Ikaria, l’isola dove non si muore (quasi) mai

Al centro dell'Egeo, tra Mikonos e Samos, sorge dal mare Ikaria, un piccolo lembo di terra di circa 250 km². L'isola prende il nome da Icaro, che secondo la mitologia greca era figlio di Dedalo, costruttore del famoso labirinto per il re Minosse a Creta. Sempre secondo la leggenda i due, Dedalo e Icaro, una volta finito il labirinto vi furono rinchiusi dallo stesso Minosse per paura che potessero rivelarne i segreti. Riuscirono a scappare grazie alle ali di cera e piume che Dedalo costruì per se e per il figlio che, però, non ascoltando le parole del padre, volò parecchio in alto finendo per avvicinarsi troppo al sole che sciolse le ali di cera e lo fece precipitare nello specchio d'acqua di fronte all'isola. Il padre Dedalo recuperò il corpo esanime del figlio e lo seppellì nella piccola isola che ne prese il nome. Nonostante la vecchissima storia, le innumerevoli leggende e la straordinaria bellezza delle sue spiagge e dei suoi monti, la piccola isola greca sta passando agli onori della cronaca per la straordinaria longevità dei suoi abitanti. Pare infatti che, un po' come una riedizioni in chiave moderna de”l'Isola che non c'è” di Peter Pan, gli abitanti non muoiano (quasi) mai. Ovviamente non si tratta di un'isola di moderni Highlander, ma semplicemente di un posto dove la gente muore di vecchiaia e le malattie cardiovascolari o i tumori sono molto rari. L'isola conta una popolazione di poco superiore agli 8000 abitanti aventi un'età media superiore ai 90 anni e non è difficile trovare ultracentenari. Non c'è da stupirsi se scienziati e ricercatori di tutto il mondo, da sempre impegnati nella ricerca dell'elisir di lunga vita, si siano dati da fare per carpire il segreto dei “discendenti” di Icaro. Dalle ricerche effettuate non è saltata fuori nessuna fonte della giovinezza né strane pozioni magiche ma, a quanto pare, il segreto è semplice ed a portata di “tutti”. Gli isolani di Ikaria, infatti, seguono poche e semplici regole:

- Alimentazione mediterranea e a Km 0. Dieta povera di carne e ricca di prodotti della terra che ognuno “auto-produce” e a tavola un buon bicchiere di vino che non guasta mai;

- Dormire tanto. Pare infatti che gli Ikaresi dormano almeno 8-10 al giorno con l'aggiunta del pisolino pomeridiano;

- No stress. Al contrario di quanto avviene nel resto del mondo, a cominciare dalla vicina Samos (paese turistico molto sviluppato) ad Ikaria la vita a un ritmo tutto suo, dove l'orologio diventa quasi inutile. Si ha sempre tempo per ascoltare il proprio corpo e altrettanto da passare in compagnia degli amici;

- Esercizio fisico. Il fatto che la maggior parte degli abitanti coltivi i propri alimenti ha un doppio utile; oltre al mangiar sano permette di fare una buona dose di attività fisica che se unita al fatto che nell'isola si cammina soprattutto a piedi, diventa una vera e propria ginnastica;

- Rimedi naturali. Ad Ikaria crescono molte erbe curative che gli abitanti conoscono bene e che preferiscono alla medicina moderna, nei limiti del possibile ovviamente.

Insomma, niente stregonerie né patti con l'aldilà ma più semplicemente un ritorno alle origini, un vivere secondo le regole dei nostri nonni i quali sapevano convivere con la Madre Terra e non solo sfruttarla e depredarla per i proprio comodi.

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