Uomo violentato, Forza Nuova: “Episodio grave. Dagli immigrati toni e atteggiamenti insolenti”

“L’arresto di un immigrato della Guinea, avvenuto ad opera dei carabinieri della Compagnia di Falerna, per estorsione e violenza ai danni di un uomo del posto è un episodio sicuramente grave, indipendentemente dal fatto che lo abbia compiuto un extracomunitario o meno, ma che deve far riflettere e porre l’accento sul fatto che gli ospiti di queste strutture di accoglienza sono libere di andare in giro per tutto il giorno in maniera tranquilla senza che nessuno badi al loro controllo”. A sostenerlo è il portavoce regionale di Forza Nuova Igor Colombo che aggiunge: “riceviamo spesso, presso la nostra segreteria di partito, segnalazioni di cittadini che ci raccontano di essere presi letteralmente a ‘parolacce’ da immigrati davanti a supermercati e luoghi di parcheggio sol perchè gli si viene rifiutata la classica moneta. Tutto ciò porta ad un clima di tensione ed anche di paura tra gli autoctoni che si sentono spesso minacciati da queste persone che, con toni ed atteggiamenti insolenti, incutono timore, soprattutto a donne in presenza di bambini. Da qui il passo poi può essere decisamente breve in reati ben più gravi – afferma Colombo - come appunto questo avvenuto a Falerna che parla di estorsione bella e buona e, purtroppo, non è la prima volta che ciò accade e che vede protagonisti gli ospiti delle strutture di accoglienza. Per far fronte a questa situazione noi di Forza Nuova chiedemmo ai vari sindaci calabresi il divieto di accattonaggio e maggiori controlli delle zone principali di parcheggio delle città,come scuole e Tribunali. Dopo essere stati ricevuti da alcuni prefetti delle Provincie della Calabria e dagli organi di Polizia per discutere di questioni legate alla sicurezza, siamo stati informati dalle stesse autorità sulla loro impossibilità di azione riguardo ad un qualsiasi provvedimento teso a limitare le libere uscite degli ospiti delle strutture di accoglienza, in quanto sono considerati liberi cittadini. Tutto assurge incredibilmente a beffa quando poi nelle nostre strade sono liberi di circolare extracomunitari in odore di criminalità per reati specifici, come per esempio proprio l’immigrato arrestato a Falerna. A questo poi si aggiunge che un valido controllo preventivo non viene effettuato al momento dell’arrivo sul nostro territorio di queste orde di immigrati,tra le quali spesso si annidano persone violente ed irrispettose della legge anche del Paese che li ospita. Alla luce del grave episodio verificatosi nella cittadina di Falerna – conclude Colombo - chiedo al prefetto di Catanzaro, dottoressa Latella, di procedere all’immediato rimpatrio come provvedimento urgente di chi è ospite nel nostro Paese a carico di noi contribuenti e che si macchia reati”.

Violenta un uomo calabrese e minaccia di diffondere le foto: arrestato un giovane africano

Lo aveva obbligato a fare sesso approfittando di un passaggio in macchina che la vittima gli aveva dato pretendendo frequentemente denaro, somme oscillanti fra i 200 ed i 500 euro, per evitare di rendere pubbliche le immagini che li ritraevano assieme. Non potendo più tollerare questa situazione insostenibile, l'uomo ha allora deciso di rivolgersi ai Carabinieri di Falerna, in provincia di Catanzaro, che hanno tratto in arresto un 26enne, M.K., originario della Guinea. E' accusato di estorsione e violenza sessuale. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, il ragazzo africano lo avrebbe costretto al rapporto sessuale dopo che il malcapitato aveva rifiutato di dargli dei soldi. Stupro immortalato in immagini che il giovane aveva minacciato di diffondere. I militari dell'Arma hanno allora predisposto un piano per incastrare il presunto ricattatore e, d'intesa con la vittima, sono intervenuti nel luogo convenuto per la consegna dei soldi riuscendo così a sorprendere e catturare il 26enne 

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Direttore delle Poste accusato in Calabria di aver violentato una donna

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri hanno tratto in arresto un uomo di 60 anni, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Palmi. Renato Camillo Giusto, di Rosarno, direttore dell’ufficio Postale di Laureana di Borrello, ritenuto responsabile dei reati di abuso d’ufficio e violenza sessuale. In particolare, l’attività d’indagine ha consentito di ricostruire, secondo gli inquirenti, come Giusto, nel 2014, in più circostanze, abusando del proprio ruolo, avrebbe con violenza costretto a subire atti sessuali una donna con la quale era in contatto per ragioni professionali.

