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Domenica a Cardinale la manifestazione "Nocciola d'oro": il programma completo

La promozione del territorio e dell’economia a partire dal basso, a partire da un prodotto che punta al riconoscimento Igp, per eccellenza e qualità, questi  alcuni dei temi affrontati nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione “Nocciola d’oro” che si terrà domenica 27 a Cardinale, promossa da Gal “Serre Calabresi - Alta  Locride”  in collaborazione con il  Consorzio “Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria”, i Comuni di Cardinale e Torre Ruggiero e Arsac Ceda n°15 di Serra San Bruno. Temi che saranno certamente dibattuti nel pomeriggio, nel corso di una tavola rotonda con la presenza di rappresentanti di categoria del  mondo agricolo, esperti ed autorità. Gli sforzi per il rilancio dell’economia, attraverso un prodotto, la nocciola, la coltivazione della quale ha una storia secolare sul territorio, sono stati nel tempo premiati. Il Consorzio di “Valorizzazione e Tutela di Calabria”, fondato nel 2008, di passi ne ha fatti. Da qualche anno è stato inserito nel circuito nazionale Associazione “Città della nocciola”. E proprio a maggio scorso il Comune di Torre Ruggiero ne ha ospitato l’assise con la partecipazione di produttori provenienti dalle principali regioni a vocazione corilicola. La nocciola del Consorzio ha fatto bella mostra all’interno del Mercato Metropolitano di Porta Genova a Milano e a tra qualche giorno sempre nella capoluogo lombardo sarà protagonista di una manifestazione presso la Vigna di Leonardo, assieme al miele, come rappresentativi dei prodotti di eccellenza nell’area del Gal “Serre Calabresi”. Ma i produttori devono confrontarsi con sfide attuali e future, a partire dalla devastazione compiuta dai cinghiali, da quasi un decennio a danno di coltivazioni e raccolti, per misurarsi poi con l’ulteriore passo: la trasformazione del prodotto. Necessità ed obiettivi sui quali ci sarà modo di aprire un confronto domenica 27, anticipati in conferenza stampa presso la sala consiliare del Comune di Torre Ruggiero, alla presenza di Giuseppe Pitaro, sindaco di Torre Ruggiero,  Giuseppe Marra, sindaco di Cardinale, Renato Puntieri, presidente del Gal “Serre Calabresi – Alta Locride”, Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio “Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria”, Piero Martelli, vicepresidente del Consorzio e Domenico Cosentino, curatore della manifestazione e giornalista enogastronomico. La manifestazione, organizzata in sintonia con le finalità di Expo 2015  legate ai temi dell’alimentazione, rientra anche nelle azioni previste dal Psl “Terrae Nostrae”. Un variegato programma di iniziative è stato predisposto per valorizzare le peculiarità della nocciola e  di quel patrimonio tangibile ed intangibile che essa costituisce per il territorio. A cominciare: dalla celebrazione officiata  nella Chiesa San Nicola di Bari  dai parroci di Cardinale e Torre, con la partecipazione di autorità e produttori,  al dibattito e alla riflessione con la tavola rotonda, ai momenti meramente gastronomici con il coinvolgimento di maestri pasticcieri e gelatieri, alla premiazione del concorso di pasticceria amatoriale, alla degustazione di prodotti a base di nocciola fino all’intrattenimento musicale.

Di seguito  il programma integrale dell’evento.

 

                                                                                 Nocciola d’oro

Domenica 27 settembre 2015

Cardinale

Ore 10.30 

Messa di ringraziamento 

officiata da don Antonio Severino, parroco di Cardinale 

e da don Ferdinando Fodaro, parroco di Torre Ruggiero

 con la  partecipazione di autorità e soci Consorzio

Chiesa San Nicola di Bari

 

Ore 11.15

Arrivo nocciole con figuranti in abiti tradizionali da Viale Roma

Benedizione agricoltori e produttori Piazza Umberto I  

 

Dalle ore 9  in Piazza Umberto I e Viale Roma mostra prodotti tipici e artigianali

