Ospedale di Soverato, Wanda Ferro (FDI) chiede di garantire il funzionamento del reparto di chirurgia

«Intervenire al più presto per garantire la ripresa dell’attività chirurgica nell’ospedale di Soverato».

È quanto chiede il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, commentando le notizie, pubblicate anche dalla stampa, di un sostanziale fermo del reparto di Chirurgia per carenza di personale medico.

«Pur comprendendo il particolare momento di difficoltà legato all’emergenza coronavirus - dice Wanda Ferro - diventa urgente garantire la sostituzione del personale andato in pensione e di quello assente per gravi ragioni di salute, così da non privare l’ospedale soveratese di un importante reparto come quello della Chirurgia, in cui vengono trattate anche le urgenze. L’ospedale di Soverato è un presidio sanitario di vitale importanza per tutto il territorio del basso jonio catanzarese, e va salvaguardato anche per evitare ulteriori pressioni sui nosocomi già impegnati nel trattamento dei pazienti covid».

Serra: sopralluogo del commissario dell'Asp all'ospedale

Questa mattina il commissario straordinario dell’Asp di Vibo Valentia Giuseppe Giuliano, si è recato presso l’ospedale di Serra San Bruno per effettuare un sopralluogo.

La visita è stata programmata all’indomani della firma del contratto di appalto dei lavori per la realizzazione di ulteriori dieci posti letto di lungodegenza all’interno del presidio serrese.

"Il commissario straordinario - si legge in una nota dell'Asp - pur impegnato in questo particolare momento nella gestione sanitaria legata all’emergenza Coronavirus, continua a mantenere ferma e forte la sua attenzione sulla necessità di assicurare, all’interno delle diverse articolazioni aziendali, servizi sempre più rispondenti alle esigenze dei pazienti. Per il massimo esponente della sanità vibonese l’occasione è stata propizia per fare una verifica su quanto avviato in merito al percorso Covid-19 all’interno dell’ospedale e, sensibile alle istanze provenienti dal personale sanitario che ha ringraziato per l’impegno profuso in questo difficile momento, ha disposto - a garanzia della loro integrità fisica - l’invio di ulteriori dispositivi di protezione individuale (mascherine FFP2) appena acquistate dall’azienda sanitaria".

“La realizzazione dei lavori presso il reparto di lungodegenza dell’ospedale di Serra San Bruno con l’aggiunta di ulteriori 10 posti – ha affermato il commissario straordinario – consentirà di mettere a disposizione degli utenti una struttura dove potrà essere garantita, in ambienti completamente ristrutturati e messi in sicurezza, la filiera delle prestazioni sanitarie per gli anziani ricoverati. Tutto questo conferma l’attenzione del management sul presidio serrese che ha bisogno di essere supportata, in un percorso comune fra azienda sanitaria, amministratori e popolazione, da comunità d’intenti per realizzare un’attività sanitaria qualificata e realmente in grado di dare risposte ai cittadini.

I fanatici delle Serre in 4x4 donano dispositivi di protezione all'ospedale "San Bruno"

La lunga e dura battaglia contro il coronavirus non lascia indifferenti neppure le associazioni sportive che, in molti casi, si stanno prodigando per dare sostegno e supporto sia alle strutture sanitarie che alle persone in difficoltà.

Alla gara di solidarietà non si sono sottratti “I fanatici  delle Serre in 4x4”, che si sono autotassati per acquistare materiali da donare al pronto soccorso dell’ospedale di Serra San Bruno.

Tutti i componenti del sodalizio che raccoglie gli appassionati di fuoristrada delle Serre, hanno risposto all’appello, permettendo di donare al “San Bruno” camici, cuffie, cappellini in Tnt, occhiali di protezione e mascherine.

Il materiale, che è stato consegnato oggi, sarà d’ausilio al personale sanitario che si trova in prima linea nella lotta al virus.

Serra, ospedale: in arrivo altri 10 posti in lungodegenza

“Questa mattina, presso la sede legale dell’Azienda Sanitaria, è stato firmato il contratto di appalto dei lavori per la realizzazione di ulteriori dieci posti letto di lungodegenza all’interno del Presidio Ospedaliero di Serra San Bruno”.

E’ quanto si legge in una nota dell’Asp di Vibo Valentia.

 “Si tratta – ha commentato il commissario Giuseppe Giuliano - di un’opera importante per l’ospedale di Serra San Bruno, grazie alla quale sarà possibile dare una maggiore attenzione agli anziani che necessitano di assistenza continua e costante”.

Serra: anestesista salva un uomo arrivato in ospedale con una crisi respiratoria

Avrebbe potuto avere un esito tragico il caso di un uomo arrivato al pronto soccorso dell'ospedale di Serra San Bruno in preda ad una crisi respiratoria.

Il paziente, originario di un comune del circondario serrese, è stato salvato grazie alla presenza di un anestesista che, constata la gravità della situazione, ha proceduto all'intubazione.

In  ogni caso, soprattutto alla luce delle recenti polemiche che hanno avuto al centro il “San Bruno” (Per approfondire clicca qui e qui), l'episodio dimostra, qualora c'è ne fosse stato bisogno, la necessità di mantenere operativo un presidio ospedaliero che, nonostante i molteplici tagli cui è stato oggetto nel corso degli anni, continua, ancora, ad effettuare interventi capaci di salvare la vita alle persone.

Sanità nel Vibonese, Tassone: “Nessuno mi metterà il bavaglio, in Procura ci andrò io se necessario”

“Sono rimasto sorpreso nel leggere ricostruzioni che tendono a nascondere i fatti, elaborate da chi non conosce il territorio e non ne comprende le difficoltà”.

Il consigliere regionale Luigi Tassone ribadisce con forza la sua posizione in materia sanitaria e afferma che “nessuno mi metterà il bavaglio”.