 

Picchia e stupra l'ex fidanzata minorenne: i Carabinieri lo hanno trovato e arrestato

I Carabinieri hanno tratto in arresto un ventiquattrenne, bracciante agricolo, resosi irreperibile dal giugno dello scorso anno. Destinatario  di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, T.R., di nazionalità bulgara, di fatto domiciliato a Seminara, è ritenuto responsabile dei reati di stalking, violenza sessuale su minore e sequestro di persona, che avrebbe ommesso a Seminara nell’aprile del 2015. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, non accettando la fine di una relazione sentimentale con una connazionale minorenne, anch’essa dimorante nel piccolo Comune ai piedi dell’Aspromonte, l'avrebbe molestata con continui pedinamenti, appostamenti sotto la sua abitazione e innumerevoli telefonate, fino a quando, una sera dell’aprile del 2015, si sarebbe introdotto furtivamente all’interno di una abitazione dove la ex fidanzata accudiva una anziana signora e, dopo averla rinchiusa in una stanza, l'avrebbe picchiata e ne avrebbe abusato sessualmente. Le ricerche dei militari sono state incessanti, fino alla mattinata di ieri, quando i Carabinieri lo hanno individuato e tratto in arresto a Palmi, senza che il presunto malvivente opponesse resistenza. Al termine delle formalità di rito, è stato ristretto presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare.  

 

 

Violentava la figlia 14enne della compagna: i Carabinieri di Lamezia lo arrestano

Maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata: sono questi i reato contestati ad un trentunenne che è stato sottoposto a fermo da parte dei Carabinieri della Stazione di Lamezia Terme. Vittima una ragazza di 14 anni, di origini romene ma trasferitasi a Sambiase. La giovanissima è stata sottoposta ad un intervento chirurgico complesso all'ospedale "Giovanni Paolo II", una circostanza che ha messo in allarme i militari dell'Arma. Le indagini da essi condotte, attraverso la raccolta di testimonianze ed il particolareggiato esame degli accertamenti medici, hanno permesso di scoprire che B.G.C., connazionale della quattordicenne, figlia della sua compagna, l'aveva ripetutamente violentata. Crimini che sarebbero iniziati un anno addietro. La stessa fidanzata del presunto aguzzino aveva ripetutamente subito le sue angherie denunciate alle forze dell'ordine. I Carabinieri gli hanno stretto le manette ai polsi nella stessa casa in cui abitava con la convivente e la figlia di lei. Espletate le formalità di rito, lo hanno condotto al carcere di Siano, a Catanzaro. 

 

 

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Fa sesso in aula con alunno disabile, professoressa arrestata a Las Vegas

Jillian Lafave, un’insegnante di sostegno di 25 anni, è stata arrestata con l’accusa di aver abusato sessualmente di un suo alunno minorenne e con problemi di apprendimento. Ad inchiodare la donna, le telecamere di sorveglianza che hanno immortalato i due mentre consumavano un rapporto sessuale durante l’orario scolastico. L’episodio è accaduto a Las Vegas dove la donna insegnava e viveva con il marito.

 

S'intrufola nella casa di una coppia e tenta di violentare la donna: arrestato

E' stato tratto in arresto perché sospettato di essere responsabile di lesioni personali, violazione di domicilio e violenza sessuale: i Carabinieri hanno tratto in arresto un giovane di 20 anni, A.C.B., di nazionalità rumena al termine di un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Cosenza. La notte di Natale, è la ricostruzione degli investigatori, avrebbe manomesso la serratura della porta d'ingresso dell'appartamento di due fidanzati conviventi, anch'essi originari della Romania. Stordito l'uomo sopraffatto dal sonno, ha tentato di stuprare la ragazza costringendola a denudarsi. L'ha malmenata ed ha spento una sigaretta sulla sua mano mano destra causandole delle bruciature. I militari dell'Arma, che lo hanno scovato con una valigia, ritengono stesse per fuggire dal capoluogo bruzio. Completate le procedure rituali, lo hanno rinchiuso nel carcere di via Popilia.

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Arrestato un commerciante: ha picchiato e stuprato l'ex moglie

La Polizia ha messo fine alle angherie ed ai soprusi violenti subiti da una donna che nella serata di giovedì ha deciso di rivolgersi agli agenti del Commissariato di Paola per uscire da un incubo in cui l'aveva ricacciata l'ex marito, un commerciante 51enne di Belvedere Marittimo. L'uomo è stato tratto in arresto e deve ora rispondere di una sfilza di reati: lesioni e porto abusivo di armi, maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale. Sulla scorta della ricostruzione effettuata dagli inquirenti, si è reso ripetutamente responsabile di minacce, percosse e stupri ai danni della vittima che in tre circostanze è stata violentata sotto gli occhi della figlia. In un'occasione gli abusi sessuali sono stati commessi sotto la pesante intimidazione di un coltello, rinvenuto dai poliziotti perquisendo la sua vettura. Il presunto aguzzino è stato catturato all'interno di un bar e rinchiuso dietro le sbarre a Paola. 

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