 

Ore 16.30

Tavola rotonda 

Saluti

Giuseppe Marra, Sindaco di Cardinale 

Giuseppe Pitaro, Sindaco di Torre Ruggiero 

Renato Puntieri, Presidente Gal Serre Calabresi – Alta Locride 

Giuseppe Rotiroti, Presidente Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria

 

Intervengono

Domenico Cosentino, Giornalista enogastronomico

Antonio Cosentino, Ambasciatore del Gelato Artigianale nel Mondo

Alberto Statti, Presidente Confagricoltura Calabria 

Pietro Molinaro, Presidente Coldiretti Calabria

Maria Grazia Milone, Presidente Cia Calabria Centro

Mariateresa Russo, titolare di Chimica degli Alimenti -

Dipartimento di Agraria dell’ Università Mediterranea di Reggio Calabria

Piero Martelli, Vicepresidente Consorzio

Partecipano

Sindaci e Amministratori del  comprensorio

Amministratori provinciali

Amministratori regionali

 

Conclude 

Flora Sculco, Consigliere regionale 

 

Modera la giornalista Maria Patrizia Sanzo

 

Ore 19.00 piazza Umberto I

Dimostrazione lavorazione gelato 

con la partecipazione dei maestri gelatieri  Antonio Cosentino e Peppe Cuti

Presentazione creazioni pasticcieri professionisti

Premiazione concorso pasticceria amatoriale

 

Dalle Ore 20 piazza Umberto I

Degustazione dolci a base di nocciola

Intrattenimento musicale

 

Cardinale, arriva la "Nocciola d’oro": previsto anche un concorso di pasticceria

Promuovere e diffondere la cultura della nocciola, come  tratto  distintivo di un’identità locale, come risorsa in un’ottica di valorizzazione dell’economia del territorio, è quanto si prefigge la manifestazione la "Nocciola d’Oro"  che si terrà domenica 27 settembre a Cardinale, in provincia di Catanzaro. Un appuntamento  organizzato dal Gal "Serre Calabresi - Alta  Locride" in collaborazione con il  Consorzio "Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria", con  il coinvolgimento dei Comuni di Cardinale e Torre Ruggiero.  In linea con le finalità di Expo 2015 e  le azioni previste dal Psl "Terrae Nostrae" l’evento punta a dare risalto ad un prodotto agroalimentare, un frutto salutare e pregiato tipico di un’ampia area delle Preserre, che ha  una storia secolare. Le iniziative che animeranno la manifestazione saranno presentate in conferenza stampa martedì 22 settembre ore 17 presso la sala consiliare del Comune di Torre Ruggiero. Nel contesto della "Nocciola d’oro" si comunica, intanto, che è stato previsto  un concorso di pasticceria rivolto  a due categorie: professionisti e amatoriale. Una competizione che, in una visione di marketing del territorio, tende a promuovere l’impiego della nocciola, nello specifico calabrese, nella preparazione dei dolci, sperimentando nuovi sapori ed al contempo a tener vive le tradizioni gastronomiche locali, fatte di antiche ricette. Un’occasione per dare risalto all’arte pasticciera, consolidata dall’esperienza,  con i professionisti  e offrire occasioni di confronto agli appassionati che saranno giudicati dai professionisti partecipanti. Coloro che intendono darne adesione dovranno inviare, entro domenica 20 settembre, i propri recapiti tramite posta elettronica all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Per informazioni telefoniche  0967998023. 

