come l’Italia? Come può la Calabria rappresentare una terra capace di dare una possibilità concreta alle sue professionalità migliori impedendo così la forte migrazione verso orizzonti lavorativi più produttivi? Da dove ripartire per riprenderci il nostro futuro? Considerazioni  importanti che hanno dato spunto ad un intervento attento e meticoloso dell’autore. Un contributo importante alla discussione lo hanno fornito anche alcuni docenti, la professoressa Lo Prete, il professore Pellegrino e la Professoressa Posca. Prima di passare la parola all’autore la moderatrice dell’incontro Neri ha sottolineato lo spessore dell’autore e del libro. Testo ormai alla terza edizione arricchita dalla prefazione a cura di Romano Prodi, risulta tra quelli dello stesso genere tra i più stimati. Vincitore del Premio Sele D’Oro 2014 e 2015 e del premio Sila; presentato al Senato e alla Camera e recensito sulla stampa calabrese e nazionale. È stato lo stesso autore nel suo intervento conclusivo a ritenersi onorato della presenza in una Città come Chiaravalle ricca di storia e di cultura. Sempre Soriero ha ringraziato e si è complimentato con il dirigente, il corpo docenti ma soprattutto con i ragazzi che con il loro attento contributo hanno dimostrato tutto il loro interesse e la loro sensibilità verso gli argomenti trattati nel libro. Nelle parole di Giuseppe Soriero uno sguardo al passato, nella storia di ciò che è stato e non si può cambiare ma anche un messaggio di non rassegnazione, un messaggio di coraggio che aiuta a prendere spunto dal passato per capire gli errori da non rifare. Citando un passaggio del libro, che parafrasa due pensieri di Einstein e Papa Francesco, “non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che lo ha generato” se davvero si vuole uscire da una recessione socioeconomica in cui “c’è chi muore di fame, e la politica pensa a banche e finanze”. Il  messaggio che si vuole lanciare,  in un certo senso, è racchiuso nella copertina del libro. Una ragazza ventenne, coetanea proprio dei ragazzi della scuola, ferma ad una stazione del Sud ad aspettare un treno che stenta ad arrivare e che potrebbe non arrivare mai. Ma la fiducia è più forte della rassegnazione e quella stessa ragazza rimane ad aspettare, con lo sguardo verso il futuro e con la speranza e la determinazione di chi non si da mai per vinto. Un momento di commozione a reso piena di significato un’intera mattinata.

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