“Come consigliere regionale – sostiene – difenderò tutti gli ospedali dell’area centrale della Calabria perché i cittadini non possono essere privati del sacrosanto diritto alla salute. Non ho timore di nessuno perché le mie sono battaglie che volgono all’affermazione di un principio costituzionalmente riconosciuto. Non c’è nessun campanilismo, chi utilizza questo termine non ha compreso che se non fossimo in una situazione di emergenza ci sarebbe stata una rivolta popolare. E non sa o non vuole sapere che le persone non possono attendere oltre un’ora per essere trasferiti dai comuni periferici ad un ospedale in grado di trattarli”.

Tassone chiarisce di far parte di “una classe dirigente responsabile, cosciente dell’emergenza e delle difficoltà” e ribadisce di “essere una persona perbene” e di “non aver paura di chi invoca l’intervento della Procura della Repubblica”. Anzi, “sebbene non sia mio costume tirare in ballo la Magistratura, se dovesse essere nuovamente chiuso il Pronto Soccorso, sarò io a rivolgermi alla Procura per impedire che un diritto costituzionale venga meno”. Il punto, dunque, è che “non si è trattato di un semplice spostamento di anestesisti, ma del venir meno del Pronto Soccorso. Senza anestesisti, infatti, non è possibile gestire nessun tipo di emergenza relativa a casi gravi che dovessero presentarsi, con la conseguenza di non poter intervenire in maniera determinante contro i rischi per la vita delle persone”.

Il consigliere regionale specifica inoltre che “bisogna evitare guerre fra poveri e lavorare per il miglioramento dell’intero Sistema sanitario a “cominciare dal superamento del commissariamento della Sanità in Calabria, dall’assunzione di nuovo personale e dalla dotazione di nuova strumentazione”. “Bisogna velocizzare – aggiunge - i tempi di realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia, ma si deve anche comprendere la gravità della situazione attuale garantendo la tutela della salute a tutte le aree territoriali. Mi sono fatto promotore delle questioni relative agli ospedali di Serra San Bruno e Tropea proprio per questo, per esercitare il mandato che mi hanno conferito i cittadini. È giusto che le comunità abbiano voce e facciano sentire la loro voce, chi cerca di metterle a tacere compie una grave violazione, che si aggiunge a quella relativa alla protezione dei diritti. Io – conclude – non arretrerò di un millimetro e voglio dire a chi parla di campagna elettorale, che la mia è appena terminata. Cinque anni sono lunghi e il mio unico interesse è affrontare le questioni che affliggono la comunità”.

Serra, gli ex amministratori "pronti a dare battaglia" per difendere l'ospedale

"Capiamo la gravità della situazione e capiamo che, per una sanità già in sofferenza, non sia facile affrontare una sfida planetaria con lo scarno personale a disposizione. 
Non capiamo, invece, perché a pagare debbano essere sempre le aree più deboli".
 
È quanto scrivono in una nota i componenti dell'ex maggioranza al Comune di Serra San Bruno. 
 
"Chiediamo lumi - aggiungono - al commissario dell’Asp di Vibo Valentia dopo la riattivazione del Pronto Soccorso con un solo anestesista, peraltro operante in regime di pronta disponibilità nei giorni festivi, nelle ore notturne ed il sabato diurno.
 
Tale provvedimento, però, è insoddisfacente anche perché, difforme rispetto a quanto prospettato pubblicamente dallo stesso commissario a seguito delle rimostranze di tutte le forze politiche e sociali locali.
 
Come gruppo civico, ribadiamo che il nostro obiettivo è la difesa della comunità e che siamo pronti a portare avanti una battaglia comune, senza distinzioni di colori politici, per fare avere a questo territorio ciò che gli spetta di diritto. 
 
Il commissario dell’Asp - conclude il comunicato - si è dimostrato finora troppo silenzioso e sordo rispetto alle nostre istanze e, quindi, non esiteremo un attimo ad agire in tutti i modi consentiti dalla legge nel caso ci fossero velate intenzioni di ridimensionare il nostro ospedale".

Serra: riapertura pronto soccorso, la soddisfazione di Forza Italia

“Quando la comunità si unisce (ed i rappresentanti istituzionali fanno sentire la loro voce nel silenzio e senza propaganda), chi è preposto a prendere le decisioni riflette e si apre ad ‘un ampio confronto’ facendo prevalere il buon senso e le necessità di recepire le istanze di un intero territorio”.

E’ quanto scrivono in una nota i componenti del circolo di Forza Italia di Serra San Bruno.

“Prendiamo atto- aggiungono gli azzurri -con viva soddisfazione, della nuova decisione dei dirigenti dell’Asp in merito al trasferimento degli anestesisti e la conseguente riapertura del Pronto soccorso dell’ospedale di Serra San Bruno. Ribadiamo una volta ancora, che questo è il momento della responsabilità e dell’unità, ed a questo ci limitiamo, rimanendo comunque vigili affinché i diritti della comunità in cui viviamo siano rispettati e garantiti”.

I forzisti serresi ringraziano: “il personale sanitario del ‘San Bruno’ che tra mille difficoltà e paure sta continuando a lavorare ed ai medici rianimatori che hanno dato la disponibilità ‘ad implementare la continuità assistenziale con ulteriori prestazioni e ore di straordinario’ pur di garantire il Pronto Soccorso a Serra San Bruno”.

Riconoscenza viene espressa, inoltre, all’indirizzo dei “commissari straordinari che amministrano il Comune ed a tutti gli attori politici che si sono esposti per questa causa, in particolare il senatore Mangialavori che, da noi interpellato nell’immediatezza della notizia, si è immediatamente attivato per una pronta soluzione”.

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