 

Emergenza cinghiali a Torre Ruggiero e Cardinale

Per il settimo anno consecutivo il Consorzio Valorizzazione e Tutela  Nocciola di Calabria si trova ad affrontare una vera e propria calamità: le devastanti invasioni di cinghiali. Tanto da indurre il presidente del Consorzio, Giuseppe Rotiroti ed il vicepresidente  Piero Martelli ad adire, attraverso una missiva, i sindaci: Giuseppe Pitaro del Comune di Torre Ruggiero e Giuseppe Marra del Comune di Cardinale. Ad essere danneggiati sono noccioleti, colture ortive e seminative, ma la presenza degli esemplari di fauna selvatica in oggetto, per come evidenziato da Rotiroti e Martelli rappresenterebbero anche «rischio reale per la sicurezza degli abitanti e degli operatori agricoli». Le incursioni dei cinghiali avrebbero avuto anche luogo in prossimità di aree urbane. A Torre nello specifico nelle zone: Fiumarello, Trinità, Calvario, San Basile e Limini. «La popolazione dei cinghiali è enormemente aumentata. La situazione è talmente grave da richiedere un suo intervento per come e per quanto previsto dalla legge per salvaguardare l'incolumità degli abitanti ed il lavoro degli agricoltori»,  questa la sollecitazione di Rotiroti e Martelli ai primi cittadini affinché si facciano portavoce dell’istanza in tempi rapidissimi presso le Autorità competenti: Regione, Provincia e Prefetto. Alle medesime istituzioni è stata inoltrata da parte dei rappresentanti del Consorzio analoga segnalazione di allarme. Una situazione difficile da risolvere, che si riflette sul piano della sicurezza, dell’incolumità pubblica, dell’economia e del lavoro,   che lo scorso anno ha  indotto il sindaco di Torre Ruggiero, Giuseppe Pitaro ad emettere «un provvedimento forte e nuovo» come egli stesso lo definì  a suo tempo, un’ordinanza con la quale anticipare l’apertura della caccia. Del problema è stato anche investito il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, in occasione dell’Assise nazionale della Nocciola, tenutasi nel mese di maggio a Torre, alla quale hanno preso parte produttori delle principali regioni italiane a vocazione corilicola e lo stesso sottosegretario del ministro Corrado Martinangelo. Al termine dell’assemblea dell’Associazione nazionale “Città della Nocciola” è stato stilato un documento comune nel quale sono state segnalate le problematiche del comparto produttivo, afferenti le varie aeree geografiche. A fine agosto sarà aperto un tavolo tecnico presso il Ministero. La raccolta della nocciola è prossima e rischia, ancora una volta, di essere gravemente compromessa.

 

Torre di Ruggiero, i carabinieri trovano quattro bombe

Ha portato al rinvenimento ed al sequestro di 4 ordigni rudimentali e 24 cartucce per fucile l’operazione condotta, ieri, dai carabinieri della Stazione di Cardinale. Il materiale esplodente è stato rinvenuto durante l’attività di controllo, coordinata dalla Compagnia di Soverato, in un casolare diroccato ubicato nella campagne di Torre di Ruggiero. Una volta effettuato il sequestro è stato necessario ricorrere all’intervento degli artificieri del Comando provinciale carabinieri di Catanzaro che hanno fatto brillare gli ordigni. Le indagini  proseguono per cercare di individuare chi possa aver allestito il piccolo arsenale.

Cuscunà, il "vulcano" della Lacina

L’altipiano della Lacina, con una forma grosso modo ellittica comprende ampi tratti degli agri comunali da Brognaturo a Stilo. Si trova al centro una fortezza, detta Castello della baronessa, oggi in pessimo stato e di abbandono. Poco a che vedere con Era Lacinia, ma, in comune, la stessa radice di “laccu” in dialetto, e anche antico italiano lacca: pianura irrigua. Credenza popolare diffusa vuole che la Lacina presenti alcune aree di sabbie mobili, dette in dialetto “uocchi e mara”, perché si crede le loro voragini giungano fino alla spiaggia dello Ionio, e si raccontano storie. Da un punto di vista geologico, potrebbero essere indizio di quei fenomeni che vengono definiti di vulcanismo, detto in generale. E qui interviene una tradizione di Cardinale, giunta a noi con questa parole pure dialettali: “Eh, si si rivijjia u Cuscunà”; una frase che, intesa alla lettera, farebbe pensare a una memoria storica recente di fenomeni eruttivi da parte di un piccolo vulcano silente, ma il cui “risveglio” potrebbe essere non del tutto improbabile. Anche del Monte La Rosa di Petrizzi si dice sia di natura vulcanica. Resta da dire di un’altra voce popolare, che “A Davuli ennu i diavuli”, spiegata da qualche anziano con l’essere stati visti, nella montagna di Davoli, dei fuochi divampare dal sottosuolo. Siamo seduti sulla bocca dell’Inferno? Speriamo di no! 

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Un fatto di sangue del 1807 a Cardinale

Donna Caterina Cirillo, moglie del notaro don Antonio Nisticò, venne “crudeliter interfecta” il 6 marzo 1807, nell’antica casa di via Filangieri. Questo è quanto si legge nei registri parrocchiali; e si ritiene debba inquadrarsi nel generale sovvertimento dovuto all’invasione francese del 1806 e allo scatenarsi dell’insurrezione borboniana; ma anche, come vedremo, a fatti di criminalità comune. Troviamo questa notizia nelle memorie di famiglia, sperando siano attendibili. Il notaio don Antonio venne attirato fuori casa con il pretesto di un testamento. Al ritorno trovò la moglie evidentemente fatta segno di atti di morte violenta.  Si mette assieme un gruppo di uomini armati, o, potremmo pensare, Guardie nazionali. Vengono catturati i criminali, e uno di loro si rivela un servo di casa infedele. Chiede pietà e confessa di essere entrato in casa Nisticò per rapinare; ma a lui cadde la benda dal volto. Donna Caterina lo riconobbe, e implorò pietà per la vita. Fu più per paura che la uccisero. I banditi a loro volta sarebbero stati messi a morte, ma non ne abbiamo prova.

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Un unico Comune nelle Preserre: primi passi verso la fusione

I tagli imposti dal governo centrale, che a sua volta è a corto di risorse, le difficoltà a predisporre i servizi, il venir meno dei vecchi campanilismi che spesso si sono rivelati controproducenti. Organizzarsi con forme di amministrazione condivisa è ormai un’esigenza per i centri calabresi, sempre più in difficoltà nella gestione di problemi dalle origini lontane e dalla soluzione assai complessa. Serve unire le forze e sfruttare le occasioni che si presentano, guardando al futuro e non al passato. Il dibattito sollevato dal Redattore circa la necessità del “mettersi insieme” di diversi Comuni sembra trovare riscontri nella realtà, a dimostrazione del fatto che qualcosa, in questo senso, si muove.  E’ viva, infatti, la discussione nelle Preserre dopo il disco verde da parte del civico consesso di Torre di Ruggiero alla mozione, presentata dal sindaco Giuseppe Pitaro, per la fusione con i Comuni di Chiaravalle Centrale e Cardinale.

Interessante è, in particolare, il pensiero del primo cittadino di Chiaravalle Gregorio Tino che trova “apprezzabile” l’iniziativa del suo omologo rilevando che “si tratta di 3 comunità già aggregate da un punto di vista culturale e sociale”. A suo avviso, sarebbero indiscutibili “i vantaggi che si avrebbero nella gestione dei servizi ed in riferimento ai trasferimenti erariali”, ma il processo non deve essere calato dall’alto. Più opportuno è, invece, “cominciare a percepire gli umori delle comunità ed eventualmente procedere con gli atti propedeutici all’indizione di un referendum”. Sostanzialmente, il progetto ha i favori degli amministratori che, però, vogliono agire solo con un convinto sostegno della popolazione. Rilevante è, ad ogni modo, il fiorire di elementi innovativi nella mentalità della classe dirigente che ha preso atto della richieste di efficienza e competitività della società moderna. Tino sembra avere la lungimiranza di allargare gli orizzonti e propone di “coinvolgere anche Argusto e Gagliato” in un piano ambizioso ma allo stesso tempo concreto. La realizzazione non è semplice ma potrebbe essere l’unica via per sopravvivere agli effetti dello spopolamento e ai colpi frenetici della globalizzazione.

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